domenica 27 novembre 2022

GIRAMONDO - RACCONTI DI VIAGGIO IN SCENA






    Nel piccolo bijoux del Teatro del Navile - Spazio Arte - di via Marescalchi,2/b, 
 a Bologna, è andato in scena la prima di uno spettacolo nato da una folgorazione artistica. Per folgorazione intendiamo quell'atto nel quale le idee nascono come un bagliore nella mente di un artista, però hanno la completezza di un’opera compiuta, viene partorita in quell’istante ed aspetta solo la propria esplicazione, de facto, cioè quella di andare in scena. 


                                                   L'attore e regista Nino Campisi


   Questo atto è scoccato nella mente di Nino Campisi, regista e attore, nonché direttore del Navile, durante la presentazione del libro “Giramondo”, Giraldi Editore, 2021, di Gianluigi Schiavon, circa sette mesi fa, come ci ha detto lo stesso Schiavon alla fine dello spettacolo.

   Il libro di Schiavon contiene 44 racconti, alcuni molto brevi, altri di alcune pagine. Nino Campisi ne ha scelti 11 ed ha pensato ad una messa in scena recitata del testo di Schiavon da accompagnare con una performance musicale in stretta relazione con i contenuti recitati. A questo compito sono state chiamate due voci: quella brillante di Barbara Truzzi e quella suadente di Charles Goodger, che con il piano elettrico e la chitarra ha completato l’orchestrazione dei brani scelti, anche con musiche originali dello stesso Goodger. Regista e musicisti si sono avvalsi della collaborazione di Antonio Ricossa, come aiuto regista.

                                                               La copertina del libro

      Il gradimento dello spettacolo è un crescendo.  I musicisti hanno cominciato a coinvolgere il pubblico con qualche ritornello famoso come quello di “Centro di gravità permanente” di Franco Battiato. La voce narrante di Nino Campisi, entra via via nei personaggi, nelle storie che stava a raccontare, anche nelle più piccole sfumature.  I toni della sua voce cominciano a trasmettere al pubblico i cambi di ambientazione nei quali si svolgono i racconti. Il mappamondo compie il suo lento giro spinto dalle storie trasferite in scena.

   Brasile, Norvegia, Italia, Stati Uniti, Francia, Russia ed altri luoghi della Terra. Schiavon ha ambientato in tante città le sue storie, arricchite da tanti particolari, dalla sua capacità di raccontare, di immaginare, di saper cogliere "lo spirito" del popolo, del posto dove il racconto è ambientato. Ha anche accompagnato tutto ciò con una meticolosa, puntuale, minuziosa descrizione dei luoghi, vera come una foto. Semplicemente perché, ogni luogo descritto lo aveva calpestato e trascritto nel suo taccuino da reporter.

Charles Goodger e Barbara Truzzi

  Delle undici storie raccontate in scena noi vogliamo far cenno, per questioni spazio, solo a due racconti, lasciando ai lettori l'opportunità di poter seguire dal vivo gli altri racconti non appena passeranno nel cartellone del Teatro del Navile (Nino Campisi ci ha assicurato che ci saranno delle repliche).

   Marsiglia. Jean Luis Duanel è un inafferrabile rapinatore seriale di gioiellerie. Nei suoi colpi indossa, rigorosamente, scarpe verdi e gialle. Ruba solo i contanti dalla cassa, ma arraffa sempre un gioiello di pregio da regalare alla sua amata Miranda. Nell’ultima rapina viene ferito, ma riesce a fuggire lo stesso, porta il gioiello alla sua amata e visto che si trova in una pista da ballo, balla un tango appassionato con Amanda, continua a perdere sangue fino allo sfinimento, stramazza a terra. Sopraggiunge la polizia e finalmente le scarpe verdi e gialle comunicheranno al Commissario di polizia che la caccia al ladro è finita per sempre. Charles Goodger e Barbara Truzzi cantano il tango "La cumparsita" di Gerardo Matos Rodriguez.

   Mazara del Vallo. Samir è un migrante tunisino, cammina sulla spiaggia, porta sulle spalle uno squalo di plastica. I turisti lo guardano. Lui spera di poter vendere lo squalo a qualche bagnante. Ma i suoi pensieri corrono al momento del suo salvataggio in mare da parte dei pescatori di Mazara. Sta guardando di fronte a sé la costa tunisina, così nitida, così vicina. Un bambino lo richiama alla realtà e chiede quanto vuole per lo squalo, lui lo guarda, glielo vuole regalare, vede nei suoi occhi lo stesso sguardo del suo bambino, perduto laggiù negli abissi marini. Charles Googder e Barbara Truzzi intonano “Com’è profondo il mare" di Lucio Dalla.

      
                     da sx Charles Goodger, Barbara Truzzi, Nino Campisi

   Prima dello spettacolo, scambiando qualche battuta con Gianluigi Schiavon gli abbiamo chiesto quale dei suoi racconti aveva lasciato il segno in lui stesso. “Come con tanti personaggi che ho incontrato, anche solo per un attimo, ricamo, a volte cucio addosso loro sentimenti che in parte sono loro in parte sono miei. Mi trovo a Edimburgo, insieme a mio figlio, sulla Princes Street, vediamo sul marciapiede un uomo seduto sulla carrozzella – risponde –, spinge con le sue mani la propria carrozzina all’indietro e nel contempo trascina una enorme valigia a rotelle. Ogni tanto bloccava, tagliava la strada ad un passante, questo lo guardava, lui tirava fuori il bloc-notes, scriveva un foglietto e glielo consegnava. Nove volte su dieci la persona che leggeva il foglietto impallidiva. Allora ho guardato mio figlio e gli ho detto: questa è già una storia scritta. Non ho mai saputo il contenuto di quei biglietti, mi era bastata questa suggestione per immaginare che quell'uomo fosse un grande criminale che fingeva di stare sulla sedia a rotelle o che minacciava qualcuno di morte con quei biglietti. Ecco su questi spunti ho costruito il mio racconto".


                                      
                                                                 Gianluigi Schiavon

      

   Alla fine dell’incontro lo stesso Schiavon, ci ha comunicato che "Giramondo”, e i suoi racconti, con l’ausilio della Giraldi Editore, associato con un cd audio, è già presente in alcune biblioteche italiane sotto la forma dell’audio-libro per ipovedenti, questa è proprio una bella notizia.

        da sx Charles Goodger, Gianluigi Schiavon, Barbara Truzzi cantano Imagine

    Poi si è voluto regalare l’interpretazione, niente male, insieme ai due musicisti, di Imagine di John Lennon. Immancabili lunghi appalusi finali.



Salvatore Spallina

 

Teatro del Navile - Studio Arte - 

Adottato da Lucio Dalla, e dai giovani cantanti della sua scuderia, la Pressing, il Teatro del Navile nasce come teatro di formazione e luogo ideale per musicisti, cantanti e giovani talenti”, come recita la didascalia nell’apposito sito del teatro.

                  Una parete del Teatro del Navile, dedicata a Lucio Dalla