sabato 9 gennaio 2016

IL SIRACUSA (CON)CEDE LA TESTA DELLA CLASSIFICA



Il Siracusa (con)cede la testa della classifica

Bello questo campionato di Serie D Girone I/Moto GP (continuiamo con la metafora di mister Longo della Cavese). Altra curva altro sorpasso delle battistrada Cavese e Frattese. E il riposo forzato del Siracusa fa sfregare le mani ancor più a dirigenti e tifosi campani. Meno bello per i dirigenti e i tifosi siracusani che si son visti sfrattare dalla testa della classifica per lo sbandamento in curva della moto/squadra dopo una campagna acquisti a suon di belle presentazioni. Un vecchissimo tifoso della Anna, ieri sera tardi, incrociandomi si consolava col dire che ancora non tutto è perduto anche se regalare due punti adesso a quelle due prime, specialmente alla Cavese, possono pesare fino allo scontro diretto del 24 aprile.

In un certo senso incontrare la Frattese a breve, il 24 gennaio, allevia l’attesa dei tifosi per poter regolare i conti e riprendersi dallo sconforto di questi giorni. Non resta che aspettare inermi questo turno (per fortuna ravvicinato ma che sembrerà lunghissimo) e gufare i vincitori di questa tornata che sui “gradini” più alti della classifica sorridono e alzano il premio che questa Befana ha fatto trovare loro dentro la calza. Perché si sa che è stato un regalo.

Passiamo alla partita. Non ce ne voglia il giovane portiere Viola, noi che in mezzo ai giovani ci siamo stati una intera vita, ma questa lezione del campo, di questa Befana 2016, se la ricorderà per sempre senza che ci stia più nessuno a ricordagliela. Quando Giardina si prepara a calciare la punizione lui, Viola, prepara la barriera ed aspetta il tiro. Noi facciamo una scommessa con noi stessi: fra i pali questo ragazzo è forte e, come nelle precedenti punizioni, farà valere le sue qualità. Il tiro è velenoso e la scommessa è persa!!!. Lo standard delle qualità di Viola si abbassa. Il primo tempo si chiude sull’1 a 1. Nella ripresa mister Sottil, come sempre, cerca di modificare lo schema d’attacco. Esce Gallon (autore dell’1 a 0) entra Ricciardo (buono il tocco vincente per il goal del 2 a 1 di Dezai, il resto che ci ha fatto vedere è troppo poco per esprimere un giudizio di valore). Dopo nove minuti esce Longoni per Arena (buone e ficcanti le sue folate offensive), appena tre minuti dopo (27°), fuori Dentice (buono il suo esordio) dentro Dezai. Qualche minuto prima di uscire Longoni ha avuto sul destro la palla del vantaggio, invece di mirare bene, e lui lo sa fare, ha calciato forte, a porta vuota, sopra la traversa. Il Siracusa aumenta la pressione e il Marsala, ora un po’ stanco, si difende mettendo in atto l’antica pratica ostruzionistica del perdere tempo nelle rimesse e nei rinvii del portiere, allungare la permanenza a terra, qualunque giocatore venisse “toccato”. Questo atteggiamento si accentua ancor più dal momento che il direttore di gara, tale Riccardo Turchet di Pordenone, non richiama né punisce i calciatori del Marsala. Bisogna annotare a grande demerito di questo signore il fatto di aver negato, nel primo tempo, al Siracusa, un rigore grande quanto due case dal momento che un giocatore del Marsala, da terra, allunga la mano, in area di rigore, e devia in altra direzione il movimento del pallone. Al 40° il Siracusa passa meritatamente in vantaggio, Dezai concretizza quella superiorità territoriale e tecnica che stava esprimendo. È gioia effimera. A Palazzo bastano tre minuti, in una azione di rimessa, scorge fuori dai pali Viola ed il pari è servito. Crediamo, senza ulteriori indugi che sia giunta l’ora del giovane (al pari di Viola) D’Alessandro, il titolare, fin’ora, se ne farà una ragione ed imparerà a crescere e ad essere utile per il proseguo del campionato e della sua carriera. Naturalmente l’ultima parola spetterà a Sottil che vede, sente, ascolta, tiene il polso della squadra.

Abbiamo sentito il direttore Antonello Laneri nel merito del completamento della rosa juniores e ci ha confermato che la trattativa con il giovane, classe ’96, Porcaro, in forza al Benevento è tutt’ora aperta. Questa soluzione darebbe senso compiuto alla frase di mister Sottil di una settimana fa: “ho una rosa così completa di juniores che mi consente di fare i cambi più opportuni in ogni parte del campo”

Il tocco di classe per questa partita lo assegniamo ad Angel Tresor Dezai che nel momento topico della partita ha sfoderato un colpo di lucidità e freddezza piazzando la sponda in area di Ricciardo con quella giustezza necessaria che non ha dato scampo a Pizzolato per il, momentaneo, 2 a 1 del Siracusa.

 

 Salvatore Spallina

Salvatore Spallina

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