Tifosi
delusi dalla prestazione del Siracusa in casa con la Reggina. Per sua
ammissione mister Bianco ha detto di
aver sbagliato formazione nel primo tempo e poi sistemata nel secondo (molto
tardivamente, diciamo noi). Centrocampo a 5 con Mancino fin dal primo minuto e
per tutta la partita. Nicola si è illuminato in qualche azione nel primo tempo
mettendo in crisi il centrocampo reggino, poi anche lui, nel corso della gara, ha sbagliato dei cross e dei calci piazzati, ma il Siracusa non è riuscito a far
male né nel primo né nel secondo tempo, non ha mai tirato in porta.
Non giuochiamo la palla per più di qualche
passaggio, quasi tutti i portatori di palla non vedono l’ora di effettuare lanci lunghi e molto
spesso imprecisi. Inoltre nel secondo tempo in più di una occasione non
servivano Mancino che spesso si era liberato a centro campo, proprio non vedevano!!!, nel
movimento senza palla per aggirare la stretta guardia dei giocatori della
Reggina. Mister Maurizi tatticamente ha fatto una partita perfetta, e questa è una
espressione che ci sta tutta quando la squadra avversaria non riesce ad entrare
palla al piede in area o non riesce durante la gara a farla tirare in porta.
Poi, tolta la partita con il Monopoli, la
squadra in casa sappiamo tutti come ha giuocato (male!) e dunque non mi sembra
il caso di tornarci sopra. I punti conquistati sul campo, però, sono lì a dirci
che il Siracusa non ha rubato nulla, anzi in trasferta ha raccolto il
maggior numero di punti del suo bottino. Le partite vincenti del Siracusa in trasferta hanno
un canovaccio definito: la squadra di casa deve cercare di fare la partita, attaccare, il Siracusa non deve per forza
costruire giuoco ma con le ripartenze ed una discreta copertura degli spazi riesce a far male agli avversari e portare vittorie sonanti. Ahimè in casa è un'altra musica. Quando la squadra è costretta, come tutti si aspettano, specialmente
in casa, a costruire giuoco va in panne, le si annebbiano le idee, i lanci in avanti diventano
imprecisi, lo scontato rumoreggiare del pubblico al ripetersi di questi schemi
non aiuta a migliorare la qualità dei lanci, spesso il mister aspetta troppo tempo
a risistemare la squadra in campo tatticamente. E poi Emanuele Catania, quello che in
questi anni ha fatto la differenza in attacco, riempiendo il suo carnet di
goal, da un bel po’ di gare, non è in
condizione, ma non viene lasciato a riposare per potersi ricaricare.
Tutte
le partite sono difficili, figuriamoci quella di sabato a Lecce. Ma lì il
Siracusa potrà far bene, non è un auspicio!!, pensiamo che possa essere così.
Se mister Bianco la preparerà bene e il Siracusa gioca come in altre trasferte potrà tornare da Lecce con un
risultato positivo.
Rilanciarsi dopo i 4 punti di
penalizzazione sarebbe opportuno. Il presidente Cutrufo avrebbe potuto sin dal primo momento
essere più preciso nelle sue dichiarazioni, fin da quando è trapelato il fatto.
Invece di sminuirne la portata, come ha cercato di fare, poteva, come è suo
costume, dirlo in prima persona, così come dovrebbe affrontare, una volta per
tutte, la questione societaria riguardo il futuro prossimo della stessa e della squadra.
Il ”Tocco
di classe” di questa partita lo assegniamo alle tante società di giovanissimi che lunedì sera, accettando l'invito della società, hanno riempito la gradina del Nicola De Simone, unitamente ai loro
dirigenti ed ai loro familiari.
Salvatore Spallina