Tenere
il quarto posto ben stretto!!! Questo era l’impegno da mantenere in questa
venticinquesima giornata di campionato e lo si poteva ottenere solo con la
vittoria, e vittoria è stata. La squadra schierata da Paolo Bianco per tutto il primo tempo è riuscita a creare delle azioni di un certo pericolo, nulla di
cose terribili per Vono che in una sola di queste occasioni ha dovuto
compiere una parata importante per mandare in angolo una bella torsione di testa
di Pippo Scardina su cross di Catania. Poi un Emanuele Catania non al meglio della
forma, almeno nelle conclusioni in porta, non poteva portare pericoli alla
squadra avversaria. In questo primo tempo, nel quale il Siracusa ha costruito
quelle giocate cui facevamo cenno è venuto a mancare l’apporto di Grillo.
Infatti non è mai entrato nel vivo di nessuna di queste azioni ed il suo
contributo è stato inesistente sia nella fase propositiva, in quella
realizzativa ed in quella interdittiva, richiesta da mister Bianco, consistente nell'andare ad interrompere, a
centrocampo, la ripartenza avversaria.
Poi,
per ben otto minuti, otto, abbiamo visto un atteggiamento della squadra, mai
notato prima nelle partite in casa: portarsi a ridosso della difesa avversaria
per effettuare un pressing molto alto e costringere gli avversari a non giocare
la palla obbligandoli a fare il lancio lungo. La cosa ci ha sorpreso molto
positivamente, ma ahimè è durata troppo poco, nel senso che poteva pure esser
messa in atto in altri momenti della partita. Lo cataloghiamo come un momento nuovo e che possa esser messo in atto nelle prossime partite quando la situazione tattica consentirà di metterlo in pratica.
Nella ripresa il Siracusa si presenta in
campo dal primo minuto con Elio De Silvestro, non al meglio della condizione,
ma gli effetti del cambio di passo sulla fascia e del contributo alla manovra
offensiva si vedono subito in campo. Il dinamismo e le capacità di farsi vedere
per ricevere palla e di proporsi nello scambio con il reparto d’attacco ci sono
tutti. Non è un caso che in una delle azioni offesive, al 16°, la squadra va in
vantaggio con una punizione calciata magistralmente da Daniele Liotti. Il goal
varrà i tre punti. Il resto della gara è stata in equilibrio, salvo il tentativo
da parte dell’Akragas di tentare di riprendere il risultato, nella seconda
parte del secondo tempo, ma senza creare patemi al giovane Riccardo D’Alessandro
che, alla sua seconda presenza in squadra, può andare orgoglioso di non aver incassato
nessun goal. Nel primo tempo un tiro di una certa pericolosità l’aveva calciato
il numero 10 Camarà, ma lui si era fatto trovare pronto con una deviazione in
angolo. Gli altri esordi casalinghi di Luca Bruno e Mattia Altobelli, schierati
al centro della difesa, dopo la partenza di Mucciante e Magnani, sono stati all'altezza
della situazione e di quanto il pubblico e l’allenatore di attendevano.
A proposito di Magnani vogliamo spendere due
parole in risposta alla lettera di saluto che Giangiacomo ha voluto lasciare al
pubblico siracusano.
GRAZIE
SIRACUSA e la sua chiusa E ora…. AMUNÌ insieme alle parole d’affetto sincere contenute in essa, ci danno la sensazione dello
sforzo di tutta la società, dal presidente all’ultimo collaboratore, di far sentire questi ragazzi a casa, in
famiglia. Obbiettivo primario è dar loro la consapevolezza di far parte di qualcosa che ha a che fare con la Storia, con la ESSE maiuscola, e trasferire in loro un
attaccamento ai colori azzurri che lascia il segno. In cambio non possiamo che
augurargli le migliori fortune facendo il paio, vista la destinazione finale di
questo trasferimento, con un altro grande centrale difensivo passato dal De
Simone, ( come dimentarlo!!!!) Luciano Favero.

La politica della riduzione dei prezzi, voluta dal presidente Cutrufo, in apparenza, se guardiamo al numero di spettatori finali di questa gara, non ha alzato i numeri, ma noi crediamo che qualcosa succederà e lo diciamo per una piccola storia che vi vogliamo raccontare nel merito. Un tifoso attaccato ai colori azzurri, abbonato come noi, da tanti tanti anni in gradinata, in forza dei nuovi prezzi cui accennavamo, è riuscito a convincere il fratello, la moglie, il loro ragazzo a prendere posto con noi in gradinata. Al 15° del secondo tempo l’arbitro assegna una punizione a favore del Siracusa. La barriera, composta da agrigentini e affiancata da giocatori azzurri, si predispone all'esecuzione. Il ragazzo accanto a noi, Alessandro Burgio, vedendo il ripetersi della stessa posizione vista nella partita di venerdì 9 febbraio al Franchi di Firenze fra Fioerentina e Juve, si fa uscire l’espressione: mhi!! precisa la posizione di Bernardeschi!!, vabè va!! accompagna le parole con un piccolo sorriso, come a dire, "è tutta un’altra storia". Il sottoscritto si limita a rispondere che Daniele Liotti c’è l’ha in repertorio quella calciata a giro a scavalcare la barriera avversaria o a calciare dove si sarebbe spostata la barriera dei tre calciatori azzurri!! Naturalmente è più lungo questo nostro breve narrare che non il tempo che ha impiegato Liotti a calciare magistralmente la punizione, tagliandola di quel giusto per farla essere identica a quella calciata da Bernardeschi. Grande esultanza da parte dei tifosi ed un abbraccio del ragazzo allo zio per manifestagli la sua gioia per aver emulato Bernardeschi ed un riconoscimento al calciatore per avergliela procurata.
Il “Tocco di classe” di questa gara lo
assegniamo a Daniele Liotti per il bel goal che ha data la possibilità di
tenere il quarto posto a 4 punti di distacco da un terzetto di squadre
concorrenti e da un Matera in crisi di risultati.
Domenica prossima, a Matera, appunto, ci
vorrà un Siracusa attento e determinato per confermare il quarto posto e frenare
i Lucani che hanno in Asterix Auteri il
loro vero punto di forza. Pippo Scardina, uscito prima della fine della gara, non ci sarà (?), domani sarà operato al quinto dito del piede per la riduzione della frattura alla falange.
Salvatore
Spallina
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