Il cardinale
Camillo Ruini quando i conservatori lo
chiamano risponde, risponde sempre, presente!!. Che sia la politica politicante o
sia la politica clericaleggiante lui risponde sempre, presente!!. E sa farlo da
par suo, con finezze argomentative non occasionali, con ragionati messaggi che
sanno di andare a cercare, dentro la pancia dei molti, quei temi che sono
diventati veri e propri cavalli di battaglia contro papa Francesco, ed in modo
specifico su problemi ben definiti, a cominciare dal più preoccupante, il
populismo porta al totalitarismo.
Tante delle
scelte di Papa Francesco disturbano assai!!!
Ieri sul Corriere
della Sera con un’intervista (una sorta di fuoco di fila ben congegnato, che fa
il paio con le dichiarazioni dell’ex nunzio Carlo Maria Viganò sul caso Emanuela Orlandi, ) spende la sua
potenza di fuoco conservatrice a favore del capo della lega, per giustificare determinati
atti, quando giura sul Vangelo a piazza Duomo a Milano e per quelle decine di volte che il Rosario o
il Crocifisso è stati branditi a difesa di valori o di precisi punti di
riferimento, quando invece, in realtà, intenzionalmente andavano nella
direzione opposta.
La campagna
d’inverno proiettata nelle prossime tornate elettorali è stata aperta in
maniera netta. Ma Francesco non si lascia intimidire e continua a perseguire le
sue scelte.
Le parole di
Ruini attizzano il clima che apre alla logica del tanto peggio tanto meglio,
pur se camuffate da ipocrisie e falsi perbenismi.
Il Cardinale
non è nuovo a questi interventi. Alla fine degli anni ’80 veniva invocata, da
più parti, all’interno del mondo cattolico e della stessa Chiesa, una pastorale
antimafia. La presa di posizione del
cardinale Camillo Ruini, all’epoca segretario della Conferenza Episcopale, non
si fece attendere. Con il suo solito stile si mise in mezzo dicendo che nel
diritto canonico venivano contemplati gli atteggiamenti e i comportamenti che gli uomini di Chiesa
dovevano tenere nei confronti della mafia e dei mafiosi.
Per fortuna
Giovanni Paolo II con l’intervento, nella Valle dei Templi, del 09 maggio del
1993 aprì un percorso nuovo che però ha sempre bisogno di essere rinvigorito e
rafforzato.
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