Siracusa-Casertana 0 a 2 – Energia
mentale consumata, solo quella nervosa non è bastata
Il Siracusa
fuori dai play off al primo turno. La trasferta ad Alessandria se la faranno i
tanti casertani sparsi nel Nord Italia, oltre quelli della città. Ci sarebbero tante cosa da prendere in esame,
ma non ci sembra proprio il momento di esaminare in profondità questa gara.
Diciamo
subito, a scanso di equivoci che il nostro parere su quadra e società lo
abbiamo già espresso in tante altre note di commento quest’anno e qui non
ripeteremo gli elogi e le notazioni positive già espresse.
Solo qualche
spunto, dicevamo. Intanto Sottil deve sfatare la stretta associazione: sua
squalifica-sconfitta della squadra assicurata - (qualcuno che ha tenuto il
conto meglio di noi lo aveva anticipato ad inizio gara, della serie : quelli
che credono che le cose sono già scritte!!! Oh yeaaa), dunque nel suo futuro
prossimo d’allenatore valuti meglio quando può o deve farsi cacciare fuori
dagli arbitri, almeno di non cominciare a sovvertire questo certo pronostico.
Poi la
pretattica di non dare certezze agli avversari, con allenamenti a porte chiuse e
quant'altro servisse a rendere oscura la formazione, è continuata anche durante
il riscaldamento pre-gara. Non si capiva quale sarebbe stata la formazione
iniziale, dal momento che a riscaldarsi c’erano tutti i convocati. Si è confuso
anche lo speaker che quando ha letto la formazione aveva dato Diakitè in
panchina e Brumat in campo. Dalla formazione schierata ad inizio gara si è
capito che a fare la partita sulla fascia di Diakitè non sarebbe stato il
Siracusa. Poi per tutto il primo tempo De Silvestro ha sofferto della sindrome
dell’accentramento, infatti quando hanno attaccato da quella fascia lui era
lontano, non ha interdetto, intercettato, contrato l’avversario di fascia e
dallo sviluppo di questa azione è nato il loro goal. Poi subita la rete la
squadra non ha osato neanche nella fascia di Malerba, dunque niente
sovrapposizioni di Valente con l’esterno basso e meno dialogo in mezzo al campo,
nel secondo tempo con Dentice è stato diverso.
Colpisce di
sera!! Giorno (lo stesso che aveva sorpreso Santurro fuori dai pali nella
precedente partita), al nono, nel sonno e il Siracusa persa la luce, pur con
tanta che ce n’era in campo, non la
ritrova più e non è riuscito, negli 81 (1+3 dei recuperi) minuti restanti, a
far felici i 4.500 presenti.
La squadra
aveva dato tutto quello che aveva fino alla conquista matematica dei play off,
poi ha perso la condizione mentale e non ha saputo giocare ai livelli con i
quali aveva piegato fior di squadre, comprese Cosenza e la stessa Casertana che
ora faranno qualche passaggio in più in questo cammino. La squadra ha reagito
con le residue energie nervose, ma dopo l’incrocio dei pali di Spinelli,
sfumata la parità, è rimasta solo la tensione. La reazione c’è stata ma è
mancata della necessaria lucidità per trasformare le opportunità in goal. Era
come se il pallone scottasse fra i piedi e non si vedeva l’ora buttarla al
centro sperando che Scardina….. Il pari è passato, invece, sui piedi di Catania
e…. non è tornato più, neanche quando Marco Turati con un bel sinistro in area
si vede respingere a fil di palo il suo tiro dal portiere Ginestra ed il successivo
di Scardina viene rimpallato da un difensore. Poi solo una serie di cross da parte di
Valente, che nel corso dell’anno hanno avuto miglior fortuna, e delle punizioni
che son piovute in area senza creare quella pericolosità da azioni da goal vere
e proprie.
Il popolo
azzurro comunque era pago per il rendimento della squadra per questa stagione, ma
avrebbe voluto veder ripetere dalla squadra una prestazione come quelle che,
nel momento migliore del campionato, aveva saputo offrire ai suoi tifosi. Pur
consapevole del difficile percorso di questi play off ha sperato che i valori
che la squadra aveva mostrato se li giocasse alla pari con l’Alessandria,
almeno nella partita in casa, al De Simone.
Il “Tocco di
classe” di questa partita lo assegniamo al Popolo Azzurro che a fine gara ha
voluto, con un flebile e sportivo applauso, tributare il merito della vittoria
alla Casertana. Invece con i cori e gli applausi scroscianti ha voluto
ringraziare gli azzurri per le gioie, i sorrisi, le soddisfazioni che nel corso
del campionato avevano regalato a tutti i tifosi.
Ora si apre
un nuovo capitolo. Non abbiamo notizie certe ma intuiamo che la struttura
tecnica non sarà più la stessa, cioè Sottil e Laneri non resteranno e molti
giocatori dell’attuale rosa li leggeremo in altre formazioni di Lega Pro e
qualcuno, su tutti Valente, anche in Serie B. Quest’anno di rodaggio speriamo
abbia dato le giuste indicazioni alla famiglia del presidente Gaetano Cutrufo per
fare bene e meglio operare per il prossimo campionato.
Salvatore Spallina
Salvatore Spallina
Condivido in toto quanto da lei scritto. Oserei aggiungere che si è cercato di non arrivare quinti perché finendo sesti la casertana era stata valutata più abbordabile. Comunque un grazie ai ragazzi per questo magnifico campionato e forza Siracusa.
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