mercoledì 26 settembre 2018

SIRACUSA-PAGANESE 3 a 1. PRONTO RISCATTO. VASQUEZ, UNA RETE D’AUTORE



     



   Un Siracusa diverso, in questa terza di campionato di Serie C, una Paganese di livello inferiore rispetto alla Juve Stabia, giusto per restare in un confronto dentro il campionato. Il primo goal all’undicesimo, su una prodezza in area di Emanuele Catania, come spesso succede nel calcio, ha agevolato la partita del Siracusa. La squadra ha potuto giuocare la gara, come l’aveva preparata Giuseppe Pagana e il modulo tattico di tutto il primo tempo ha giovato alla squadra, anche se, prodezza di Catania a parte, le azioni di un certo pericolo in area sono state costruite da entrambi le squadre.
   Il secondo tempo vede, invece, un Siracusa predisporsi con un 4-3-3- fino al 12°, cioè fino a quando è rimasto in campo Rizzo, che, dopo le mirabilie tecniche contro la Reggina, non ha più tirato fuori dal suo cappello magie spettacolari. Pur giuocando una buona partita, ma senza incidere più di tanto sulla gara, Pagana lo sostituisce e passa al suo modulo preferito, il 5-3-2, che in fase di non possesso diventa 3-5-2, con Catania spostato in maniera fissa in attacco insieme a Vasquez. Il nostro taccuino comincia a registrare una presenza in area paganese in maniera crescente, due in particolare prima dello splendido goal di Vasquez. Turati di testa al 17° sfiora il goal, al 25° Catania servito da Palermo non riesce a metterla dentro per una buona  e pronta uscita di Galli. 
   Il goal, Federico Vasquez, lo aveva cercato e voluto per tutta la gara. Un palo pieno glielo aveva negato nel primo tempo. Però al 28° tira fuori una perla dai trenta metri. Una prodezza balistica. Il portiere della Paganese si aspetta un tiro, si predispone a riceverlo (ha visto partire la palla!!!), ma il calcio inferto al pallone, lungo il percorso, fa cambiare la traiettoria e lo stesso si insacca sotto l’angolo della traversa nel palo opposto. Il De Simone, pur con una relativa presenza di pubblico, falcidiato dal giorno lavorativo e dall'orario, è esploso in un urlo potente e lungo. In tanti aspettavamo che Vasquez andasse in goal, andarci in quel modo, probabilmente aumenterà anche la sua autostima. Passano cinque minuti, Vasquez tiene palla e la serve molto bene a Catania in area. Messo giù da Galli, l’arbitro assegna un rigore che ci sta tutto. Vasquez prende il pallone, Catania è ancora dolorante sul posto dello scontro con il portiere, si avvia a posizionarlo  sul dischetto per trafiggere ancora una volta Galli, spiazzandolo. La Paganese, dicevamo prima, non è la Juve Stabia e le geometrie, volute da Pagana, nella proposizione del suo giuoco, hanno funzionato meglio.  Lo stesso portiere Giuseppe Messina, chiamato ancora a  sostituire Gomis, è sembrato molto più sicuro ed ha salvato il goal del pari paganese col piatto destro su un tiro di Della Morte (omen non nomen!!). Tuninetti è cresciuto molto nel corso della gara. Aspettiamo l’incontrista, che dovrebbe essere Ott Vale, per vedere un centrocampo più robusto che sappia coprire una difesa che stavolta ha tremato poco, ma che si è fatta sorprendere, non controllando a dovere gli avversari in area di rigore, sia nel primo tempo che in occasione del 3 a 1 per la Paganese.

                                   Federico Vasquez si alza per colpire di testa


                                       Federico Vasquez scocca il tiro del 2 a 1


    Federico Vasquez, gioia ed esultanza dopo il primo goal in Azzurro ed in Serie C


   Il “Tocco di classe” di questa partita lo assegniamo a Federico Vasquez  per la sua prima doppietta in maglia azzurra, in Serie C e per la prestazione in sé. Andare, sabato sera, a Trapani, far goal e vincere, considerate le tre vittorie, i nove punti e zero goal subiti dal Trapani, sarà impresa molto ardua. Siamo certi che Federico ci metterà del suo non solo per segnare, ma per portare a casa un risultato positivo.

   Salvatore Spallina

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