Siracusa-Leonfortese 2 a 0.
Marsala-Cavese 1 a 0. Frattese-Sarnese 4 a 1. Tifosi, sportivi, calciatori,
excalciatori, tecnici a vario titolo, giornalisti, opinionisti vari, direttori
sportivi e direttori tecnici la scommessa l’hanno/abbiamo persa tutti. Il
Siracusa va a Cava dei Tirreni (domenica prossima), nella Fossa, con 6, punti
sei di vantaggio sulla Cavese.
Quelli più ottimisti speravano in 3 o
4 punti, quelli pessimisti alla pari e con la Frattese quasi fuori dai giochi. Il
campo ha smentito tutti e i giochi per andare in Lega Pro hanno imbroccato un
altro percorso. Non vogliamo per nulla essere nei panni di tutto il mondo
calcistico che ruota intorno alla Cavese, possiamo solo immaginare il loro
stato d’animo dal momento che situazioni simili le abbiamo vissute sulla pelle
nei tanti campionati di D sfumati a ridosso del dato finale o nei play off.
La
Frattese non è mai uscita fuori dal gioco promozione, almeno per noi, fin da
quando l’abbiamo vista giocare al De Simone. Questo pensiero l’avevamo espresso
subito dopo la partita interna con la Frattese del 24 gennaio e dopo la partita
Siracusa-Scordia nel nostro commento dell’11 febbraio. Ora orecchie e occhi
saranno sintonizzati verso il recupero di Aversa Normanna-Frattese di domani, mercoledì
20 aprile, alle ore 17,00. Per queste ultime tre partite l’attenzione e la
tensione saranno altissime. Intanto il terzo successo di fila senza aver
incassato reti danno a tutti maggiori certezze per le restanti gare, a queste
certezze si aggiunga il rientro di Davide Baiocco per la riduzione della
squalifica.
La partita di domenica contro la Leonfortese, se ce n’era bisogno,
ha confermato la bontà della rosa del Siracusa che ha giocato con un
centrocampo inedito in una partita ufficiale. I giovani Marghi, in difesa, e
Trofo, in coppia con Spinelli, hanno fatto bene. Il primo ha messo lo zampino
nel raddoppio del Siracusa (recuperato un pallone in anticipo sull’avversario lo
ha servito a Longoni, che fatto fuori un avversario in area ha dato la palla
del 2 a 0 a Dezai. Trofo ha giocato quasi tutta la gara con un tampone al naso
per un duro colpo e, nonostante il fastidio, ha tenuto il campo bene per tutta
la gara. Spinelli ha confermato quello che è stato sempre, una certezza per la
squadra a cui dà le proprie prestazioni. Nel momento clou del campionato, pur
non avendo giocato quasi mai, si è fatto trovare più che pronto per dare un
contributo fondamentale al discorso promozione. Due parole sulla gara sotto il
profilo tecnico.
Mister Mirto è venuto al De Simone per fare la partita, come
ha sempre fatto durante il campionato e questo è un merito che va riconosciuto a lui ed ai suoi ragazzi. Che
poi nella trequarti avversaria il volume di gioco non si concretizza in goal è
un dato che la statistica consegna da molte domeniche alla classifica dei goal
fatti, il peggior attacco solo dopo quello del Lamezia. Dopo il bel goal dell’1
a 0 realizzato in sforbiciata da Catania al 16° del primo tempo su un tocco di
testa smarcante di Ricciardo, due azioni pericolose di Lo Coco ed un crosso di
Sibilli non impattato né da Ricciardo né da Dezai nel nostro taccuino non ci
sono azioni di rilievo. La gara nel secondo tempo si incanala su un versante
poco simpatico per il Siracusa; i ragazzi di Mirto cominciano a stare in
maniera più assidua nella metà campo aretusea, il Siracusa non produce più
azioni pericolose, qualche sbavatura difensiva cominciava a mettere in
apprensione il pubblico e lo stesso Sottil. A questo punto l’inerzia della partita
viene rotta dal cambio Ricciardo-Longoni. L’argentino diventa punto
d’attrazione delle azione offensive del Siracusa e l’equilibrio della partita
si sposta a favore degli azzurri. Al 34° arriva il 2 a 0 che toglie qualunque
velleità offensiva alla Leonfortese ed avvia la partita verso chiusura già
descritta.
Il “Tocco di classe” di questa
settimana lo assegniamo ad Emanuele Catania. È tornato a segnare e ad essere
pericoloso con continuità. È solo in testa alla classifica cannonieri, ma il
suo scopo ed interesse principale per questo anno calcistico è la promozione in
Lega Pro del Siracusa. L’atteggiamento tenuto fino ad ora e queste
dichiarazioni confermano che siamo di fronte ad un vero professionista.
Salvatore Spallina
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