giovedì 29 settembre 2016

IL SIRACUSA RICOMINCIA DA MELFI, QUALCHE NUOVA CERTEZZA



Il Siracusa ricomincia da Melfi, qualche nuova certezza 


Siracusa –Lecce  0-2. Metabolizzato l’imbambolamento difensivo che ha portato in vantaggio il Lecce al De Simone ed incanalata la gara verso la sconfitta  la preparazione della trasferta di Melfi ha fatto dichiarare a mister Sottil che il nostro campionato ricomincia da lì, da Melfi. L’incapacità di saper andare a rete per tutto l’arco della gara, delle gare precedenti,  non crea grande entusiasmo nella tifoseria. Tornare con un risultato positivo, sarebbe già una gran bella cosa. La partita con il Lecce, fino al primo goal, ha dimostrato che il Siracusa ha preso consapevolezza di una cosa: se sta più attento in difesa il campionato si potrà incanalare su un binario che non lo porterà verso qualche certezza in più nel poter conservare la categoria. Almeno tanti fra quelli che non sono catastrofisti abbiamo visto nella partita con il Lecce uno schieramento ed un atteggiamento che fanno ben sperare per il prosieguo del campionato. Nel senso che pur arrancando in attacco e senza prendere troppi goal si potrà aprire uno spiraglio per la salvezza. 
Ormai è sotto gli occhi di tutti che nutrire troppe speranze nella conquista della salvezza confidando nelle segnature e pertanto nel gruppo degli attaccanti in rosa sarà un problema serio. Prima della gara, ragionando con il mio amico e collega giornalista Paolo Scatà concordavamo sul fatto che i nostri tre leoni (con la minuscola) non riescono nemmeno lontanamente ad approcciarsi alle capacità tecniche, tattiche, di movimento e visione di gioco di Giovanni Ricciardo.  A distanza di due giorni il campo ha finito per confermare i nostri ragionamenti. Non si propongono con movimenti che gli esperti difensori di questa categoria non leggano in anticipo, non hanno dimostrato (non avendone neanche i trascorsi) di “sentire la porta”, non riescono a dialogare se non su basi di livelli scontati con l’unico giocatore di livello superiore che abbiamo in squadra nel nostro attacco: Emanuele Catania. Non ce ne vogliano De Respinis, Scardina, Talamo, ma il Siracusa per potersi salvare avrà bisogno di ben altre teste e piedi. Gradiremmo che a partire da Melfi ci smentissero e contribuissero con un bel filotto di vittorie a tirarci fuori dai bassifondi nei quali ci troviamo dall'inizio del torneo. Antonello Laneri che la sa lunga su tante cose, forse, ha perso anche lui questa scommessa su questi tre giovani attaccanti senza tanta grinta ed esperienza di livello. Vogliamo sperare possa risolvere questo spinoso problema. L’anno passato quando ancora non era entrato in forma, Ricciardo, dimostrava, però sul campo che possedeva le giocate, le intuizioni di gioco, qualche numero, cose che poi mise in mostra nel momento più delicato del campionato zittendo i suoi critici e contribuendo alla vittoria del campionato.

Il "Tocco di classe" di questa partita con il Lecce lo assegniamo a Claudio Sciannamè che ha mostrato delle qualità che nel prosieugo del campionato potranno essere utile alla squadra.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Salvatore Spallina

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