domenica 29 agosto 2021

IL VOLO ARTISTICO DI GIORGIO BIANCA IN “COMPAGNIA” DI ANTONINO UCCELLO

                                                Date ed orari della mostra


  Domenica abbiamo voluto, come tante altre persone, partecipare alla presentazione della mostra dei lavori di Giorgio Bianca, un giovane artista siracusano che vive a Roma, una persona speciale.

   Brillante, nel vero senso della parola, la scelta del titolo della manifestazione, “Prospettive contemporanee”, che sta contenendo, i quadri di Giorgio. Magari la scelta del luogo fisico e della collocazione dei quadri di Giorgio potrebbe sembrare, quanto meno, poco opportuna/non adeguata?, a noi è sembrata, con una semplice battuta, “azzeccata”.

    Giorgio oramai sta salendo di quota, si capisce bene, non tanto nel valore venale dei lavori dell’artista quanto nel valore qualitativo e del mondo che lui riesce ad esprimere, ad offrire a chi ha la possibilità di fruirne. Il suo genio artistico, che, nel tempo, ne siamo certi, crescerà, spazia nell’ispirazione e nel volere e saper cogliere quegli elementi che poi si trasformano in volti, visi, immagini che, a loro volta rinviano, ad elementi naturali o ancestrali che accomunano gli uomini ed il loro modo di essere al mondo.

   Giorgio, da ragazzo speciale, imparati i rudimenti, che il suo maestro, il prof. Salvo Bonnici, gli ha trasmesso, ha intrapreso, da poco, il suo cammino d’arte e non si è fermato più. Magari la sua intuizione artistica potrà portarlo verso altri percorsi d’arte, ma il suo percorso è solo agli inizi.

                        Giorgio Bianca insieme al suo maestro prof. Salvo Bonnici

   Ha visto "lungo" Laura Carracchia, archeologa ed etnologa, collaboratrice,  della Casa Museo, quando osservando sul web,   i quadri di Giorgio, pubblicati, da Toi Bianca, papà di Giorgio, ha pensato che potevano diventare oggetto di questa bella mostra e magari rappresentare l'inizio di una  avventura artistica. Sulla stessa linea si è posta Rita Insolia, responsabile regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa, da cui la Casa Museo dipende, a voler ospitare i quadri di Giorgio, in occasione delle celebrazioni per i 50 anni della stessa Casa Museo.


                            Il falegname, in pausa, di notte, prima della consegna dell'opera

   Dicevamo della Casa Museo Antonino Uccello. È un piccolo gioiello che raccoglie il lavoro di una vita del professore Uccello, l’ha voluto e curata con tutte le sue forze e poi, dopo la sua mortele, le Istituzioni regionali, acquisitala, continuano a tenerla in ordine ed a curarla con tanta dedizione ed attenzione. Noi crediamo che tutto quello che è custodito nella Casa esprima la genialità/civiltà contadina. Questo patrimonio dobbiamo continuare a studiarlo con gli occhi che sanno guardare al futuro, non al passato, a rimpiangerlo. Se tale fosse la nostra considerazione gli toglieremmo valore e continuità, lo considereremmo  come un dejà vù, arcaico, senza prospettiva. Lo dobbiamo legare, invece, alla storia successiva della capacità umana di rinnovarsi e progredire, così come avevano fatto i nostri padri, rispetto alle età che li avevano preceduti. Oggi sappiamo quanto valore abbia il “biologico”, che, partito da quegli strumenti di lavoro tracciati da quelle mani e quelle menti, ha la capacità di produrre gli stessi beni di consumo oggi, cui molti consumatori fanno ricorso sempre più.

                                           La macina per le olive ed il torchio

   Abbiamo visitato tante volte nel corso degli anni questa Casa Museo e la sensazione che ne abbiamo conservato ogni volta che siamo usciti è  stata sempre quella di interrogarci, partendo da quegli oggetti ancora vivi, dove siamo giunti adesso.  


Campanacci e rastrelliere con vari strumenti agricoli 


                                                      Uomo col cilindro


   Visitarla, la Casa Museo, adesso, fino al 3 di settembre, con le opere di Giorgio incastonate dentro a quel mondo sarà una sensazione che vi invitiamo a non perdere, potendo abbracciare più “mondi” in un sol colpo.

                         

Salvatore Spallina

 

P.S.

   Siamo/saremmo tentati di trasferire qui tutte le foto dei lavori di Giorgio, ma non lo facciamo per due semplici motivi: vederli e goderseli lì è tutta un’altra cosa/storia, a vederli intrecciati con la storia Viva di tutti i contenuti della Casa Museo di Antonino Uccello si acquisiscono valori aggiunti non negoziabili.

Nei link che seguono è possibile ammirare i lavori di Giorgio

https://www.youtube.com/watch?v=QDFgaEIUcMU - Musica di sottofondo: Charlie Haden & Pat Metheny - Montecarlo nights 9

https://youtu.be/I-d430tD3D8 - Musica di sottofondo: Chris Botti & Sting – La Belle Dame Sans  Regret

 https://youtu.be/yvbmd63kTdg - Musica di sottofondo: Cesare Cremonini - Mondo

lunedì 23 agosto 2021

SULLE ALI DELLA MUSICA - GALA LIRICO SINFONICO - NOTO - 19 AGOSTO 2021

     L'Orchestra Mediterranea ed il pubblico del Gala Lirico Sinfonico "Sulle ali della musica"
 

  Tutta la musica live ha vissuto un periodo terribile, in costrizione, come sappiamo. Stare in silenzio, dentro il guscio creato dal covid, ha annullato la bellezza, la forza della musica nel saper trasmettere quella energia e quella capacità di poter donare amore e gioia a chi ne fruisce.

   Le gravi questioni economiche, per tutto il settore, qui non ci sembra il caso neanche di sfiorarle, ma ci sono state e sono ancora presenti. Vogliamo, invece, soffermarci sulla energia che la musica ha saputo trasferire, appena ha avuto la possibilità di librarsi in volo, ai partecipanti alla serata che il Sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ha voluto regalare ai suoi concittadini ed a tutti i turisti presenti a Noto la sera del 19 agosto 2021.

   Dicevamo, la musica ha dispiegato le sue ali ed è partita in volo. Sulle gradinate della Cattedrale di Noto, con la direzione del maestro Michele Pupillo, Orchestra e Coro hanno regalato agli spettatori una serata magnifica,  con pezzi orchestrali e con le più belle arie d'opera.

                                   La M° Mirella Furnari presenta la serata                                             

   Con eleganza e stile, la bella Mirella Furnari, in veste di presentatrice, ha dato inizio al Gala Lirico Sinfonico.  Con la dedica della serata alla compianta Maria Grazia Di Giorgio, anima e cuore sia del Coro che della stessa Orchestra Mediterranea Siracusana, il Gala ha avuto inizio. Poi la bella Mirella, come voce da soprano, è rientrata nel Coro.


                               La M° Mirella nel Coro Maria Grazia Di Giorgio      

 

   Tutto il Coro “Maria Grazia Di Giorgio”, curato dalla M° Rita Patania, si è avvalso del contributo, di alcuni elementi del Coro lirico “Discantus”.

                            

                           I Cori Maria Grazia Di Giorgio e Discantus

   La serata ha avuto inizio con le sinfonie,  La mia Africa (J. Barry), La gazza ladra (G. Rossini), La forza del destino (G. Verdi). Poi in un crescendo di partecipazione ed applausi si sono succeduti ed alternati sul palco  il soprano Gonca Dogan,  foto, il tenore Antonino Interisano, il baritono Francesco Verna.

Il soprano Gonca Dogan
  


                                   Il tenore Antonino Interisano

                                         Il baritono Francesco Verna

   Antonino Interisano ha voluto dedicare un brevissimo ricordo al suo maestro di canto, oltre che papà del primo violino dell’Orchestra Giovanni,  Antonino Cucuccio.

-      Nel Brindisi della Traviata, "Libiam ne' lieti calici" di G. Verdi, il soprano Alessandra Furnari ed il baritono Natale Calafiore hanno partecipato con un piccolo intervento dai rispettivi cori.   

Ff  Prima della parte finale del Gala l'Orchestra ha eseguito, magistralmente, "Intermezzo" della Cavalleria Rusticana, alla fine del brano il pubblico ha tributato al maestro ed ai musicisti un lunghissimo applauso (il brano più applaudito della serata).


                                                         Il maestro Michele Pupillo



                         L'Orchestra esegue "Intemezzo" (P.Mascagni)

    

Il    Il Gala si chiude con un classico, "Nessun dorma", cantato dal tenore Antonino Interisano, ma, come consuetudine vuole, tutto il pubblico, sugli appalusi finali chiede un bis. Ed ecco che rientrano in scena i tre protagonisti della serata per eseguire  "Libiam ne' lieti calici" di G. Verdi, ovvero il Brindisi della Traviata.


              da sinistra Francesco Verna, Gonca Dogan, Antonino Interisano

   L'applauso finale, con standing ovation, ha concluso il Gala. La complicità di una leggera brezza ha reso ancora più godibile una bella serata di musica. (Foto di Emanuele Sparacino)


Salvatore Spallina


Link:

https://youtu.be/Rsa5dNExwKw - Intermezzo sinfonico della Cavalleria Rusticana