lunedì 4 settembre 2017

LEONZIO-MATERA 2 a 1. LA SICULA LEONZIO RITROVA LA SERIE C E LA GIOIA DELLA PRIMA VITTORIA IN CAMPIONATO NELLA PRIMA PARTITA IN CASA











Leonzio-Matera 2 a 1. La Sicula Leonzio ritrova la Serie C e la gioia della prima vittoria in campionato nella prima partita in casa


  È proprio così, c’era una gioia palpabile ancora prima della gara sia nella fila per l’ingresso in curva sia nell’unico botteghino abilitato, lontano dallo stadio, che ancora, con qualche lentezza di troppo, vendeva i biglietti per la partita contro il Matera di Gaetano Auteri. L’attesa per quei biglietti, che stentavano ad uscire dalla stampante, faceva sudare, ancor più del caldo, i tifosi in attesa di prenderli in mano e correre ad incitare i propri beniamini.
  E gioia è stata a fine gara perché dal possibile 3 a 1 poteva succedere che con i 5 minuti di recupero qualche occasione per portare la partita in parità il Matera l’ha avuta.
   Asterix-Auteri a fine gara ha riconosciuto il valore e la preparazione atletica della Leonzio a fronte della preparazione ancora non completa della sua squadra.
  Ma partiamo dall’inizio e dal perché ci stiamo trovando a scrivere di questa partita e della nostra trasferta lentinese. A proposito, eravamo un bel po’ i Siracusani in tribuna, a cominciare da un nucleo dello staff tecnico del Siracusa Calcio, poi c’erano parenti, amici, ed estimatori (come noi) dello staff , tutto siracusano, del Matera. A cominciare dal capo, dal boss, mister Asterix-Auteri, il regalatore di sogni, come ci piace chiamarlo, dal suo vice ormai inseparabile, Loreno Cassia, al preparatore dei portieri Luca Aprile, per finire con il preparatore atletico Peppe Di Mauro.
  Anche per questo anno continueremo a scrivere, non avendo nessun obbligo di farlo, solo delle partite che vedremo dal campo e non di quelle che vedremo in tv, come Trapani-Siracusa.
  Eravamo all’Angelino Nobile per la stima e l’affetto verso lo staff del Matera Calcio, ed anche perché volevamo vedere due avversarie del Siracusa di questo Girone. Diciamo subito che il risultato ci sta anche se, dopo il rigore, non proprio ben tirato da Marano e ben parato da Golubovic, il Matera ha avuto la possibilità di agguantare il pari. Ma ancora la squadra del regalatore di sogni non ha la condizione atletica e mentale che in genere lui trasferisce alle sue squadre. Il centrocampo ed i tre in avanti non solo non sono ancora in forma ma  non hanno acquisito, insieme a quelli in mezzo, quei movimenti automatici che permettono alle squadre di Auteri di fare un ottimo filtro per la difesa, fermando la squadra avversaria ai limiti dell’area di rigore, ma anche di saper ripartire per andare a far male nell'area opposta.  Dopo aver sfiorato il goal, ad inizio ripresa, la Leonzio a partire dal 10° ha dominato, tranne un cambio di gioco che ha portato il materano Casoli a sfiorare la base del palo, nel giuoco e nelle opportunità, fino al rigore del possibile il 3 a 1. Dopo come accennavamo prima, in un paio di occasioni, il Matera avrebbe potuto pareggiare. Dunque l’orgoglio di Rigoli per questa prima vittoria ci sta tutto.
  Il regalatore di sogni ed il suo staff sanno di doversi mettere all'opera per rendere concreto l’appellativo. Infatti noi continueremo a chiamare regalatore di sogni, Gaetano Asterix-Auteri, finchè avrà, e noi pensiamo che ancora ci sia tutta, la grinta, la professionalità, un modo di far giuocare le sue squadre, la capacità di leggere le partite, l’onesta intellettuale con cui le commenta, quella capacità d'introspezione psicologica di capire gli uomini che ha a disposizione sotto il profilo tecnico. È ormai storia, alcune società e i tifosi di queste  che “coltivano il sogno” di vincere un campionato, magari mai vinto, credono in lui e lui è in grado di materializzare questo sogno. Ma è un giusto appellativo che non ci siamo inventati dal nulla, lui se l’è conquistato sui campi.  Ebbene, lui, Asterix-Auteri tanti di questi sogni li ha realizzati, a partire dall'anno calcistico 1999-2000 quando portò dalla Serie D alla C2 L’Igea Virtus per finire all'anno passato con il Benevento, dalla Lega Pro alla Serie B e c’è il suo zampino, ci piace pensarlo, nel passaggio dalla B alla A, senza trascurare le brillanti esperienze di Gallipoli (promozione in Serie C1 e Nocerina (ancora Serie B).



  Il “Tocco di classe” di questa partita lo assegniamo ai tifosi lentinesi per la ritrovata gioia di giuocare in Serie C, con l’augurio che continuino a farlo per tantissimi anni ancora.
Salvatore Spallina