lunedì 19 novembre 2018

SIRACUSA-BISCEGLIE 1 a 0, VITTORIA TARGATA LANERI E RUSSINI



   
   Questi i nomi dei due protagonisti della vittoria del Siracusa sul Bisceglie. Diciamoci la verità, Antonello Laneri, è tornato  al centro delle scelte tecniche/dirigenziali del Siracusa calcio. Va dato merito al presidente Alì di aver preso atto di una situazione che non era più sostenibile sotto tanti profili. Non si poteva più portare avanti quel progetto dell’estate al quale aveva dato appoggio entusiastico ed economico. Antonello con il linguaggio e la modestia che gli sono propri, in punta di piedi, è stato al suo posto soffrendo per quel che vedeva in campo e sugli spalti, ma era giusto che la nuova società verificasse sul campo quel progetto nel quale aveva creduto.

                                                    Antonello Laneri
     
    Lui intanto la settimana scorsa, come miglior direttore sportivo della categoria, a Nola, ha ritirato  il Premio “Italian Sport Awards”, il Gran Galà del Calcio, Serie C 2017/2018. 

                                                   Gaetano Auteri

   Insieme a lui un altro azzurro nel cuore, “Lo Special One”, Gaetano Auteri, ha ritirato la stessa targa come Premio alla Carriera.

                                                        I nuovi gadget del Siracusa


                                     Michele Pazienza e Antonello Laneri

   La presenza attiva di Laneri s’era già vista con l’arrivo dei due under Luca Bruno e Simone Russini. Nella conferenza stampa, nel primissimo pomeriggio di venerdì, in forma ufficiale, Antonello, aveva rotto il silenzio tanto atteso dagli sportivi siracusani e da parte di tutta la tifoseria, sia su un possibile impegno con il Pescara e con la dedica del Premio, ritirato a Nola, al Siracusa Calcio, alla città di Siracusa, a tutti i tifosi azzurri in generale. Diciamo allora che si è aperto un nuovo capitolo in questa stagione calcistica, fermo restando le volontà espresse dalla nuova gestione  e dei punti conquistati dai tecnici e dalla squadra sul campo.
   Vogliamo partire spedendo due parole sulla prestazione offerta dagli azzurri a Catania e sulla sconfitta immeritata del Siracusa al Massimino. La prestazione del Siracusa, con la guida in panchina di Michele Pazienza, con il Catania ci è sembrata di una certa importanza perché tutti avevamo considerato il Catania di una spanna superiore. Quella partita e le prestazioni successive del Catania ci hanno detto che se i catanesi non si rafforzano seriamente nel mercato di gennaio, al pari del Siracusa, i rispettivi obiettivi delle due società sarebbero considerevolmente compromessi, ogni società per i propri. È anche vero che il livello generale di tutte le squadre è più basso delle stagioni precedenti.
   Ora veniamo a qualche nota sulla partita. Con il palo colpito, dopo il ventesimo,  il Bisceglie ha fatto la partita per quasi tutto il primo tempo, bisogna arrivare al 43° per vedere il Siracusa pericoloso sotto-porta con una bella punizione di Vasquez respinta dal portiere e due successive fortunose respinte dentro l’area di rigore del Bisceglie. Nel secondo tempo le squadre si sono controllate senza nessuna azione pericolosa degna di nota. È con l’ingresso in campo di Russini, al 23° del s.t., al posto di un Celeste che non decolla né incide, che cambia la gara. Qualche scambio per entrare in partita, come ha detto Pazienza, il ragazzo non ha ancora tanti minuti nelle gambe, e finalmente, dopo dodici gare, tutti abbiamo ammirato la prima azione degna di nota di un esterno d’attacco: ricevuta palla sul suo versante salta due avversari e mette al centro un cross degno di questo nome. Non è stato sfruttato appieno, però tutti, sugli spalti, si sono accorti di questa giocata, evviva, finalmente un esterno d’attacco che sa fare il suo mestiere. Il Bisceglie non sa correre ai ripari, gli azzurri avvertono emotivamente che possono osare di più. Vasquez  acquista più fiducia in se stesso. La partita è cambiata nello spirito degli azzurri. Conquistata una punizione ai 30 metri dalla porta Russini si presenta a calciare, i compagni glielo lasciano fare. Tiro intelligente che sorprende la difesa per un intelligente intervento di testa, basso, di Lele Catania che sigla un goal liberatorio e che giocatori e tifosi sentono particolarmente. È il goal-vittoria che tutti speravano e cercavano.

                                                Simone Russini e Lele Catania


                                                               Simone Russini


   Il "Tocco di classe" di questa partita lo assegniamo a Simone Russini. Nei 32 minuti, questo è il tempo che ha avuto a disposizione, ha messo in mostra quel che i tifosi si aspettavano di vedere da chi giuoca in quel ruolo ed anche per aver dimostrato di avere carattere per come è stato in campo. 


  Salvatore Spallina

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