Il Siracusa ricomincia
da Melfi, qualche nuova certezza
Siracusa –Lecce
0-2. Metabolizzato l’imbambolamento
difensivo che ha portato in vantaggio il Lecce al De Simone ed incanalata la
gara verso la sconfitta la preparazione
della trasferta di Melfi ha fatto dichiarare a mister Sottil che il nostro
campionato ricomincia da lì, da Melfi. L’incapacità di saper andare a rete per
tutto l’arco della gara, delle gare precedenti, non crea grande entusiasmo nella tifoseria.
Tornare con un risultato positivo, sarebbe già una gran bella cosa. La partita
con il Lecce, fino al primo goal, ha dimostrato che il Siracusa ha preso
consapevolezza di una cosa: se sta più attento in difesa il campionato si potrà
incanalare su un binario che non lo porterà verso qualche certezza in più nel poter conservare la categoria.
Almeno tanti fra quelli che non sono catastrofisti abbiamo visto nella partita
con il Lecce uno schieramento ed un atteggiamento che fanno ben sperare per il prosieguo
del campionato. Nel senso che pur arrancando in attacco e senza prendere troppi
goal si potrà aprire uno spiraglio per la salvezza.
Ormai è
sotto gli occhi di tutti che nutrire troppe speranze nella conquista della
salvezza confidando nelle segnature e pertanto nel gruppo degli attaccanti in
rosa sarà un problema serio. Prima della gara, ragionando con il mio amico e
collega giornalista Paolo Scatà concordavamo sul fatto che i nostri tre leoni
(con la minuscola) non riescono nemmeno lontanamente ad approcciarsi alle
capacità tecniche, tattiche, di movimento e visione di gioco di Giovanni
Ricciardo. A distanza di due giorni il
campo ha finito per confermare i nostri ragionamenti. Non si propongono con
movimenti che gli esperti difensori di questa categoria non leggano in
anticipo, non hanno dimostrato (non avendone neanche i trascorsi) di “sentire
la porta”, non riescono a dialogare se non su basi di livelli scontati con l’unico
giocatore di livello superiore che abbiamo in squadra nel nostro attacco:
Emanuele Catania. Non ce ne vogliano De Respinis, Scardina, Talamo, ma il
Siracusa per potersi salvare avrà bisogno di ben altre teste e piedi.
Gradiremmo che a partire da Melfi ci smentissero e contribuissero con un bel
filotto di vittorie a tirarci fuori dai bassifondi nei quali ci troviamo dall'inizio
del torneo. Antonello Laneri che la sa lunga su tante cose, forse, ha perso
anche lui questa scommessa su questi tre giovani attaccanti senza tanta grinta
ed esperienza di livello. Vogliamo sperare possa risolvere questo spinoso
problema. L’anno passato quando ancora non era entrato in forma, Ricciardo,
dimostrava, però sul campo che possedeva le giocate, le intuizioni di gioco,
qualche numero, cose che poi mise in mostra nel momento più delicato del
campionato zittendo i suoi critici e contribuendo alla vittoria del campionato.
Il "Tocco di classe" di questa partita con il Lecce lo assegniamo a Claudio Sciannamè che ha mostrato delle qualità che nel prosieugo del campionato potranno essere utile alla squadra.
Salvatore
Spallina
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