sabato 29 ottobre 2022

IL MONDO VISTO CON GLI OCCHI, IL CUORE E LA MENTE DEI GATTI

 

      Nello Spazio Eventi, davanti alla Libreria Mondadori Bookstore, del Centro Commerciale di via Larga, a Bologna, si è svolta la presentazione del libro di Ida Rubino “Amici gatti”, Racconti di quartiere, Ed. Albatros, marzo 2022.

    L’autrice, una dottoressa cardiologa che ha operato all’ospedale di Lugo di Romagna, inizia a narrarci le sue storie a partire dal 2001, data dalla quale si è trasferita a Bologna, nel quartiere vicino allo stadio dall’Ara, dove da sempre giuoca la squadra del Bologna calcio.

                                        Ida Rubino dalla quarta di copertina del libro

   Dall’arrivo in città inizia la sua avventura, come amica dei gatti, perché, per quanto strano possa sembrare..... lei è stata “adottata dai gatti” del suo quartiere. Anzi, come lei stessa ha confessato durante la presentazione, da questo incipit l’intreccio reale della sua vita professionale con gli umani è cambiato profondamente perchè è stato modificato quando, in parallelo, questa è entrata in stretta relazione con il mondo di tanti micioni, micette e micetti. Tutto è cambiato..... sicuramente in meglio.

   Felicità, ansie, bisogni, fantasie ed amore ricambiato sono diventati un tutt’uno.

  Questa fusione di mondi ha reso la sua vita migliore. Ha intrapreso un viaggio fatto di allegria e tristezza, gioia e dolore dalla quale non sente la necessità di tornare indietro. Però fermarsi si, a meditare, per vedere come tutto è cambiato, perché adesso può guardare il mondo con altri occhi ed altre prospettive, come gli hanno insegnato i suoi amici gatti che hanno trasformato la sua vita e quelle di tante persone con le quali è entrata in contatto dal quell’inizio in poi. Questo ci ha confessato alla fine della presentazione del libro.

           

  Un micetto vero da adottare - I calendari da tavolo e da appendere al muro 

   Noi in queste brevi note vogliamo esternare questo amore condiviso per questo animale speciale quale è il gatto.

   Vogliamo cominciare con le due dediche che l’autrice riserva “a Cinzia", che mi regalava libri e sorrisi”, amica cara che il destino ha chiamato a sé presto, troppo presto e con un proverbio Irlandese che a noi piace tanto: “A cat eyes are windows enabling us to see into another world” (gli occhi di un gatto sono finestre che ci permettono di vedere in un altro mondo). Di questo secondo mondo siamo in grado di testimoniare a nostra volta.

                                                 
                                                       
Ida Rubino

   Ida Rubino ha il merito di aver destinato gli introiti della vendita del libro alle tante associazioni che si occupano di gatti ed hanno bisogno della attenzione e del trasporto di tanti volontari e donatori per far vivere in maniera decente i tanti gattini di vari quartieri di tante città che hanno risposto al suo appello.

   Proprio in virtù di questo atto del donare e di amore riversato e ricambiato verso questo “mondo felino”, dopo aver iniziato questo piccolo/grande tour, sta continuando perché le richieste di presentazione del libro con la devoluzione del ricavato ha già raggiunto una ventina di associazioni.

                                                         Patrizia Franceschini

   Il libro, come abbiamo potuto constatare durante la presentazione di Patrizia Franceschini, è ricco di tante storie ed intreccia la vita vissuta di un quartiere popolare con le storie vere delle persone e quella dei gatti. Questi ultimi, ci racconta nel libro Ida, nei modi più impensati, riescono  ad entrare in relazione con gli abitanti. In tutte le stagioni, sia quando d’estate si vive in terrazza, nei balconi, in strada, davanti all’uscio di casa, che di inverno quando le relazioni passano attraverso i vetri delle finestre e dei balconi, in un multiforme mondo fatto da persone vere: ingeneri, casalinghe, impiegati, vedove, camionisti ed altra varia umanità e da tanti gatti, bianchi, grigi, neri, pezzati o con le stelline in fronte.

       Boris, parte maschile di "Officine Guitti", autore di musiche originali per il libro di Ida 

Le ragazze di "Officine Guitti" da sx, Anna, Paola, Angela


                                                         Angela, "Officine Guitti"

                                                          Anna, "Officine Guitti"


  La presentazione è stata abbellita dalla partecipazione di una piccola compagnia teatrale, “Officine Guitti”,  composta da Angela, Paola, Anna e Boris. Appunto, Boris ha elaborato, per l'occasione, delle musiche originali, che hanno accompagnato sul palco le ragazze prima della recita, anche a più voci, dei brani del libro. 
 

Altri piccoli lavori a mano componevano il tavolo del Gruppo Oasi Mici da adottare in Emilia Romagna cui Ida Rubino ha donato i proventi della vendita del libro.                     
                                                              

   Il libro è arricchito dai bei disegni, in bianco e nero, all’inizio di ogni capitolo, di Vania Bellosi. Poi non va  messo   in secondo piano, il capitolo del libro dedicato allo “Epistolario felino”. Trattasi, fra l'altro, del dialogo epistolare, molto interessante, divertente, a tratti commovente, fra Similpepe e Mamma Gatto. 

 L’epistolario è figlio della fantasia di Ida, non molto lontana da una realtà immaginata cui ha dovuto far ricorso dopo la morte di alcuni gatti. L'espediente letterario è stato lo strumento necessario per mantenerli in vita e poterli offrire ai lettori, ma anche agli abitanti che si erano molto affezionati a loro. Condito da sottile ironia, attraverso le lettere, questi felini innamorati continuano ad aggiornare i vecchi amici umani su una serie di eventi che li vedono ancora protagonisti. In una lettera c'è pure la trascrizione della famosa ricetta ORIGINALE della Torta di Mele di Nonna Papera, captata da una emittente telespaziale.  Non sembra vero ma  fungono da  portalettere due e più camionisti amici del gruppo originario di Miciolandia, nato intorno allo stadio dall'Ara di Bologna. 


   E poi un sindagatto, un sindacato virtuale dei gatti del quale Camilllo è il presidente, che ha tutta l’intenzione di voler svolgere un ruolo attivo a favore di una sorte di Miciolandia italica, diciamo noi, che dovrebbe mettere in relazione le comunità feline esistenti dentro le città al fine di coinvolgere dentro questo mondo, come una sorta di profilassi maieutica, il mondo degli umani pensando che tutto questo non può che portare  tanti benefici alle loro vite ed alle loro reciproche relazioni.


   Salvatore Spallina


   Ida Rubino, poliglotta, viaggiatrice solitaria, oltre ad amare e giuocare a basket è appassionata giocatrice di ping pong. È anche coautrice in Voci dalla Pandemia (Edizioni Medstage, 2021).


venerdì 14 ottobre 2022

NAUCELLIO, UN SIRACUSANO, POETA E SENATORE NELLA ROMA DEL TARDO IMPERO




 Quando dietro ad una pubblicazione storico-letteraria c’è un gran lavoro, c’è sempre da essere soddisfatti. Se a questo si aggiungono un altro paio di elementi, come far venire alla luce, per i più, l’esistenza di un uomo importante, colto, senatore nella Roma imperiale, orgogliosamente siracusano, amante del sapere e poeta, i meriti della fatica per la ricerca e per la pubblicazione si accrescono.

   Lo hanno fatto già in tanti, a noi piace aggiungerci alla fila degli estimatori della pubblicazione “ Naucellio. Un siracusano, senatore di Roma e poeta misconosciuto” di Franzo Migliore, per i tipi di Algra Editore.

   L’autore si schernisce nel dire che la ricerca è nata durante la pandemia, in quel lasso di tempo, senza tempo, che è stata la pandemia, nel 2020,…..durante la quale, sembravamo tutti “sospesi”.. La verità è che c’è stato impegno, ricerca, voglia di portare in stampa questo bel lavoro.

   Giusto pure il merito attribuito dall’autore, per gli stimoli ricevuti dal compianto Sebastiano (Nello) Amato, presidente della Società Siracusana di Storia Patria che insieme ad Enzo Papa lo hanno incoraggiato nell’avviare la faticosa ricerca documentale.

   Il percorso del lavoro di ricerca del professore Franzo Migliore è una lettura colta ed interessante sia per entrare in alcuni dettagli della storia di Roma, ma anche per scoprire nell’ambito del mondo letterario quanto interesse possano suscitare fra gli studiosi documenti inediti o poco conosciuti.

   La scoperta dell’esistenza e l’importanza di Junio Naucellio passa attraverso la lettura di un articolo del prof. Angelo Luceri “Un poeta siracusano misconosciuto: Naucellio a sessant’anni dalla scoperta degli “Epigrammata Bobiensa”. Poi dopo l’articolo del prof. Luceri, docente di Lingua e Letteratura Latina all’Università di Roma Tre, è stato, per il prof. Migliore, come un piacevole immergersi, come si deduce da tanti riscontri nel libro, in un fiume carsico di ricerche.  Poi, ripreso fiato, c’è stato l’incrocio con emeriti ed eminenti studiosi che hanno risposto ai suoi input per continuare nella ricerca e negli approfondimenti storico-culturali sulla vita, la congerie storica, la disputa sul fatto che un gruppo di epigrammi, secondo gli studiosi, non fossero da attribuire al poeta e senatore siracusano. In questo contesto è venuta fuori la giusta personalità di Franzo Migliore, che con autorevolezza ed approfondimenti appropriati esprime il suo punto di vista nel merito.

   Junio Naucellio nasce a Siracusa intorno al 310, dopo Cristo, e muore, verso i 95 anni, intorno al 405, a Spoleto, dove aveva ristrutturato un vecchio rustico termale di proprietà della moglie. Proprio lì, in quella casa, lasciata in eredità ad un figlio, aspira giungere alla fine della sua esistenza terrena.

   Molte notizie della sua vita familiare, politica, ed anche di parte della produzione poetica vengono fuori dal carteggio con Simmaco.

  

  Il Colosseo, inframezzato dal colonnato del Tempio di Venere e del Tempio di Roma, visto da via S. Bonaventura

   Quinto Aurelio Simmaco fu un importante senatore romano ed un personaggio di rilievo nella Roma imperiale del IV secolo, sia per importanza familiare che per ruoli politici di un certo rilievo. Sarà proprio Simmaco, in alcune lettere a Naucellio, a  farci scoprire, oltre la sincera amicizia con lo stesso Simmaco, il ruolo di Naucellio nell’ambito politico. Naucellio a questo proposito, anziché ambire a posizioni o cariche di un certo prestigio politico dice all’amico Simmaco che, pur non disdegnando le amicizie politiche e le conoscenze per un giusto ruolo che lui avrebbe potuto avere in quegli ambiti, per sé avrebbe prediletto il solo titolo di “poeta”.


                                                              Arco di Costantino

  Naucellio, nella disputa religiosa molto forte che vi fu in quel periodo fra la forte espansione del cristianesimo e il cerchio, che si andava stringendo, sulla religione pagana, si comporta da vero intellettuale scegliendo  quella etica valoriale che mette al centro i temi universali della valorizzazione della Natura vivente, come fonte del divino, la lode delle piccole cose così come i grandi poeti classici latini e greci gli avevano insegnato, poi tiene alta la sua raffinatezza linguistica che trasferisce all’interno delle sue poesie.

   Proprio su uno di questi temi vogliamo chiudere le nostre note. Il poeta Naucellio aveva tratto ispirazione dalla bellezza che emanava e veniva ad  assumere “l’opera d’arte vivente”. Ovvero sulla perfezione inebriante che un’opera d’arte sussume in sé, cioè quando un fruitore è talmente preso dalla vividezza dell’opera che sta osservando che è portato a toccarla pensando che compiere quel gesto servisse a “svegliare” il manufatto. In particolare ci hanno colpito due dei riferimenti artistici: l’opera in bronzo “La giovenca al pascolo” dello scultore greco Mirone e la statua “La Menade danzante” di Scopas.

   Salvatore Spallina

 

 

   Franzo Migliore ha insegnato Italiano e Latino nei Licei e ha collaborato con le cattedre di Storia del Cristianesimo e di Storia della Chiesa Antica della Facoltà di Lettere dell’Università di Catania. Ha insegnato altresì presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio” di Siracusa e collaborato con la rivista di studi mariani “Theotokos”. È autore, per l’editore Rubbettino, di una Introduzione al Nuovo Testamento (1992) e, per la casa editrice romana “Città Nuova”, ha tradotto dal greco, nella collana “Testi patristici”, alcune opere di Eusebio di Cesarea – Teologia ecclesiastica (1998), Storia Ecclesiastica (2 voll., 2001, in collaborazione), Dimostrazione evangelica (3 voll., 2008) e Preparazione evangelica (3 voll., 2012) – e il Protrettico ai Greci di Clemente Alessandrino (2004).