Un Siracusa diverso, in questa terza di campionato di Serie
C, una Paganese di livello inferiore rispetto alla Juve Stabia, giusto per
restare in un confronto dentro il campionato. Il primo goal all’undicesimo, su
una prodezza in area di Emanuele Catania, come spesso succede nel calcio, ha
agevolato la partita del Siracusa. La squadra ha potuto giuocare la gara, come
l’aveva preparata Giuseppe Pagana e il modulo tattico di tutto il primo tempo
ha giovato alla squadra, anche se, prodezza di Catania a parte, le azioni di un
certo pericolo in area sono state costruite da entrambi le squadre.
Il secondo tempo
vede, invece, un Siracusa predisporsi con un 4-3-3- fino al 12°, cioè fino a quando è
rimasto in campo Rizzo, che, dopo le mirabilie tecniche contro la Reggina, non
ha più tirato fuori dal suo cappello magie spettacolari. Pur giuocando una
buona partita, ma senza incidere più di tanto sulla gara, Pagana lo sostituisce
e passa al suo modulo preferito, il 5-3-2, che in fase di non possesso diventa
3-5-2, con Catania spostato in maniera fissa in attacco insieme a Vasquez. Il nostro
taccuino comincia a registrare una presenza in area paganese in maniera
crescente, due in particolare prima dello splendido goal di Vasquez. Turati di
testa al 17° sfiora il goal, al 25° Catania servito da Palermo non riesce a
metterla dentro per una buona e pronta uscita
di Galli.
Il goal, Federico Vasquez, lo aveva cercato e voluto per tutta la
gara. Un palo pieno glielo aveva negato nel primo tempo. Però al 28° tira fuori
una perla dai trenta metri. Una prodezza balistica. Il portiere della Paganese
si aspetta un tiro, si predispone a riceverlo (ha visto partire la palla!!!), ma
il calcio inferto al pallone, lungo il percorso, fa cambiare la traiettoria e lo
stesso si insacca sotto l’angolo della traversa nel palo opposto. Il De Simone,
pur con una relativa presenza di pubblico, falcidiato dal giorno lavorativo e dall'orario, è esploso in un urlo potente e lungo. In tanti aspettavamo che
Vasquez andasse in goal, andarci in quel modo, probabilmente aumenterà anche la
sua autostima. Passano cinque minuti, Vasquez tiene palla e la serve molto bene
a Catania in area. Messo giù da Galli, l’arbitro assegna un rigore che ci sta
tutto. Vasquez prende il pallone, Catania è ancora dolorante sul posto dello
scontro con il portiere, si avvia a posizionarlo sul dischetto per trafiggere ancora una volta
Galli, spiazzandolo. La Paganese, dicevamo prima, non è la Juve Stabia e le
geometrie, volute da Pagana, nella proposizione del suo giuoco, hanno funzionato
meglio. Lo stesso portiere Giuseppe Messina,
chiamato ancora a sostituire Gomis, è
sembrato molto più sicuro ed ha salvato il goal del pari paganese col piatto
destro su un tiro di Della Morte (omen non nomen!!). Tuninetti è cresciuto molto
nel corso della gara. Aspettiamo l’incontrista, che dovrebbe essere Ott Vale,
per vedere un centrocampo più robusto che sappia coprire una difesa che
stavolta ha tremato poco, ma che si è fatta sorprendere, non controllando a
dovere gli avversari in area di rigore, sia nel primo tempo che in occasione del 3 a 1 per la Paganese.
Federico Vasquez, gioia ed esultanza dopo il primo goal in Azzurro ed in Serie C
Il “Tocco di classe”
di questa partita lo assegniamo a Federico Vasquez per la sua prima doppietta in maglia azzurra, in Serie C e per la prestazione in sé. Andare, sabato sera, a Trapani, far
goal e vincere, considerate le tre vittorie, i nove punti e zero goal subiti
dal Trapani, sarà impresa molto ardua. Siamo certi che Federico ci metterà del
suo non solo per segnare, ma per portare a casa un risultato positivo.
Salvatore Spallina
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