martedì 16 maggio 2017

SIRACUSA-CASERTANA 0 a 2 – ENERGIA MENTALE CONSUMATA, SOLO QUELLA NERVOSA NON È BASTATA







Siracusa-Casertana 0 a 2 – Energia mentale consumata, solo quella nervosa non è bastata  

Il Siracusa fuori dai play off  al primo turno. La trasferta ad Alessandria se la faranno i tanti casertani sparsi nel Nord Italia, oltre quelli della città.  Ci sarebbero tante cosa da prendere in esame, ma non ci sembra proprio il momento di esaminare in profondità questa gara.
Diciamo subito, a scanso di equivoci che il nostro parere su quadra e società lo abbiamo già espresso in tante altre note di commento quest’anno e qui non ripeteremo gli elogi e le notazioni positive già espresse.

Solo qualche spunto, dicevamo. Intanto Sottil deve sfatare la stretta associazione: sua squalifica-sconfitta della squadra assicurata - (qualcuno che ha tenuto il conto meglio di noi lo aveva anticipato ad inizio gara, della serie : quelli che credono che le cose sono già scritte!!! Oh yeaaa), dunque nel suo futuro prossimo d’allenatore valuti meglio quando può o deve farsi cacciare fuori dagli arbitri, almeno di non cominciare a sovvertire questo certo pronostico.
Poi la pretattica di non dare certezze agli avversari, con allenamenti a porte chiuse e quant'altro servisse a rendere oscura la formazione, è continuata anche durante il riscaldamento pre-gara. Non si capiva quale sarebbe stata la formazione iniziale, dal momento che a riscaldarsi c’erano tutti i convocati. Si è confuso anche lo speaker che quando ha letto la formazione aveva dato Diakitè in panchina e Brumat in campo. Dalla formazione schierata ad inizio gara si è capito che a fare la partita sulla fascia di Diakitè non sarebbe stato il Siracusa. Poi per tutto il primo tempo De Silvestro ha sofferto della sindrome dell’accentramento, infatti quando hanno attaccato da quella fascia lui era lontano, non ha interdetto, intercettato, contrato l’avversario di fascia e dallo sviluppo di questa azione è nato il loro goal. Poi subita la rete la squadra non ha osato neanche nella fascia di Malerba, dunque niente sovrapposizioni di Valente con l’esterno basso e meno dialogo in mezzo al campo, nel secondo tempo con Dentice è stato diverso.
Colpisce di sera!! Giorno (lo stesso che aveva sorpreso Santurro fuori dai pali nella precedente partita), al nono, nel sonno e il Siracusa persa la luce, pur con tanta che ce n’era in campo,  non la ritrova più e non è riuscito, negli 81 (1+3 dei recuperi) minuti restanti, a far felici i 4.500 presenti.
La squadra aveva dato tutto quello che aveva fino alla conquista matematica dei play off, poi ha perso la condizione mentale e non ha saputo giocare ai livelli con i quali aveva piegato fior di squadre, comprese Cosenza e la stessa Casertana che ora faranno qualche passaggio in più in questo cammino. La squadra ha reagito con le residue energie nervose, ma dopo l’incrocio dei pali di Spinelli, sfumata la parità, è rimasta solo la tensione. La reazione c’è stata ma è mancata della necessaria lucidità per trasformare le opportunità in goal. Era come se il pallone scottasse fra i piedi e non si vedeva l’ora buttarla al centro sperando che Scardina….. Il pari è passato, invece, sui piedi di Catania e…. non è tornato più, neanche quando Marco Turati con un bel sinistro in area si vede respingere a fil di palo il suo tiro dal portiere Ginestra ed il successivo di Scardina viene rimpallato da un difensore. Poi solo una serie di cross da parte di Valente, che nel corso dell’anno hanno avuto miglior fortuna, e delle punizioni che son piovute in area senza creare quella pericolosità da azioni da goal vere e proprie.
Il popolo azzurro comunque era pago per il rendimento della squadra per questa stagione, ma avrebbe voluto veder ripetere dalla squadra una prestazione come quelle che, nel momento migliore del campionato, aveva saputo offrire ai suoi tifosi. Pur consapevole del difficile percorso di questi play off ha sperato che i valori che la squadra aveva mostrato se li giocasse alla pari con l’Alessandria, almeno nella partita in casa, al De Simone.  

Il “Tocco di classe” di questa partita lo assegniamo al Popolo Azzurro che a fine gara ha voluto, con un flebile e sportivo applauso, tributare il merito della vittoria alla Casertana. Invece con i cori e gli applausi scroscianti ha voluto ringraziare gli azzurri per le gioie, i sorrisi, le soddisfazioni che nel corso del campionato avevano regalato a tutti i tifosi.

Ora si apre un nuovo capitolo. Non abbiamo notizie certe ma intuiamo che la struttura tecnica non sarà più la stessa, cioè Sottil e Laneri non resteranno e molti giocatori dell’attuale rosa li leggeremo in altre formazioni di Lega Pro e qualcuno, su tutti Valente, anche in Serie B. Quest’anno di rodaggio speriamo abbia dato le giuste indicazioni alla famiglia del presidente Gaetano Cutrufo per fare bene e meglio operare per il prossimo campionato.  

Salvatore Spallina


1 commento:

  1. Condivido in toto quanto da lei scritto. Oserei aggiungere che si è cercato di non arrivare quinti perché finendo sesti la casertana era stata valutata più abbordabile. Comunque un grazie ai ragazzi per questo magnifico campionato e forza Siracusa.

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