Offese alla memoria di Stefano Pulvirenti, “un terrone in meno da mantenere”. L’operaio
quarantenne sarà perseguito dai magistrati del tribunale di Siracusa.
A
proposito del deficiente piemontese, del suo profilo femminile e del contenuto
del suo post (nelle bara presa di mira poteva esserci qualunque altro ragazzo,
purché fosse meridionale).
Chi ha pensato, dopo aver letto il post,
indipendentemente dal sesso, di segnalarlo alle autorità competenti ha fatto
molto bene o ( sarebbe bello comunque) se queste hanno agito subito, perché se
ne sono accorte da sole di questa notizia di reato, in entrambi i casi è tutto
positivo. Il testo e quello che c’è dietro si commenta da sé, vedendo la
fonte da cui emana. La cosa importante è che c'è già un provvedimento e un
procedimento in corso e che ne seguiremo i successivi passaggi. Inveire contro
i deficienti, contro questo “tipo di persone” serve a poco, sui social, bisogna
invece zittirli attraverso altri strumenti. Far sapere alla sua comunità, se ce
l'ha, che razza di uomo è, questo mi sembra importante, così come continuare,
con amore, a pensare a Stefano Pulvirenti in
maniera concreta (stiamo tentando di farlo) in modo da condividerne per sempre
la memoria.
Salvatore Spallina
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