La musica lega, avvicina, apre.
Abbiamo incontrato, qualche settima fa, Charles Goodger, all’Istituto di
Cultura Germanica di Bologna dove si è svolto un incontro musicale, promosso dall’Associazione
Casa dell’Amicizia Italia-Ucraina di Bologna, in occasione di una raccolta fondi a favore
dell’Ucraina. Charles ha cantato diverse canzoni in lingue diverse
accompagnandosi con il pianoforte e la chitarra. Alla fine della manifestazione
in uno scambio di pareri e di confronto, oltre la musica, è scaturito un invito
a partecipare ad una sua lezione didattico-musicale in un’aula dell’Università
di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna.
Charles Goodger, infatti, oltre ad essere autore, cantante, cantautore, musicista,
è esperto
linguistico (inglese) associato all'Università di Bologna dal 2001. Insegna la
lingua inglese per conto del Centro Linguistico Ateneo ed è professore presso
la Facoltà di Scienze della Formazione per la Scuola
dell’infanzia e della Scuola primaria in madre lingua inglese. Nel corso della
su lunga esperienza di insegnante ha fondato l’associazione “FunSongs Education” elaborando un suo metodo,“FunSongsEnglish, utile all'apprendimento ed alla conoscenza della lingua inglese attraverso la musica ed i
movimenti del corpo con sue canzoni originali animate.
Nell’incontro in aula insieme
agli studenti abbiamo potuto verificare in che cosa consiste il Funsong. Esso è
composto da una miscela particolare di musica, mimica, canto, ritmo, atti ad
accelerare processi di apprendimento, acquisizione, memorizzazione della lingua
inglese per i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Queste
action songs composte da canzoni specifiche presentano
determinati campi lessicali strutturati e pertinenti ai corsi di studio: oltre i ritmi e
la musica, sono presenti, vengono richiamati gli animali, i colori, le festività, le parti del
corpo, i mestieri, la natura, l’ambiente e tanti altri elementi. Tutte queste
cose predispongono molto i bambini ad una esperienza chiamata PMA (Permanent
Memory Acquisition.)
Nella sua ricerca, Charles
è stato influenzato dal Prof. James J. Asher, noto per l’approccio Total
Physical Response. Seguendo le teorie di Asher, il metodo FunSongs adotta
una cronologia fisiologica di acquisizione linguistica: prima si lavora sulle
due abilità naturali: il listening e lo speaking,
poi si punta su reading e writing.
Vi mostriamo, in sintesi, alcune
indicazioni per portare in classe un modulo action song in
sei step:
1.
Imparare bene la canzone. Conoscere a fondo la canzone e i suoi gesti espressivi.
2.
Brainstorming. Far riflettere i bambini
sul tema della canzone.
3. Presentare la canzone. Far ascoltare
la canzone accompagnandola con alcuni dei language chunks (frammenti
di lingua) con i relativi gesti.
4. Performance dell’action song. Quando
i bambini sono pronti, si canta insieme l’intera canzone con i gesti relativi. Poi
si possono stimolare i bambini a presentare la canzone, acquisita, in uno
spettacolo per i genitori o in altre classi della stessa scuola.
5.
Pratica di lettura. Distribuiti i fogli con il testo, in
modo che tutti i bambini seguano le parole della canzone con il dito, si riascolta la canzone. Questo passaggio è
importante perché i bambini vedono, per la prima volta, le parole della canzone
in forma scritta.
6. Attività di rielaborazione. Si lavora
sulle attività e sugli esercizi nei worksheets graduati (fogli di
lavoro veri e propri) , ideati per praticare l’uso delle nuove parole in
diversi contesti.
Questo metodo potrebbe aiutare molti docenti di Scuola Primaria che insegnano l’inglese in classe. Una action song può essere utile per presentare i cinque sensi o per festeggiare Halloween o per sottolineare l’importanza dell’acqua nell’ambiente. Esiste un serbatoio di action songs, creato per arricchire l’insegnamento nella Scuola Primaria in grado di presentare new language e poter donare ai bambini un’esperienza di grande valore.
Ad inizio lezione avevamo chiesto agli studenti (tutte ragazze ed un solo ragazzo!!) se ci fosse tra loro qualcuno che avesse fatto delle esperienze con i bambini. Alla fine dell’incontro con tre ragazze abbiamo scambiato qualche battuta.
Elisa Baldi: ”anch’io lavoro in una scuola primaria, e, visto che sono al
primo anno, utilizzo ancora il mio diploma di maestra (sorride!). La cosa più concreta che riesco a vedere
nella comunicazione con i bambini, e non
facciamo comunicazioni così strutturate, i primi rudimenti appresi in
queste lezioni mi danno una mano, mi stanno aiutando molto”.
Elisa Stivari: “ho una laurea in Scienze della Comunicazione ed ho deciso di intraprendere questo nuovo percorso di studi perché ho iniziato a lavorare a scuola da due anni, come insegnante di scuola primaria, e mi piace molto stare e lavorare con i bambini.
D: “considerato che è iscritta al
primo anno, quanto delle lezioni del prof. Goodger sta applicando nel suo
lavoro con i bambini”
R: anche se non insegno inglese,
in questa esperienza, tutto quello che il professore ci ha trasmesso, fino ad
ora, anche come esperienza di base, è importante. Tipo, tenere una lezione che
non sia statica, e alla primaria serve, come coinvolgere i bambini in qualsiasi
modo per uscire dalla semplice comunicazioni di nozioni”.
Prima di congedarci il professore ci dice che la prossima settimana volerà a Belfast, in Irlanda del Nord, per
tenere un seminario sul suo metodo su invito della (IATEFL) International
Association of Teachers of English as a Foreign Language. Una organizzazione che
insieme ai rappresentanti di vari ministeri di istruzione di diverse nazioni raggruppa
soci e docenti d'inglese interessati ad
approfondire le ultime tendenze didattiche e tecnologiche in campo educativo.
Salvatore Spallina
A seguire due video, live, durante la lezione
video musicale-didattico sui 5 sensi:
Ringrazio di cuore Prof. Spallina per questo post e il suo interesse nella speranza che questo approccio possa essere utile a chie deve insegnare e imparare la lingua straniera.
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