martedì 19 aprile 2016

SCOMMESSA PERSA. LEGA PRO PIÙ VICINA




   Siracusa-Leonfortese 2 a 0. Marsala-Cavese 1 a 0. Frattese-Sarnese 4 a 1. Tifosi, sportivi, calciatori, excalciatori, tecnici a vario titolo, giornalisti, opinionisti vari, direttori sportivi e direttori tecnici la scommessa l’hanno/abbiamo persa tutti. Il Siracusa va a Cava dei Tirreni (domenica prossima), nella Fossa, con 6, punti sei di vantaggio sulla Cavese.

   Quelli più ottimisti speravano in 3 o 4 punti, quelli pessimisti alla pari e con la Frattese quasi fuori dai giochi. Il campo ha smentito tutti e i giochi per andare in Lega Pro hanno imbroccato un altro percorso. Non vogliamo per nulla essere nei panni di tutto il mondo calcistico che ruota intorno alla Cavese, possiamo solo immaginare il loro stato d’animo dal momento che situazioni simili le abbiamo vissute sulla pelle nei tanti campionati di D sfumati a ridosso del dato finale o nei play off. 

   La Frattese non è mai uscita fuori dal gioco promozione, almeno per noi, fin da quando l’abbiamo vista giocare al De Simone. Questo pensiero l’avevamo espresso subito dopo la partita interna con la Frattese del 24 gennaio e dopo la partita Siracusa-Scordia nel nostro commento dell’11 febbraio. Ora orecchie e occhi saranno sintonizzati verso il recupero di Aversa Normanna-Frattese di domani, mercoledì 20 aprile, alle ore 17,00. Per queste ultime tre partite l’attenzione e la tensione saranno altissime. Intanto il terzo successo di fila senza aver incassato reti danno a tutti maggiori certezze per le restanti gare, a queste certezze si aggiunga il rientro di Davide Baiocco per la riduzione della squalifica. 
   La partita di domenica contro la Leonfortese, se ce n’era bisogno, ha confermato la bontà della rosa del Siracusa che ha giocato con un centrocampo inedito in una partita ufficiale. I giovani Marghi, in difesa, e Trofo, in coppia con Spinelli, hanno fatto bene. Il primo ha messo lo zampino nel raddoppio del Siracusa (recuperato un pallone in anticipo sull’avversario lo ha servito a Longoni, che fatto fuori un avversario in area ha dato la palla del 2 a 0 a Dezai. Trofo ha giocato quasi tutta la gara con un tampone al naso per un duro colpo e, nonostante il fastidio, ha tenuto il campo bene per tutta la gara. Spinelli ha confermato quello che è stato sempre, una certezza per la squadra a cui dà le proprie prestazioni. Nel momento clou del campionato, pur non avendo giocato quasi mai, si è fatto trovare più che pronto per dare un contributo fondamentale al discorso promozione. Due parole sulla gara sotto il profilo tecnico. 
   Mister Mirto è venuto al De Simone per fare la partita, come ha sempre fatto durante il campionato e questo è un merito che  va riconosciuto a lui ed ai suoi ragazzi. Che poi nella trequarti avversaria il volume di gioco non si concretizza in goal è un dato che la statistica consegna da molte domeniche alla classifica dei goal fatti, il peggior attacco solo dopo quello del Lamezia. Dopo il bel goal dell’1 a 0 realizzato in sforbiciata da Catania al 16° del primo tempo su un tocco di testa smarcante di Ricciardo, due azioni pericolose di Lo Coco ed un crosso di Sibilli non impattato né da Ricciardo né da Dezai nel nostro taccuino non ci sono azioni di rilievo. La gara nel secondo tempo si incanala su un versante poco simpatico per il Siracusa; i ragazzi di Mirto cominciano a stare in maniera più assidua nella metà campo aretusea, il Siracusa non produce più azioni pericolose, qualche sbavatura difensiva cominciava a mettere in apprensione il pubblico e lo stesso Sottil. A questo punto l’inerzia della partita viene rotta dal cambio Ricciardo-Longoni. L’argentino diventa punto d’attrazione delle azione offensive del Siracusa e l’equilibrio della partita si sposta a favore degli azzurri. Al 34° arriva il 2 a 0 che toglie qualunque velleità offensiva alla Leonfortese ed avvia la partita verso chiusura già descritta.

Emanuele Catania con 19 reti è il capocannoniere del Siracusa e del Girone I - Serie D

   Il “Tocco di classe” di questa settimana lo assegniamo ad Emanuele Catania. È tornato a segnare e ad essere pericoloso con continuità. È solo in testa alla classifica cannonieri, ma il suo scopo ed interesse principale per questo anno calcistico è la promozione in Lega Pro del Siracusa. L’atteggiamento tenuto fino ad ora e queste dichiarazioni confermano che siamo di fronte ad un vero professionista.


Salvatore Spallina

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