Il Siracusa si qualifica per la fase
successiva nella Coppa Italia di Serie C. Ma il rischio di uscire fuori è stato
sfiorato nel finale di gara. La Reggina termina la partita in attacco ed il
fischio dell’arbitro, dopo il 3 a 3, al 90°, ed i quattro minuti di recupero fa
tirare un sospiro di sollievo all'allenatore Giuseppe Pagana ed a tutta la
nuova società. L’esordio al De Simone del Nuovo Siracusa sarà registrato come
una non sconfitta, ma quel che più conta è che negli occhi dei tifosi
resteranno impresse le due perle calcistiche di Rizzo e la forza, la potenza e,
non ultima, la tecnica di Federico Vasquez.
Queste due ultime notazioni, sia nelle immagini sulla gara in rete che nel
passaparola dei pochi tifosi presenti allo stadio, serviranno, non poco, ad
attirare, nella prossima gara in casa, tanti tifosi amanti delle belle giocate
e, auspichiamo, a far registrare tanti abbonamenti in più. La società ha
riaperto, da qualche giorno, le sottoscrizioni.
Diciamoci la verità. Lo scetticismo su
questo esordio era tanto, e come succede nel calcio professionistico, il campo
racconta sempre tante cose che possono smentire o confermare le azioni della
società fuori dal campo. La società ha dalla sua il poco tempo avuto per poter
sistemare tutto quel che c’era da mettere in ordine e le cose non potevano
andare nel giusto verso troppo in fretta, come è naturale. Di tutta la vecchia struttura societaria(
l’Organigramma) sono in pochi quelli lasciati al loro posto. Staff e
giocatori, si sono comportati da professionisti, niente polemiche, niente
strascichi sui social, toni bassi e rispetto per le scelte della Nuova Società da parte di chi ha
lasciato. A conferma di quel che diciamo? un breve scambio di battute con
Antonio Midolo durante l’intervallo della partita. C’era tanta attesa, anche
riflessa. I tanti che non sono stati allo stadio avrebbero divorato, come sta
succedendo, le news ed i filmati online, ed i racconti di chi allo stadio c’è stato,
perché, perché? perché la Juve non si può perdere!!! ( e come no!!!??!!).
Ma partiamo, saremo brevi, da inizio gara.
Nelle facce e nei commenti, almeno in gradinata, ma anche in altri settori
dello stadio, con quel primo tempo, sia sotto il profilo tattico che dell’approccio
alla gara, la partita stava confermando tutto lo scetticismo che stava accompagnando
questo esordio. Sarà stata la troppa tensione davanti al nuovo pubblico, ma, fatto
sta che la Regina sembrava più squadra, più compatta e più ben disposta
tatticamente del Siracusa che commetteva tanti errori di impostazione nella
manovra, i reparti restavano troppo distanti fra di loro, con l'aggiunta di quelli commessi dai
singoli calciatori, a cominciare dalle prime incertezze di Gomis, il portierone
ex Nocerina, allargate, poi, a tutto il reparto difensivo. Poi quando al 19° Tulissi
realizza una bella rete, lasciandosi dietro, con una finta di corpo Giacomo Fricano, i malumori aumentano, associati a tante
considerazioni non positive. Al goal reggino non c’è stata reazione. E così via
per tutto il primo tempo.
Nel secondo tempo la squadra
cambia volto tattico, Catania, come a Vibo, alto sopra la difesa a quattro,
Tuninetti e Palermo esterni di centrocampo, Rizzo dietro Diop e Vasquez, ma
interscambiandosi spesso le posizioni in campo. Ma a cambiare la gara, oltre
l’aspetto tattico, c’è la presenza di Nicolas Rizzo. I movimenti, gli appoggi
del pallone, i tocchi dicono a tutti i presenti che la gara è cambiata. Rizzo
mette i piedi e la testa, in tuttietre i goal, ma anche in ogni pallone che
tocca, a partire da quello offerto a Diop per l’1 a 1. La rete di Diop è un’azione
corale con quattro tocchi, Turati, Tuninelli, Rizzo e Diop, appunto. È un’altra
partita!. La Reggina accusa il colpo e non sa trovar rimedio al Siracusa del
secondo tempo. Dopo 16 minuti sale in cattedra ancora Rizzo e i tifosi, com'è naturale, passano dallo sconforto al sogno. Il goal da centrocampo con il
portiere reggino fuori dai pali è spettacolare. Dopo undici minuti, all’81°, si procura, anche, un calcio di punizione. Lo calcia magistralmente sopra la barriera e
manda in visibilio i tifosi in campo. Ora le frasi sono mutate: "da salvezza
stentata e sperata, a play off e Serie B", i più spinti. Però Roberto Cevoli, il
mister reggino, dopo quel bel primo tempo non ci sta a perdere così. Risistema
la squadra e la invita di nuovo a giocare palla. Mister Pagana pensando di
avere la partita in pugno pensa a rinsaldare con forze fresche il centrocampo.
Tre minuti dopo l’uscita di Emanuele Catania per una sbavatura difensiva sulla
fascia di Del Col, Tutari cicca il pallore e Maritato beffa Gomis, che nulla può su 3 a 2. La reggina ci crede ed
insiste. È l’89°, Pagana toglie Diop, anche
la Reggina fa un cambio all’inverso. Un minuto dopo, altro errore in difesa ed Ungaro,
colpevolmente lasciato solo fa 3 a 3, sulla respinta corta di Gomis.
Catania festeggia Rizzo, Vasquez guarda soddisfatto e sorridente, aspetta l'abbraccio
Prima di assegnare il nostro “Tocco di classe”, due brevi notazioni. Una
su Federico Vasquez. Nel primo tempo il Siracusa ha giocato tanti palloni su/con Vasquez. Lui non si è tirato indietro,
ha difeso la palla, anticipato l’avversario, ha fatto ammonire due reggini perché
di falli, tutti al limite dell’ammonizione, ne ha subiti 9. Nel secondo tempo,
sul 3 a 1, dopo aver corso per tutta la gara, sfiora il quarto goal con una
giocata da vero centravanti, dribbla tre avversari e calcia di mancino
sfiorando il palo esterno dove Confente non sarebbe arrivato. Una gran bella
azione.
La seconda nota la vogliamo dedicare ad Antonello
Laneri. È l’unico pezzo da novanta rimasto nella nuova società, anche se sulla
carta i suoi compiti sono diversi da quelli che ha sempre svolto da quando è a
Siracusa, è Direttore Generale. Anche la società ha balbettato un poco sul suo ruolo; prima, è stanco
di stare sul campo (lo ha chiesto lui!!!???), poi dopo la nomina del nuovo direttore
tecnico, “abbiamo Antonello Laneri che ci aiuta a fare mercato”, oggi non
compare e non fa dichiarazioni. La società è libera di fare le sue scelte. Però
sarebbe un vero peccato mortale privarsi della professionalità, della
competenza, della discrezione, dei suoi occhi e della sua mente, per l’abilità dimostrata
in questi ultimi anni, per cercare di migliorare questa squadra. Antonello è un grande valore
aggiunto che è meglio tenersi stretto in questa categoria. Sa scegliere, guardando i conti interni, le pedine giuste che possono servire a completare qualche reparto, a partire da quello difensivo.
Nicolas Cesar Rizzo
Il “Tocco di classe” di questa partita non
possiamo che assegnarlo Nicolas Cesar Rizzo per aver messo più dello zampino nei tre
goal del Siracusa e per aver ridato fiato al De Simone che, sebbene avesse
poche presenze sabato sera, al goal del 3 a 1 su punizione è scoppiato in un boato degno di uno stadio strapieno per poter ammirare queste giocate
speciali.
Salvatore
Spallina
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