giovedì 4 agosto 2022

LA TRAVIATA – QUANDO L’AMORE È PIÙ FORTE DEL DESTINO






   Presso Largo Autonomia Comunale di Priolo Gargallo, il 29 luglio scorso, L’Orchestra Mediterranea Siracusana e Coro diretti dal maestro Michele Pupillo hanno presentato l’opera La Traviata, di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave.

il soprano Mirella Furnari ed il tenore Alessio Testa

   Il soprano Mirella Furnari, per alcuni minuti, con gli abiti di scena, ha assunto anche il ruolo di presentatrice della serata. Ha invitato, fra le altre cose, il pubblico a prestare la giusta attenzione alla grafica  sul fondo della scenografia per poter entrare, ancora meglio, nel vivo dell’opera rappresentata.


   da dx il regista Paolo La Delfa, la vice-sindaco Maria Grazia Pulvirenti, il soprano Mirella Furnari

 Mirella ha poi, brevemente ceduto la parola alla vice-sindaco Maria Grazia Pulvirenti, in qualità di padrona di casa, il sindaco Pippo Gianni, per impegni istituzionali non ha potuto essere presente. La Pulvirenti ha annunciato che, con La Traviata, il Comune dava il via alla stagione degli spettacoli estivi organizzati dall’amministrazione comunale.

   Questo capolavoro di Giuseppe Verdi, come si sa, ha superato tutti i confini geo-politici sulla terra dal momento che è apprezzata, vista, riproposta sotto ogni latitudine. Alcuni temi dell’opera, nel nucleo centrale, esprimono, un’idea dell’amore eterno che va oltre la vita ed il suo destino. Infatti andare anche contro il destino è il valore/bellezza del sentimento dell’amore verso l’altro, un sentimento “umano”, semplice, ma di una profondità della quale non se ne conoscono ancora i confini. Questi pensieri li esprime Violetta/Verdi, prima con la musica, oramai immortale, poi con le parole e le voci di tutte le Violette, protagoniste sul palco, che nel corso del tempo hanno portato in scena l’opera.

    Questo concetto dell’amore oltre i confini della vita, che è un concentrato della possibilità umana di poter esprimere la propria libertà, il pubblico di tutto il mondo lo ha fatto proprio perchè riesce ad andare oltre il profilo di quel romanticismo, che era stato, al momento della creazione, ed è, il motivo che appassiona il pubblico.

                   gli spettatori in Largo Autonomia Comunale a Priolo Gargallo

   Sistemato un piccolo problema tecnico iniziale con i microfoni, il palcoscenico si è animato entrando via via nel vivo dell’opera. 


                             Orchestra Mediterranea Siracusana e Coro

         il maestro Michele Pupillo

   Bella, appassionata, molto applaudita la direzione del maestro Michele Pupillo. Tutti i protagonisti sono stati apprezzati e sostenuti dal pubblico che non ha mai fatto mancare il suo plauso.



la Violetta Valery di questa serata - il soprano  Goncia Dogan 


Alfredo Germont - il tenore Antonino Interisano 


 

             Giorgio Germont (Padre) - il baritono Tetsuji Yamaguchi 


                         Flora Bervoix - il soprano Chiara Salerno


                                      il soprano Chiara Salerno nella parte di Annina

                         Gastone Visconte di Letorieres il tenore Filippo Micale


Il Barone Douphol mentre lancia il guanto di sfida ad Alfredo - il baritono Natale Calafiore

il Marchese D’Obigny - il basso Fulvio Bumbalo

Il Dottor Grenvil - il basso Maurizio Muscolino 

Giuseppe Servo di Violetta – il tenore Francesco Fontana 


                                             Il Coro delle Zingarelle


            Martina Cataldi con Gabriele Scatà del Corpo di ballo Tersicore Danza

  Paolo La Delfa (regia), Tony Fanciullo (scenografie) e Simona Gatto ( coreografie), hanno permesso ai protagonisti di poter esprimere il loro talento a cominciare da Violetta Valery: Goncia Dogan – Soprano; Flora Bervoix/Annina: Chiara Salerno – Soprano; Alfredo Germont: Antonino Interisano – Tenore; Giorgio Germont (Padre): Tetsuji Yamaguchi - Baritono; Gastone Visconte di Letorieres: Filippo Micale – Tenore; Il Barone Douphol: Natale Calafiore – Baritono; Il Marchese D’Obigny: Fulvio Bumbalo – Basso; Il Dottor Grenvil: Maurizio Muscolino – Basso;  Giuseppe Servo di Violetta: Francesco Fontana – Tenore.

   Coro Lirico “Maria Grazia Di Giorgio” diretto dal soprano Rita Patania – Una menzione speciale va riconosciuta al Corpo di ballo “ADS (Associazione Sportiva Dilettantistica) Tersicore Danza” del Centro Musical Siracusano diretto da Simona Gatto -  Coro delle zingarelle: Carmen Mangano , Martina Cataldi , Emma Caraffa, Martina Accolla , Chiara Aglieco , Gabriele Scata’. Maestri Sostituti: Francesco Drago e Cristina Gianino - Direttore di palco Massimiliano Ricciardo.

  Noi alla fine abbiamo sentito, brevemente, Alfredo Lo Faro, apprezzato produttore  e promotore musicale di grandi artisti siciliani nel mondo. E poi due esordienti sul palco Tetsuji Yamaguchi e Chiara Salerno. 

   Ospite della serata con la  famiglia, Lo Faro così si esprime: "bravi tutti i protagonisti sulla scena. Voglio spendere due battute per la bellissima pasta vocale di Violetta. Un veramente bravo per il baritono giapponese Yamaguchi. E poi faccio io un applauso al pubblico, numeroso fino alla fine, perchè ha saputo distribuire la giusta intensità di applausi ad ogni protagonista".

da sx il dott. Biagio Armaro, il piccolo Alfredo Lo Faro, Alfredo Lo Faro, Eleonora Abbruzzo

       Tetsuji Yamaguchi abbiamo chiesto come ha vissuto questo esordio: "Ringrazio il maestro e regista Paolo La Delfa per avermi dato questa possibilità ed per aver creduto in me. Con il maestro Michele Pupillo mi sono ritrovato da subito e c'è stata una bella intesa, sia nelle prove che in scena. Mi ha messo a mio agio e mi ha dato le dritte giuste per fare bene. Ho apprezzato il consenso del pubblico sia durante lo spettacolo che nella uscita finale".

     Chiara Salerno ha debuttato nel doppio ruolo, quello di Flora, amica di Violetta, e nelle vesti di Annina serva/confidente di Violetta. Lei, in verità, faceva parte del Coro ancora prima del percorso universitario: "si sono cresciuta musicalmente con l'indimenticata ed indimenticabile Maria Grazia Di Giorgio e con il maestro Pupillo. Per molti di noi del Coro, che ora porta il suo nome, Lei è stata una vera guida. In questo debutto ho messo tutta me stessa e sono soddisfatta della della mia prova in questa doppia veste interpretativa".

   Un grazie speciale per le foto ad Emanuele Sparacino.


Salvatore Spallina