mercoledì 10 maggio 2017

SIRACUSA-VIRTUS FRANCAVILLA 0 a 1 – DA QUI A DOMENICA, ALTRE DOMANDE, ALTRI PENSIERI


            





Siracusa-Virtus Francavilla 0 a 1 - Da qui a domenica, altre domande, altri pensieri

Viste le due ultime prestazioni la squadra mentalmente, dopo la partita con la Paganese, come succede a tante altre squadre, grandi e piccole, si è sentita appagata, inconsciamente, della posizione che la classifica le garantiva. Diciamo la squadra e non l’allenatore. Stante le dichiarazioni rilasciate da mister Sottil alla stampa, lui, mentalmente ,non ha mai mollato, i giocatori si. Naturalmente mai con le parole. Le parole dei calciatori nelle dichiarazioni e nelle interviste erano quelle opportune. E poi, diciamo anche questo, Sottil, pur volendo dare anche un breve momento di pausa ad alcuni giocatori si è troppo fidato della intercambialità/ interscambialità nei ruoli, almeno in difesa, ma questa volta non ha funzionato.
Tutti i giocatori pur allenandosi e prestando attenzione alle direttive tecniche non si applicavano mentalmente nelle giocate da effettuare. 
La prova l’abbiamo avuta/constatata tutti in video nella partita con il Catania, visto che nessuno di noi è potuto andarla a vedere.  Dopo quel sonoro 3 a 0, negli ultimi 20/25 minuti, il Siracusa ha cominciato a giocare come sa ed ha messo in mostra tutti i limiti, di questa stagione, della squadra etnea. Poi dopo il 3 a 1 di Filippo Scardina, i giocatori in campo e i cronisti catanesi dai microfoni hanno cominciato a balbettare, specialmente dopo che Di Grazia ha fallito il 4 a 1. Se Azzi o Longoni, a pochi minuti dal termine, insaccano il 3 a 2, i minuti finali avrebbero potuto ripagare quelle migliaia di tifosi azzurri per la brutta prestazione fino al 3 a 0.
Nella settimana di preparazione in vista della partita con il Francavilla l’atteggiamento mentale non è cambiato, a nostro parere. I due risultati a disposizione hanno fatto il resto. Il rientro di Sciannamè, dopo tante settimane, ed il fatto che Diakitè è insicuro e bisticciato con i suoi piedi, non riescono ad eseguire i comandi e gli impulsi che il suo cervello ordina ad essi, hanno contribuito non poco. Niente dialogo sulle fasce esterne fra difesa ed attacco. Il Francavilla, dopo l’1 a 0, si è schierato a 5 dietro con il suo uomo migliore con i piedi, collocato da mister Calabro, davanti alla difesa, il resto viene da sé.  
L’ingresso di Catania e Valente cambia l’inerzia della gara ma ancora la squadra non riesce a giocare bene, però ha voglia di impattarla questa partita. Il mister, come è nel suo carattere, è andato oltre!! Non accettando, dentro di sé, quello che stava succedendo in campo ha trasformato la rabbia in ira. Questa non gli ha fatto controllare i due sfoghi (in effetti aveva ragione lui nell'interpretare i due falli fischiati), l’arbitro non gli ha perdonato il secondo sfogo, specialmente nella prolungata protesta successiva alla decisione di mandarlo fuori dal campo (immaginiamo tutto quanto trascritto nel referto) e che ha determinato le due giornate di squalifica inflitte dal giudice sportivo).
Per un Longoni distratto/deconcentrato, come quasi sempre, quando  è entrato come titolare (in tutti i 58 minuti ha azzeccato solo due passaggi sbagliando tutto il resto, passaggi, suggerimenti, idee) abbiamo visto un Giordano recuperato e questo fa ben sperare. Non è da Emanuele Catania non concentrasi sui rigori, però dovrà stare attento per il prossimo a riconcentrasi  da zero e trovare le energie mentali necessarie prima di calciare, se per caso qualcuno degli avversari gli sposta il pallone dalla sua prima collocazione. Si è infatti ripetuta la stessa scena di Lecce, anche se lì è stato ancora più grave tutto quello che era successo qualche minuto prima.

Comunque un capitolo si è chiuso e si è chiuso bene. Si apre una bella parentesi (inimmaginabile dal tifoso più estremo al mago con la palla di vetro, dopo le prime sei giornate ed i punti in classifica). Il Siracusa che abbiamo imparato a conoscere bene potrà, se ne sarà capace con la testa e con i piedi, ben figurare e dire la sua. Noi condividiamo in pieno la battuta di Marco Turati: “Io non ho paura di nessuno, se non di noi”.

Diciamoci la verità: se si è consumata la riunione a tre, famiglia Cutrufo, Antonello Laneri, Andrea Sottil, si è parlato chiaro sui punti cruciali che in queste riunioni si mettono sul tavolo: premi individuali, collettivi, posizionamento nella graduatoria finale play off ed altri dettagli che non sta a noi prendere in considerazione; allora siamo convinti che questo Siracusa targato Cutrufo-Laneri-Sottil potrà recitare una parte veramente importante.

                         

Il “Tocco di classe” di questa partita lo assegniamo a Carmine Giordano.  Lo abbiamo  visto, quasi al cento per cento, recuperato, con la voglia di colpire da fuori area e con quella capacità di tentare quelle giocate, due ben riuscite, che possono cambiare il volto ad una gara.
Domenica sera, 14 maggio, alle 20,30 contro la Casertana in questo primo turno dei play off ci aspettiamo che il popolo azzurro affolli il De Simone e non baratti questa partita con i soldi spesi per Premium o Sky per farsi tentare dalla “signora”.  Non faccia, poi, l’errore, ancora più grave, di comprarsi la partita su Sportube e vedersi, contemporaneamente, le due partite. Il popolo azzurro è stato capace di imprese, su questo versante, importanti.

Salvatore Spallina

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