sabato 19 novembre 2016

SIRACUSA-AKRAGAS 4 A 2. CONTINUITÀ E SICUREZZA, ORA IL FUTURO È MENO INCERTO










Siracusa-Akragas 4 a 2. Continuità e sicurezza, ora il futuro è meno incerto
Due sberle in due minuti. Al quindicesimo minuto il Siracusa, al De Simone, domenica 13 novembre, è sotto di due goal.
Ma partiamo da Reggio Calabria, dalla domenica precedente. La vittoria e il giuoco espresso a Reggio contro la Reggina non erano state delle folate di aria leggera in un campo solitamente sferzato da forte vento e dalla fragilità di una squadra che sta perdendo troppe partite, anche in casa, ma evidenziavano una condizione trovata, finalmente, e confermata anche in questa gara interna. La presenza di tifosi più numerosa del solito è stato un segno evidente delle aspettative riposte in questa partita.
La maggior presenza di pubblico, si capisce bene, che è stata figlia della visione di quella gara, dei commenti positivi e propositivi anche di chi è andato a Reggio in macchina e durante la partita,  e nel post partita, sui social, aveva commentato la gara per gli amici impossibilitati ad andare. Questo è segno che il popolo aretuseo la squadra la segue ed ha a cuore la sorte del “Leone Azzurro”. Ci ha creduto e sperato nel corso della settimana che questo cambiamento fosse confermato al De Simone con l’Akragas, voleva vedere dal vivo, con i propri occhi, ed alla fine non è rimasto deluso. Ci hanno creduto ancor più le fasce dei tifosi attivi fra curva e gradinata continuando ad incitare la squadra dopo quella scoppola iniziale.
Poi lo scampato pericolo del 3 a 0. Il merito va attribuito all’80% dell’esperienza e della freschezza atletica di Davide Baiocco che ha impedito a  Chocis di trovare la giusta concentrazione per calciare dentro la palla. Il cambio di modulo da parte di Sottil  ha fatto il resto. Arretrato più stabilmente Dentice dentro la linea difensiva e coperta quella falla sulla nostra linea sinistra, gli avversari trovano meno spazi nei quali far partire i loro contropiedi e dopo sette minuti dal mancato/possibile 0 a 3 il Siracusa si porta sulla parità per merito di Turati che corregge in porta un angolo ben calciato da Longoni e di Catania che su una punizione calciata sempre da Longoni impatta involontariamente il pallone che inganna Pane, il portiere avversario.
Ma ancor prima della nuova disposizione tattica si capiva che la squadra non si era disunita, scomposta  e stava cercando, meglio che nelle gare precedenti, di riprendere in mano una partita che le stava sfuggendo. Palermo e Toscano supportavano molto bene Baiocco, lungo la linea di centrocampo, Longoni (entrato decisamente in condizione!!) fra le linee della difesa avversaria, teneva bene la posizione di raccordo con Talamo e Catania fornendo assist e buone giocate. Non vedevamo un Longoni  così concentrato  neanche nella passata esperienza azzurra (speriamo che non perda questa splendida condizione!!).
La partita è tutta qui, in questa compattezza ritrovata, in questa maggior sicurezza nelle giocate, nel saper bene cosa fare quando si sviluppa un’azione. Un esempio? Il goal del 3 a 2 di Valente. Quattro scambi, quasi mai visti nelle gare precedenti,  da Palermo a  Longoni, da Longoni a Catania, da Catania a Valente che solo davanti al portiere mette in rete.

Il “Tocco di classe” di questa partita lo assegniamo a Mister Sottil. Finalmente i giocatori cominciano ad essere bravi esecutori dei compiti assegnati in settimana durante la preparazione delle partite. La grinta che da sempre lo caratterizza, un po’ alla volta, i suoi giocatori la stanno introitando tutta. Avanti così. Dalla trasferta di Caserta, di questa domenica a venire, tutti attendono continuità per questa ritrovata forza, compattezza, verve realizzativa. 


Salvatore Spallina

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