Questi
i nomi dei due protagonisti della vittoria del Siracusa sul Bisceglie. Diciamoci la verità, Antonello Laneri, è tornato al centro delle scelte tecniche/dirigenziali del
Siracusa calcio. Va dato merito al presidente Alì di aver preso atto di una
situazione che non era più sostenibile sotto tanti profili. Non si poteva più
portare avanti quel progetto dell’estate al quale aveva dato appoggio
entusiastico ed economico. Antonello con il linguaggio e la modestia che gli
sono propri, in punta di piedi, è stato al suo posto soffrendo per quel che
vedeva in campo e sugli spalti, ma era
giusto che la nuova società verificasse sul campo quel progetto nel quale aveva
creduto.
Antonello
Laneri
Lui
intanto la settimana scorsa, come miglior direttore sportivo della categoria, a
Nola, ha ritirato il Premio “Italian
Sport Awards”, il Gran Galà del Calcio, Serie C 2017/2018.
Gaetano Auteri
Insieme
a lui un altro azzurro nel cuore, “Lo
Special One”, Gaetano Auteri, ha ritirato la stessa targa come Premio alla
Carriera.
Michele Pazienza e Antonello Laneri
La presenza
attiva di Laneri s’era già vista con l’arrivo dei due under Luca Bruno e Simone
Russini. Nella conferenza stampa, nel primissimo pomeriggio di venerdì, in
forma ufficiale, Antonello, aveva rotto il silenzio tanto atteso dagli sportivi siracusani
e da parte di tutta la tifoseria, sia su un possibile impegno con il Pescara e
con la dedica del Premio, ritirato a Nola, al Siracusa Calcio, alla città di Siracusa, a
tutti i tifosi azzurri in generale. Diciamo
allora che si è aperto un nuovo capitolo in questa stagione calcistica, fermo
restando le volontà espresse dalla nuova gestione e dei punti conquistati dai tecnici e dalla
squadra sul campo.
Vogliamo
partire spedendo due parole sulla prestazione offerta dagli azzurri a Catania e
sulla sconfitta immeritata del Siracusa al Massimino. La prestazione del
Siracusa, con la guida in panchina di Michele Pazienza, con il Catania ci è sembrata di una certa importanza perché tutti
avevamo considerato il Catania di una spanna superiore. Quella partita e le
prestazioni successive del Catania ci hanno detto che se i catanesi non si
rafforzano seriamente nel mercato di gennaio, al pari del Siracusa, i rispettivi obiettivi delle due società sarebbero considerevolmente compromessi, ogni
società per i propri. È anche vero che il livello generale
di tutte le squadre è più basso delle stagioni precedenti.
Ora
veniamo a qualche nota sulla partita. Con il palo colpito, dopo il ventesimo, il Bisceglie ha fatto la partita per quasi tutto
il primo tempo, bisogna arrivare al 43° per vedere il Siracusa pericoloso sotto-porta
con una bella punizione di Vasquez respinta dal portiere e due successive fortunose
respinte dentro l’area di rigore del Bisceglie. Nel secondo tempo le squadre si
sono controllate senza nessuna azione pericolosa degna di nota. È con l’ingresso
in campo di Russini, al 23° del s.t., al posto di un Celeste che non decolla né
incide, che cambia la gara. Qualche scambio per entrare in partita, come ha
detto Pazienza, il ragazzo non ha ancora tanti minuti nelle gambe, e finalmente,
dopo dodici gare, tutti abbiamo ammirato la prima azione degna di nota di un
esterno d’attacco: ricevuta palla sul suo versante salta due avversari e mette
al centro un cross degno di questo nome. Non è stato sfruttato appieno, però
tutti, sugli spalti, si sono accorti di questa giocata, evviva, finalmente un
esterno d’attacco che sa fare il suo mestiere. Il Bisceglie non sa correre ai ripari,
gli azzurri avvertono emotivamente che possono osare di più. Vasquez acquista più fiducia in se stesso. La partita
è cambiata nello spirito degli azzurri. Conquistata una punizione ai 30 metri
dalla porta Russini si presenta a calciare, i compagni glielo lasciano fare.
Tiro intelligente che sorprende la difesa per un intelligente intervento di testa, basso, di Lele Catania che sigla un goal liberatorio e che giocatori e tifosi sentono
particolarmente. È il goal-vittoria che tutti speravano e cercavano.
Simone Russini e Lele Catania
Simone Russini
Il "Tocco di classe" di questa partita lo assegniamo a Simone Russini. Nei 32 minuti, questo è il tempo che ha avuto a disposizione, ha messo in mostra quel che i tifosi si aspettavano di vedere da chi giuoca in quel ruolo ed anche per aver dimostrato di avere carattere per come è stato in campo.
Salvatore Spallina
Nessun commento:
Posta un commento