Per il momento il Siracusa in classifica ha
5 punti in meno, fino ad ora. 44 anziché 49. Quattordicesimi anziché quinti. C’è
poco da aggiungere.
Il deferimento del
presidente Gaetano Cutrufo, della Società del Siracusa Calcio, del direttore
generale Iodice per i contratti irregolari di Salvatore Sandomenico, Manuel Daffara
e Nicola Mancino potranno far maturare altri punti di penalizzazione. Intanto sono
stati comminati dal Tribunale Federale Nazionale sei
mesi di inibizione al presidente Gaetano Cutrufo ed al direttore generale
Iodice e sei turni di squalifica ai giocatori suddetti.
La squadra e mister Paolo Bianco, anche se
con alti e bassi, hanno conquistato sul campo una posizione di classifica
invidiabile rispetto ad altre piazze calcistiche pari o superiori per storia ed
importanza calcistica.
Il popolo azzurro guarda con attenzione l’evolversi
di questi fatti, ma i commenti negativi sulla conduzione, sulla poca chiarezza,
sulle intenzioni camuffate da altri fini ci stanno tutti. I comunicati ufficiali
della società sono stati nel tempo a dir poco ambigui. Hanno celato fatti e
misfatti gravi, come gli atti compiuti dagli organismi federali attestano. Non
ci volevano i maghi, con le loro palle di cristallo, a far capire al pubblico
più accorto che le prestazioni della squadra e di alcuni giocatori, in alcuni
momenti della stagione erano decisamente sottotono e scialbe. I mancati
versamenti stipendiali nei tempi dovuti (più di una volta) si trasferivano
nelle prestazioni della squadra. Come si sa questo è l’unico modo che i
giocatori hanno per dimostrare il disagio loro e, di riflesso, delle loro famiglie.
Queste due ultime gare possono mettere in
sicurezza la squadra solo con dei risultati positivi, lasciando al caso tutte
le combinazioni relative alle altre squadre coinvolte nei play out. Tutto
considerato, che il Siracusa non faccia i play off riteniamo sia solo un bene.
Non è che ci si può consolare per il fatto
che le penalizzazioni fioccano dentro questo girone!!!! Sono fatti che mostrano
i limiti gravi nella gestione di tutti i processi che all'interno di una
società di calcio professionistico devono essere gestiti al meglio. L’arrivo in
casa azzurra, nella stagione 2016/17, di
un siracusano doc come Massimo Bandiera, nel ruolo di Direttore Generale, ci
aveva illuso sul fatto di poter intraprendere un cammino diverso. Dopo i primi
mesi Massimo capì che era il caso di cambiare aria. Nel marzo 2017 lascia l’incarico
e torna a collaborare con la Reggina. I fatti di oggi ci fanno capire ancor più
la sua scelta.
Ma andiamo alla gara di domenica. Gara a due
facce. Nella prima parte, un palo del Siracusa e delle parate, da parte di
Tomei, lasciano il risultato sullo 0 a 0. Nel secondo tempo le parti si
invertono. Il Siracusa fa la gara a partire dal 12° creando più di una
occasione per andare sul 2 a 1, con Grillo la più clamorosa, non riesce a
metterla dentro a porta vuota. L’1 a 1 è stato un flash. Al 10° Liotti calcia
magistralmente una punizione da fuori area ed insacca sotto l’incrocio. Il
tempo trascorso dallo speaker(un minuto circa) nella chiamata del suo nome,
prolungatasi oltre misura, è coincisa con la colpevole disattenzione di
lasciare solo in area D’Ursi che calcia tranquillamente in rete la palla del
pari.
Avremmo voluto ascoltare la conferenza del
presidente Cutrufo alla presenza di giornalisti e tifosi annunciata per
martedì. È stata rinviata a giovedì pomeriggio, apprenderemo dai comunicati stampa i contenuti di questo
incontro. Ci auguriamo che, almeno, tenga fede alle tre cose importanti cui
sportivi e tifosi si aggrappano di più: non dichiarare fallimento, mantenere questa
categoria, iscrivere “regolarmente” la squadra al prossimo campionato. E non è
cosa da poco!!!!!.
Il “Tocco di classe” di
questa partita lo vogliamo assegnare alla memoria di Pippo Imbesi, indimenticato
presidente del Siracusa. Siamo stati testimoni di tutti i momenti belli che ha
saputo donare, sacrificando se stesso e i suoi interessi, alla squadra e con
essa alla città di Siracusa. Lo sapevamo e lo sapevano tutti che era stato
sempre il cuore a guidare i suoi pensieri e le sue azioni fino a quando ha
avuto la forza di essere presente allo stadio o in tv a difendere il Leone da
tutto e da tutti. Grazie Pippo, grazie ancora.
Salvatore Spallina
Di seguito i comunicati
ufficiali della Lega Pro e della FGCI
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