Siracusa-Virtus Francavilla 0 a 1 - Da qui a domenica,
altre domande, altri pensieri
Viste le due ultime prestazioni la squadra
mentalmente, dopo la partita con la Paganese, come succede a tante altre squadre,
grandi e piccole, si è sentita appagata, inconsciamente, della posizione che la
classifica le garantiva. Diciamo la squadra e non l’allenatore. Stante le
dichiarazioni rilasciate da mister Sottil alla stampa, lui, mentalmente ,non ha
mai mollato, i giocatori si. Naturalmente mai con le parole. Le parole dei
calciatori nelle dichiarazioni e nelle interviste erano quelle opportune. E
poi, diciamo anche questo, Sottil, pur volendo dare anche un breve momento di
pausa ad alcuni giocatori si è troppo fidato della intercambialità/ interscambialità nei ruoli, almeno in difesa, ma questa volta non ha funzionato.
Tutti i giocatori pur allenandosi e prestando
attenzione alle direttive tecniche non si applicavano mentalmente nelle giocate
da effettuare.
La prova l’abbiamo avuta/constatata tutti in video nella partita con il Catania, visto che
nessuno di noi è potuto andarla a vedere. Dopo quel
sonoro 3 a 0, negli ultimi 20/25 minuti, il Siracusa ha cominciato a giocare
come sa ed ha messo in mostra tutti i limiti, di questa stagione, della squadra
etnea. Poi dopo il 3 a 1 di Filippo Scardina, i giocatori in campo e i cronisti
catanesi dai microfoni hanno cominciato a balbettare, specialmente dopo che Di
Grazia ha fallito il 4 a 1. Se Azzi o Longoni, a pochi minuti dal termine,
insaccano il 3 a 2, i minuti finali avrebbero potuto ripagare quelle migliaia
di tifosi azzurri per la brutta prestazione fino al 3 a 0.
Nella settimana di preparazione in vista della
partita con il Francavilla l’atteggiamento mentale non è cambiato, a nostro
parere. I due risultati a disposizione hanno fatto il resto. Il rientro di
Sciannamè, dopo tante settimane, ed il fatto che Diakitè è insicuro e
bisticciato con i suoi piedi, non riescono ad eseguire i comandi e gli impulsi
che il suo cervello ordina ad essi, hanno contribuito non poco. Niente dialogo sulle
fasce esterne fra difesa ed attacco. Il Francavilla, dopo l’1 a 0, si è
schierato a 5 dietro con il suo uomo migliore con i piedi, collocato da mister
Calabro, davanti alla difesa, il resto viene da sé.
L’ingresso di Catania e Valente cambia l’inerzia
della gara ma ancora la squadra non riesce a giocare bene, però ha voglia di
impattarla questa partita. Il mister, come è nel suo carattere, è andato oltre!!
Non accettando, dentro di sé, quello che stava succedendo in campo ha trasformato
la rabbia in ira. Questa non gli ha fatto controllare i due sfoghi (in effetti
aveva ragione lui nell'interpretare i due falli fischiati), l’arbitro non gli ha perdonato il secondo
sfogo, specialmente nella prolungata protesta successiva alla decisione di
mandarlo fuori dal campo (immaginiamo tutto quanto trascritto nel referto) e
che ha determinato le due giornate di squalifica inflitte dal giudice
sportivo).
Per un Longoni distratto/deconcentrato, come quasi
sempre, quando è entrato come titolare (in
tutti i 58 minuti ha azzeccato solo due passaggi sbagliando tutto il resto,
passaggi, suggerimenti, idee) abbiamo visto un Giordano recuperato e questo fa
ben sperare. Non è da Emanuele Catania non concentrasi sui rigori, però dovrà
stare attento per il prossimo a riconcentrasi da zero e trovare le energie mentali
necessarie prima di calciare, se per caso qualcuno degli avversari gli sposta
il pallone dalla sua prima collocazione. Si è infatti ripetuta la stessa scena di
Lecce, anche se lì è stato ancora più grave tutto quello che era successo
qualche minuto prima.
Comunque un capitolo si è chiuso e si è
chiuso bene. Si apre una bella parentesi (inimmaginabile dal tifoso più estremo
al mago con la palla di vetro, dopo le prime sei giornate ed i punti in
classifica). Il Siracusa che abbiamo imparato a conoscere bene potrà, se ne
sarà capace con la testa e con i piedi, ben figurare e dire la sua. Noi
condividiamo in pieno la battuta di Marco Turati: “Io
non ho paura di nessuno, se non di noi”.
Diciamoci la verità: se si è consumata la
riunione a tre, famiglia Cutrufo, Antonello Laneri, Andrea Sottil, si è parlato
chiaro sui punti cruciali che in queste riunioni si mettono sul tavolo: premi
individuali, collettivi, posizionamento nella graduatoria finale play off ed
altri dettagli che non sta a noi prendere in considerazione; allora siamo
convinti che questo Siracusa targato Cutrufo-Laneri-Sottil potrà recitare una
parte veramente importante.
Il “Tocco di classe” di questa partita lo
assegniamo a Carmine Giordano. Lo
abbiamo visto, quasi al cento per cento,
recuperato, con la voglia di colpire da fuori area e con quella capacità di tentare
quelle giocate, due ben riuscite, che possono cambiare il volto ad una gara.
Domenica sera, 14 maggio, alle 20,30 contro
la Casertana in questo primo turno dei play off ci aspettiamo che il popolo
azzurro affolli il De Simone e non baratti questa partita con i soldi spesi per
Premium o Sky per farsi tentare dalla “signora”. Non faccia, poi, l’errore, ancora più grave,
di comprarsi la partita su Sportube e vedersi, contemporaneamente, le due
partite. Il popolo azzurro è stato capace di imprese, su questo versante,
importanti.
Salvatore Spallina
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