giovedì 2 dicembre 2021

FEDELE ALL’INCANTO, ALL’EVENTO, ALLA BELLEZZA

 





   Francesco Fedele, dopo otto anni dal suo primo lavoro, è tornato a pubblicare un nuovo libro di poesie, “Frontiere”, Ed. Oèdipus, agosto 2020.

    Il libro è diviso in quattro sezioni e percorre un cammino che parte dall’interiorità e sfocia in una sorta di non frontiera nella quale il poeta proietta l’auspicio della caduta delle frontiere con le quali e dentro le quali l’uomo continua il suo cammino della vita. Anche noi ci riferiamo a quelle interne (le più pericolose) e a quelle esterne, che non sono da meno.

Frontiera personale, Frontiera del tempo, Frontiere del mondo, La frontiera dell’umanità.

   Il poeta dentro questi quattro percorsi spazia, vaga, fra mondi fatti di immagini ed immaginazioni, percorsi onirici, anche ancestrali,  alla ricerca del proprio sè e di quella vena dal cui cuore possano scaturire versi sublimi. A tratti, da quella vena, son venuti fuori versi belli, forti, incantevoli, che rinviano a mondi “altri”, da venire, da condividere, da immaginare. Ed è in questo percorso che noi ci siamo piacevolmente smarriti, seguendone per un tratto l’abbrivio, per incamminarci su sentieri sconosciuti che di colpo approdano su radure silenti, piacevoli, incantate.

   A tratti, nelle varie sezioni, si sente quanto forte sia stata, tale da lasciare il segno, sia nei versi che nella sensibilità  timbrica, l’esperienza di vita vissuta in Spagna.




   Però il poeta non fugge dalla realtà e dalla responsabilità del presente quando affronta i temi duri e tristi delle migrazioni dicendo che "dietro la maschera di odio c'è solo la paura del confronto"....ammonendoci nel "non dimenticare la tua umanità!". O nel prestare l'occhio, le orecchie e l'anima ai ricorrenti richiami dal Mare Nostrum come in:

Discanto dei profughi

“…Solo il vento

Ci concede udienza

E ascolta il nostro lamento…”

Oltre il muro: 

"......non sarò mattone

del muro

della xenofobia. 

Sarò a braccia e 

mente aperte,

pronto al dialogo....." 

   In Modern times, Social word, guarda con diffidenza, troppa, ne ha ben donde, ai social del nostro tempo…..”i cretini che navigano in un mare virtuale”…., ma noi crediamo che un altro mondo social sia possibile ed auspicabile.

   Poi ci sono, dolci e delicati i versi dedicati alle sue bambine. Come in una scala musicale Francesco usa timbri e suoni sonori che spesso si associano anche ad immagini con le quali ci porta per mano in un universo migliore, in una umanità migliore, fortemente voluta ed auspicata dalla sua anima sensibile e protesa al bello.

New frontiere

   Dobbiamo uscire da queste carceri culturali. Come ci suggerisce il poeta nella sezione “Le frontiere dell’umanità”. Questa sezione, a dire il vero, ci è piaciuta, per intero, più delle altre. In essa si respira un’aria nuova, ci fa aprire, ci ispira nuovi orizzonti, proprio perché vuole oltrepassarli per cercare nuove dimensioni della vita, dello stare insieme, nel voler cercare uno sguardo nuovo da offrire all’uomo di oggi, pauroso e molto insensibile verso tutto quello che avviene dentro “le frontiere terrestri”.

  Qui, dentro queste (diciamo anche noi), ci prepariamo a nuovi scontri, dalla frontiera dell’Europa dell’Est, Polonia, Ucraina, la non risolta questione della Crimea, a quella Orientale-asiatica fra le due superpotenze, USA e Cina che si stanno predisponendo per uno scontro dal quale non possiamo che aspettarci ripercussione negative.


                                     La terra vista dalla stazione orbitante

   Il poeta auspica una sorta di nuovo “unico passaporto intergalattico” per andare alla ricerca delle radici della vera umanità in un intreccio unico con la natura. Si evince dal testo di questa ultima bella poesia dove si sofferma:

“….le foglie e i semi

Che un giorno saranno radici di

Qualcosa più profondo

Più compiuto

Più bello….”

   Francesco Fedele è nato a Reggio Calabria, è un insegnante di lettere, vive e lavora a SiracusauiQ. “Vicolo Cielo”, per i tipi di Leonida, 2012, è stata la sua prima pubblicazione in italiano e spagnolo.


Salvatore Spallina


lunedì 25 ottobre 2021

IL PREMIO DI LAUREA IN MEMORIA DELL’AVV. GIORGIO AMBROSOLI A VINCENZO COSTA, EINAUDINO, DI SIRACUSA


Vincenzo Costa, a Milano, riceve il Premio di Laurea in Memoria Dell’avv. Giorgio Ambrosoli


   Ci sono uomini che lasciano il segno, ci sono Storie che ci segnano, ci sono ragazzi che si impegnano ed altri, come Vincenzo, Costa che lasciano un segno, mi verrebbe da dire, ci sono scuole che segnano.

   Il perché vogliamo scrivere queste due note e dedicarle a Vincenzo Costa e a tutti gli  studenti del Liceo "Luigi Einaudi" di Siracusa, anche Vincenzo lo ha frequentato, è presto detto.

   Il legame è la figura e l’immagine di un uomo: Giorgio Ambrosoli. La sua storia, il suo lascito civile, etico, sociale, umano, li si può ancora trovare in due libri e due film:  


il libro “Un eroe borghese” di Corrado Stajano, cui si è ispirato il film un “Un eroe borghese” di e con Michele Placido ed il libro di Umberto Ambrosoli (figlio del compianto Giorgio) “ Qualunque cosa succeda” da cui, il regista Alberto Negrin ha realizzato  la miniserie tv, “Qualunque cosa succeda” con Pierfrancesco Davino.  



   Il nostro ruggente Vincenzo Costa è cresciuto nell’alveo familiare dentro lasciti e modelli culturali che hanno tenuto alta l’attenzione su questi temi. Li ha, poi, approfonditi, con la sua tesi di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, presso l’Università LUISS Guido Carli di Roma.

   L’impegno ed il lavoro per la tesi gli hanno consentito di vincere il “Premio di Laurea in Memoria Dell’avv. Giorgio Ambrosoli” che il comune di Milano aveva istituito a partire dal 2000.

   Il lavoro della tesi di Vincenzo, “L'impiego elusivo e fraudolento delle società di comodo nel diritto penale tributario” ha centrato i temi e le linee cui il bando del Premio riguarda, cioè “trattare in modo personale, originale e significativo i temi legati ai fenomeni di corruzione che inquinano la vita economica nella sfera pubblica e privata e il rapporto tra economia legale ed economia criminale anche di stampo mafioso con le relative implicazioni di carattere giuridico, economico-finanziario, socio-politico”. Questa la motivazione della giuria:


    Aldilà della gioia e dell’orgoglio della famiglia per il premio assegnatogli, un altro motivo, non secondario, è che Vincenzo è il primo ragazzo del Sud a vincere questo premio.

    A partire dall’uscita del film “ Un eroe borghese”, con altri studenti dell’Einaudi avevamo condiviso la visione, l’approfondimento, lo studio dei temi che avevano caratterizzato la vicenda dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, anzi con un gruppo di studenti di due classi, nell'anno scolastico 2011/12 avevamo approfondito la lettura del libro, prima che uscisse il film omonimo, “Qualunque cosa succeda” di Umberto Ambrosoli. 

    Dopo aver letto ed approfondito i contenuti del libro, abbiamo spedito un gruppo di domande, all'avv. Umberto, inerenti i temi trattati nel libro, oltre alla sua personale esperienza accanto al papà Giorgio ed alla mamma Annalori. 


                                         Gli studenti in aula magna 


  
Concetto  Micciulla

Francesco D'Angelo

                                              Gaia Cappuccio

   Dei brevi video, realizzati nell'aula magna, contenenti le domande, furono spediti dai ragazzi ad Umberto Ambrosoli. Con grande gioia e con soddisfazione reciproca, l'avvocato Umberto, con un lungo video di ringraziamento, rispose anche alle singole domande dei ragazzi.

Umberto Ambrosoli nel 2012

   Maggio 2021 - Vincenzo Costa fra, la Vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo e Umberto Ambrosoli


Salvatore Spallina
 


domenica 29 agosto 2021

IL VOLO ARTISTICO DI GIORGIO BIANCA IN “COMPAGNIA” DI ANTONINO UCCELLO

                                                Date ed orari della mostra


  Domenica abbiamo voluto, come tante altre persone, partecipare alla presentazione della mostra dei lavori di Giorgio Bianca, un giovane artista siracusano che vive a Roma, una persona speciale.

   Brillante, nel vero senso della parola, la scelta del titolo della manifestazione, “Prospettive contemporanee”, che sta contenendo, i quadri di Giorgio. Magari la scelta del luogo fisico e della collocazione dei quadri di Giorgio potrebbe sembrare, quanto meno, poco opportuna/non adeguata?, a noi è sembrata, con una semplice battuta, “azzeccata”.

    Giorgio oramai sta salendo di quota, si capisce bene, non tanto nel valore venale dei lavori dell’artista quanto nel valore qualitativo e del mondo che lui riesce ad esprimere, ad offrire a chi ha la possibilità di fruirne. Il suo genio artistico, che, nel tempo, ne siamo certi, crescerà, spazia nell’ispirazione e nel volere e saper cogliere quegli elementi che poi si trasformano in volti, visi, immagini che, a loro volta rinviano, ad elementi naturali o ancestrali che accomunano gli uomini ed il loro modo di essere al mondo.

   Giorgio, da ragazzo speciale, imparati i rudimenti, che il suo maestro, il prof. Salvo Bonnici, gli ha trasmesso, ha intrapreso, da poco, il suo cammino d’arte e non si è fermato più. Magari la sua intuizione artistica potrà portarlo verso altri percorsi d’arte, ma il suo percorso è solo agli inizi.

                        Giorgio Bianca insieme al suo maestro prof. Salvo Bonnici

   Ha visto "lungo" Laura Carracchia, archeologa ed etnologa, collaboratrice,  della Casa Museo, quando osservando sul web,   i quadri di Giorgio, pubblicati, da Toi Bianca, papà di Giorgio, ha pensato che potevano diventare oggetto di questa bella mostra e magari rappresentare l'inizio di una  avventura artistica. Sulla stessa linea si è posta Rita Insolia, responsabile regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa, da cui la Casa Museo dipende, a voler ospitare i quadri di Giorgio, in occasione delle celebrazioni per i 50 anni della stessa Casa Museo.


                            Il falegname, in pausa, di notte, prima della consegna dell'opera

   Dicevamo della Casa Museo Antonino Uccello. È un piccolo gioiello che raccoglie il lavoro di una vita del professore Uccello, l’ha voluto e curata con tutte le sue forze e poi, dopo la sua mortele, le Istituzioni regionali, acquisitala, continuano a tenerla in ordine ed a curarla con tanta dedizione ed attenzione. Noi crediamo che tutto quello che è custodito nella Casa esprima la genialità/civiltà contadina. Questo patrimonio dobbiamo continuare a studiarlo con gli occhi che sanno guardare al futuro, non al passato, a rimpiangerlo. Se tale fosse la nostra considerazione gli toglieremmo valore e continuità, lo considereremmo  come un dejà vù, arcaico, senza prospettiva. Lo dobbiamo legare, invece, alla storia successiva della capacità umana di rinnovarsi e progredire, così come avevano fatto i nostri padri, rispetto alle età che li avevano preceduti. Oggi sappiamo quanto valore abbia il “biologico”, che, partito da quegli strumenti di lavoro tracciati da quelle mani e quelle menti, ha la capacità di produrre gli stessi beni di consumo oggi, cui molti consumatori fanno ricorso sempre più.

                                           La macina per le olive ed il torchio

   Abbiamo visitato tante volte nel corso degli anni questa Casa Museo e la sensazione che ne abbiamo conservato ogni volta che siamo usciti è  stata sempre quella di interrogarci, partendo da quegli oggetti ancora vivi, dove siamo giunti adesso.  


Campanacci e rastrelliere con vari strumenti agricoli 


                                                      Uomo col cilindro


   Visitarla, la Casa Museo, adesso, fino al 3 di settembre, con le opere di Giorgio incastonate dentro a quel mondo sarà una sensazione che vi invitiamo a non perdere, potendo abbracciare più “mondi” in un sol colpo.

                         

Salvatore Spallina

 

P.S.

   Siamo/saremmo tentati di trasferire qui tutte le foto dei lavori di Giorgio, ma non lo facciamo per due semplici motivi: vederli e goderseli lì è tutta un’altra cosa/storia, a vederli intrecciati con la storia Viva di tutti i contenuti della Casa Museo di Antonino Uccello si acquisiscono valori aggiunti non negoziabili.

Nei link che seguono è possibile ammirare i lavori di Giorgio

https://www.youtube.com/watch?v=QDFgaEIUcMU - Musica di sottofondo: Charlie Haden & Pat Metheny - Montecarlo nights 9

https://youtu.be/I-d430tD3D8 - Musica di sottofondo: Chris Botti & Sting – La Belle Dame Sans  Regret

 https://youtu.be/yvbmd63kTdg - Musica di sottofondo: Cesare Cremonini - Mondo

lunedì 23 agosto 2021

SULLE ALI DELLA MUSICA - GALA LIRICO SINFONICO - NOTO - 19 AGOSTO 2021

     L'Orchestra Mediterranea ed il pubblico del Gala Lirico Sinfonico "Sulle ali della musica"
 

  Tutta la musica live ha vissuto un periodo terribile, in costrizione, come sappiamo. Stare in silenzio, dentro il guscio creato dal covid, ha annullato la bellezza, la forza della musica nel saper trasmettere quella energia e quella capacità di poter donare amore e gioia a chi ne fruisce.

   Le gravi questioni economiche, per tutto il settore, qui non ci sembra il caso neanche di sfiorarle, ma ci sono state e sono ancora presenti. Vogliamo, invece, soffermarci sulla energia che la musica ha saputo trasferire, appena ha avuto la possibilità di librarsi in volo, ai partecipanti alla serata che il Sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ha voluto regalare ai suoi concittadini ed a tutti i turisti presenti a Noto la sera del 19 agosto 2021.

   Dicevamo, la musica ha dispiegato le sue ali ed è partita in volo. Sulle gradinate della Cattedrale di Noto, con la direzione del maestro Michele Pupillo, Orchestra e Coro hanno regalato agli spettatori una serata magnifica,  con pezzi orchestrali e con le più belle arie d'opera.

                                   La M° Mirella Furnari presenta la serata                                             

   Con eleganza e stile, la bella Mirella Furnari, in veste di presentatrice, ha dato inizio al Gala Lirico Sinfonico.  Con la dedica della serata alla compianta Maria Grazia Di Giorgio, anima e cuore sia del Coro che della stessa Orchestra Mediterranea Siracusana, il Gala ha avuto inizio. Poi la bella Mirella, come voce da soprano, è rientrata nel Coro.


                               La M° Mirella nel Coro Maria Grazia Di Giorgio      

 

   Tutto il Coro “Maria Grazia Di Giorgio”, curato dalla M° Rita Patania, si è avvalso del contributo, di alcuni elementi del Coro lirico “Discantus”.

                            

                           I Cori Maria Grazia Di Giorgio e Discantus

   La serata ha avuto inizio con le sinfonie,  La mia Africa (J. Barry), La gazza ladra (G. Rossini), La forza del destino (G. Verdi). Poi in un crescendo di partecipazione ed applausi si sono succeduti ed alternati sul palco  il soprano Gonca Dogan,  foto, il tenore Antonino Interisano, il baritono Francesco Verna.

Il soprano Gonca Dogan
  


                                   Il tenore Antonino Interisano

                                         Il baritono Francesco Verna

   Antonino Interisano ha voluto dedicare un brevissimo ricordo al suo maestro di canto, oltre che papà del primo violino dell’Orchestra Giovanni,  Antonino Cucuccio.

-      Nel Brindisi della Traviata, "Libiam ne' lieti calici" di G. Verdi, il soprano Alessandra Furnari ed il baritono Natale Calafiore hanno partecipato con un piccolo intervento dai rispettivi cori.   

Ff  Prima della parte finale del Gala l'Orchestra ha eseguito, magistralmente, "Intermezzo" della Cavalleria Rusticana, alla fine del brano il pubblico ha tributato al maestro ed ai musicisti un lunghissimo applauso (il brano più applaudito della serata).


                                                         Il maestro Michele Pupillo



                         L'Orchestra esegue "Intemezzo" (P.Mascagni)

    

Il    Il Gala si chiude con un classico, "Nessun dorma", cantato dal tenore Antonino Interisano, ma, come consuetudine vuole, tutto il pubblico, sugli appalusi finali chiede un bis. Ed ecco che rientrano in scena i tre protagonisti della serata per eseguire  "Libiam ne' lieti calici" di G. Verdi, ovvero il Brindisi della Traviata.


              da sinistra Francesco Verna, Gonca Dogan, Antonino Interisano

   L'applauso finale, con standing ovation, ha concluso il Gala. La complicità di una leggera brezza ha reso ancora più godibile una bella serata di musica. (Foto di Emanuele Sparacino)


Salvatore Spallina


Link:

https://youtu.be/Rsa5dNExwKw - Intermezzo sinfonico della Cavalleria Rusticana

 

 

 


 

 


martedì 26 gennaio 2021

IL TUO RICORDO - SAMUELE BERSANI

                                               Il tuo ricordo - Samuele Bersani

   Non è detto che passato e presente non abbiamo più modo di incontrarsi, anzi. Stanno bene, staranno bene dove stanno solo se sapremo fare giuocare ad essi un ruolo attivo. Tanto “Il passato non paga nemmeno il biglietto” per stare nel posto dove sta. Il presente è adesso, sempre, è il principio di realtà, dunque è come se stessero insieme, sempre. Li gestiremo bene? forse. Di certo abbiamo bisogno di entrambi, senza buttarla in filosofia!!. Convivono meglio con quella parte del nostro Sé che ne ha bisogno per trovare, con entrambi, il suo equilibrio. Perché lui, il passato, ” Il tuo ricordo trova (sempre) un buco nella rete”, se deve venire a trovarti!!. Conosce bene la strada una volta che ha trovato il buco e sa come può farti star male, quando vuole. 

 Noi continuiamo a ringraziare Samuele per la sua capacità di trovare le associazioni “giuste”, su cui ha messo alla prova la sua interiorità, nella sua vita, ed ora ce le ha offerte sotto la forma di parole e musica, questo mix meraviglioso che ci dà tanta gioia ed energia.

                                                 La cena se ne va in fumo

                                       Il tempo dell'attesa...vana

   Samuele, Giacomo Triglia (regista e sceneggiatore), il fotografo Lorenzo Invernici, gli attori Camilla Semino Favro e Francesco Castaldi, sono stati grandi nel creare, i pensieri-foto, i pensieri-scena, i pensieri-video-flash, e poi combinare le parole della canzone con i richiami legati alle scene del breve, ma intenso filmato che ci hanno saputo offrire. 

 Tanti momenti/richiami, quando scorrono, sanno andare a trovare dentro la nostra memoria quei profili visivi forti, associati alle memorie personali. Immagini e parole hanno richiami potenti nel farci rivivere le storie che ci hanno, magari, abbattuto ed ora, forse, ci danno forza e vigoria e, probabilmente, saranno ancora capaci di darcene ancora.

                                                 La frisbee-pizza in volo 

 


   La grande forza di Samu, in Cinema Samuele, ed in questo brano in particolare, sta in queste combinazioni che ti conducono a scovare memorie e ricordi non sopiti e ti aiutano a trovare energie, anche, positive, che in questo periodo grigio possono giovare ad ognuno di noi.
   Cinema Samuele è un album  fantastico, perché contiene tante piccole perle. A saperle guadare, ognuna ha una lucentezza propria, una linea a sé. Sono capaci di raccontare, di rimembrarti storie.


   Poi il mare del litorale Anzio hanno fatto il resto, anche se nessuna inquadratura è fuori posto.

   Poi se ci sarà nostalgia la gestiremo nel modo migliore.


Salvatore Spallina

il link- https://www.youtube.com/watch?v=C0Y0GvfrV6c  



lunedì 4 gennaio 2021

BUON ANNIVERSARIO…..PINO…CI PORTI SEMPRE A COMPIERE MAGIE



   Si è così, caro Pino, magie, e questa sera a materializzare la magia ci hanno messo tanto del loro Nicoletta Palermo e Gabriele Agosta. Nico da quando si è messa ‘int'a a cap la voglia ed il compito di onorare la tua memoria ci è sempre riuscita…bene. Quest’anno manc u covìd è riuscita a frenarne il desiderio di portare a termine il compito di ricordarti a tutti noi. E diretta streaming è stata, per la gioia loro  e nostra.

                                                   foto di inizio concerto

     Rompono il ghiaccio dentro di loro, mentre noi nella chat collegata (che loro non possono, ovviamente leggere, siamo caldi e li stiamo inondando di baci, cuori, fiori e quant’altro) non ci crediamo ancora. Poi hanno incominciato ad essere più sciolti e, aldilà del numero di quelli collegati, era il sentimento musicale e non solo musicale che ci univa in un'unica cosa.

                                   Nico si avvicina per sincerarsi che ci siamo

   Forse a simboleggiare questa insolita modalità contribuisce anche, quando si dice il destino!!!, la stessa scaletta della serata. Infatti il primo pezzo è “Dubbi non ho” (che noi ci saremmo stati!!). Poi hanno incominciato ad essere più sciolti con “Je so pazzo”…e lì, anche, il testo di Pino non lasci dubbi di nessun genere su certe certezze. 

   Ma poi ed aldilà di tutto era il sentimento musicale, e non solo musicale, che ci univa. Le foto scattate durante la performance, a testimonianza, servivano per sincerarsi che c’eravamo veramente e serviva, quella verifica a trasmette loro quelle emozioni che loro davano a noi e noi a loro. Onde emozionali che solo la musica sa trasmettere. Questa, per me è la seconda testimonianza lockdowniana che vivo, come concerto dal vivo diretto e, devo dire, quando la musica entra lascia il segno!.  

                            Nico si è sciolta, Gabriele sorride, è tutto perfetto

   Poi un trittico di canzoni “Se mi vuoi”, “A me me piace o blues” e la magica “Alleria” che, personalmente, ho cantato insieme a Nicoletta ed a Gabriele, al piano elettrico..….e lì l’emozione di Nico è palpabile mentre canta, sentiva la canzone e la nostra presenza spirituale. Proprio durante “Alleria” per più di un momento mi sono trasferito da Bologna a casa di Gabriele…..un momento dopo….ho immaginato la bella ed irripetibile atmosfera che per 5 anni abbiamo vissuto al Barcollo (che sento di ringraziare a nome di tutti quelli che in questa ricorrenza ci siamo ritrovati nel cuore di Ortigia a vivere queste belle emozioni).

   È il momento di “Quando”, ultimo pezzo, cantata insieme a Nico e Gabriele, ho immaginato anche, insieme, a  tutti quelli che seguivamo........ Ora Nico sta per salutarci.....bisogna risistemare tutto, ed in orario, tornare a casa, loockdown obblige!!. Ma c’è ancora il tempo per un bis.....ed ecco “A testa in giù”. Grazie del bis, molto azzeccata la scelta del bis, perché con Pino il feeling è (SEMPRE) sicuro.

                                   Nico e Gabriele passano ai saluti

   Caro Pino, come vedi, anniversario rispettato, emozioni trasmesse. Grazie Nico, grazie Gabriele, spero proprio ci si possa rivedere/risentire l’anno prossimo, insieme a tutti gli altri che avranno la voglia e la gioia di rivivere momenti simili.

   Mi piace chiudere con un post preso dalla chat in diretta: Tiziana Gazzo (che non conosco, ma che ha reso in maniera splendida i sentimenti che provavamo in quel momento) “Bravissima Nico e bravissimo Gabri 💓 grazie per questo bel momento di bellezza 🙏".

Salvatore Spallina