giovedì 17 marzo 2016

A PROPOSITO DELLE OFFESE ALLA MEMORIA DI STEFANO PULVIRENTI




Offese alla memoria di Stefano Pulvirenti,  “un terrone in meno da mantenere”. L’operaio quarantenne sarà perseguito dai magistrati del tribunale di Siracusa.

A proposito del deficiente piemontese, del suo profilo femminile e del contenuto del suo post (nelle bara presa di mira poteva esserci qualunque altro ragazzo, purché fosse meridionale).
  Chi ha pensato, dopo aver letto il post, indipendentemente dal sesso, di segnalarlo alle autorità competenti ha fatto molto bene o ( sarebbe bello comunque) se queste hanno agito subito, perché se ne sono accorte da sole di questa notizia di reato, in entrambi i casi è tutto positivo. Il testo e quello che c’è dietro si commenta da sé, vedendo la fonte da cui emana. La cosa importante è che c'è già un provvedimento e un procedimento in corso e che ne seguiremo i successivi passaggi. Inveire contro i deficienti, contro questo “tipo di persone” serve a poco, sui social, bisogna invece zittirli attraverso altri strumenti. Far sapere alla sua comunità, se ce l'ha, che razza di uomo è, questo mi sembra importante, così come continuare, con amore, a pensare a Stefano Pulvirenti in maniera concreta (stiamo tentando di farlo) in modo da condividerne per sempre la memoria.
Salvatore Spallina

giovedì 10 marzo 2016

DOPO LA SOSTA, LA CAVESE RIPOSA, IL SIRACUSA ATTACCA LA VETTA DELLA CLASSIFICA




Dopo la Sosta, la Cavese riposa, il Siracusa  attacca la vetta della classifica
Siracusa-Due Torri (1 a 1). E’ andata in archivio una partita che lascia un po’ di amaro in bocca ai sostenitori del Siracusa, se non altro per le aspettative di poter conservare il primo posto, comunque andassero a finire le partite delle concorrenti, ed anche perché il messaggio/segnale che ne sarebbe derivato avrebbe lasciato un segno più tangibile. L’avversario ha dimostrato, sul campo, che i numeri che lo accompagnano in classifica sono veritieri (la migliore difesa del Girone),  anche senza capitan Matinella.  Ha saputo ribattere e contenere, nel modo migliore,  un Siracusa che spara a salve sotto porta e che nel primo tempo ha giocato pochissimi palloni in modo dignitoso. Tolto un colpo di testa di Savanarola respinto da Ingrassia in angolo, il Siracusa non è mai pericoloso, anzi è un Siracusa nervoso ed in tensione in tutti i reparti, come hanno ammesso Carmine Giordano e Davide Baiocco in sala stampa. Il giovane Porcaro forse l’ha sentita più degli altri questa tensione e rispetto alla gara precedente, in casa, con il Noto ci è sembrato impacciato e spaventato.  Le espulsioni del vice Cristaldi (Sottil scontava la sua seconda giornata di squalifica), di Marghi e poi di Laneri sono il manifesto indiscutibile di ciò che abbiamo appena detto. La rete del Due Torri al 3° del secondo tempo, su un calcio piazzato (come sempre ritornano alcune giocate che il Siracusa continua a subire!!!) con un colpo di testa di Cicirello, ha ammutolito lo stadio, tranne la Curva Anna, abbassando  ancor più la tenuta psicologica di tutte le componenti della squadra. Le notizie che davano in vantaggio la Cavese e  la Frattese  ancora in parità con il Noto  contribuivano a rafforzare  questo nervosismo. Il Siracusa dal 10° del secondo tempo comincia a giocare con un quinto attaccante (Gallon per Chiavaro) e con Giordano al centro della difesa. Al 17° entra Ricciardo per Dentice e passiamo a tre in difesa. Al 20°, dopo diciassette  minuti dalla segnatura degli avversari un prezioso e preciso, schiacciato a terra,  colpo di testa di Giordano, su una punizione ben calciata da Baiocco,  riporta in parità il Siracusa. Comincia da quel momento una specie di assalto all’arma bianca verso la porta di Ingrassia, ma l’imprecisione sottoporta di Riccirado, di Gallon,  di Savanarola, la bravura di Ingrassia su un calcio piazzato, a pochi minuti dal termine, di Longoni, la capacità di intasare l’area di rigore e i suoi dintorni da parte del Due Torri non schioderanno il risultato dalla parità. Vogliamo sottolineare, ce n’è sempre bisogno, l’intelligenza di Baiocco, in un particolare episodio. Una azione di ripartenza avversaria vedeva, anche, i nostri centrali dietro la linea di tre calciatori del Due Torri. Il solo Baiocco recupera sul portatore di palla, Davide si gira per vedere la linea dei due avversari,  che avrebbero  potuto ricevere il passaggio che li avrebbe portati a tu per tu con D’Alessandro,  rallenta la sua corsa per quella frazione di secondi utili a lasciare il calciatore in fuorigioco, così da evitare una possibile beffa.   A fine giornata la Cavese vince e si riporta in testa, il Noto compie un  miracolo pareggiando a Fratta Maggiore con i suoi 14 effettivi e senza allenatore, il Siracusa raccoglie l’applauso dello stadio per la buona volontà espressa nel tentativo di fare sua la partita. La sfida della vittoria finale è ancora aperta alle tre protagoniste del Girone e l’interesse per questo finale di stagione cresce di domenica in domenica. Una piccola perplessità: dopo 14 vittorie di fila in casa la Frattese pareggia la quindicesima con un Noto rimaneggiato, ma orgoglioso al punto di portarsi un punto d’oro a casa. Questa domenica a venire non si giocherà e per il 20 marzo il Siracusa sta preparando la difficile trasferta con l’Anversa Normanna, la Frattese giocherà con la Gelbison. Considerato che la Cavese dovrà riposare e che la settimana successiva al 20 il campionato si ferma per Pasqua, la classifica, la domenica  delle Palme potrebbe rivedere in testa ancora il Siracusa con o senza la Frattese accanto.




Il “Tocco di classe” di questa settimana lo assegniamo a Carmine Giordano (nella foto) non solo per il goal del pari, ma per la sua bella capacità di saper interpretare i vari ruoli che mister Sottil gli assegna, ora che è entrato in una forma fisica splendida che gli consente di togliersi di dosso qualche critica che, a cominciare dal sottoscritto, ad inizio stagione gli era piovuta addosso.
Salvatore Spallina

mercoledì 2 marzo 2016

SIRACUSA AL SECONDO POSTO - IL “GUFAMENTO” SU CAVESE E FRATTESE HA FUNZIONATO, IN PARTE. PAOLO LOMBARDO “MEGLIO PENSARE SOLO A VINCERE CHE A GUFARE



                                
   
 
Paolo Lombardo “meglio pensare solo a vincere che a gufare"



   Oggi la trasferta a Vallo della Lucania contro la Gelbison ci dirà se il rito della coazione alla vittoria continua a funzionare. Ci rendiamo ben conto che questa espressione impera negli spogliatoi e nella testa dei dirigenti e dei tifosi delle altre due concorrenti alla vittoria finale di questo Girone I. 

   La vittoria, netta, sulla carta, con il Noto ci ha detto e confermato che qualcosa ancora il Siracusa concede alle avversarie, anche in casa. Infatti l’aver allentato la tensione agonistica, con il conseguente rallentamento del ritmo e della pressione sugli avversari per recuperare palla e far ripartire l’azione, dopo l’1 a 0 di Porcaro al 12°, è stato un segnale che i ragazzi di Pippetto Romano, al suo esordio stagionale sulla panchina del Noto, hanno capito abbastanza bene. 
 
  Al 30° del primo tempo con Mòsciaro (anche se per noi, che eravamo perfettamente in linea, era in off side) il pari l’ha salvato D’Alessandro con una splendida parata di piede. E di parate importanti, da parte del giovane d’Alessandro, ce ne sono state altre due. Ma, al 15° del secondo tempo, con un guizzo di testa di Catania, su una bella punizione, tagliata a dovere da Longoni, il Siracusa ha messo al sicuro il risultato ( 2 a 0) ed ha anche creato altre occasioni da goal. Una novità ci è piaciuta in questa gara. Oltre i novanta minuti positivi di Porcaro, ’96 (innaffiato dal suo primo goal in azzurro),  gli altri componenti la difesa, Barbiero ’97, Dentice, ’95, D’Alessandro, ’96, guidati e coordinati da Chiavaro hanno disputato l’intera partita, e questo è un fatto nuovo. 

  Finalmente mister Sottil ha potuto realizzare quei cambi che ha ritenuto utili, nel corso della gara, senza quelle costrizioni sulla regola degli Juniores che a volta gli hanno fatto torcere la bocca. Noi pensiamo che possa essere la nuova strada fino alla fine del campionato, in linea di massima. Sottil ha dimostrato, sul campo, che ogni componente della rosa è importante e, di volta in volta, ad ognuno, ha assegnato compiti precisi nelle varie partite. Manca ancora quella dose massiccia di grinta e di rabbia in seno a tutta la rosa. Se il mister gliele inculca per intero, tutta quella dose necessaria, da qui alla fine, il resto della base tecnica che la squadra possiede sorreggerà quel percorso che porta all’obiettivo principe.


   Il “Tocco di classe” di questa settimana lo assegniamo a Paolo Lombardo. Siamo andati a trovarlo per parlare un po’ con lui e per raccontargli il nostro punto di vista su questa partita. Anche perché quando ci eravamo sentiti per raccordarci, prima di chiudere la telefonata, la sua ultima battuta era stata: “mi raccomando fai il tifo anche per me”. Paolo è sempre sulla breccia (si informa e lo informano di tutto e su tutto quello che riguarda il mondo del calcio) ed è da sempre il primo tifoso del Siracusa. Per quelli che ci leggono e sanno molto bene chi è Paolo Lombardo, ma anche per i nuovi (venticinque!!!) lettori, diciamo solo che Paolo è una colonna, ancora oggi, del Calcio (C maiuscola) a Siracusa. 

   Per la sua storia, per essere stato da sempre un rifugio sicuro dei vari gruppi che hanno guidato la società del Siracusa, per le sue indiscusse qualità tecniche, per essersi sempre dimostrato una specie di padre putativo per tanti uomini che con il calcio e con lui hanno vissuto esperienze importanti sia calcistiche che di vita. Lui aveva un quadro ben chiaro della gara di sabato, con il Noto, ogni suo amico o allievo gli aveva raccontato la partita ed altri particolari, anche nei due giorni successivi, ma la domanda è: il Siracusa ce la farà a vincerle tutte fino alla fine del campionato?. Lui dice di si purchè si abbassi lo score delle reti subite, perché, rivoltando il ragionamento, se non hai goal in passivo, in ogni partita, non solo non perdi, ma le percentuali che le partite tu le vinca crescono a dismisura. Gufare abbassa le tue percentuali di forza mentale, devi credere sempre più in te stesso e dunque, caro Siracusa, devi vincerle tutte, a breve, anche con la mia presenza.




Salvatore Spallina