Il dott. Franco Fiorini, affetto da poliomielite fin da giovane a causa di una infezione che ne compromette la deambulazione, muore a sessantadue anni, nel maggio del 2016. Il 29 marzo dello stesso anno scrive con le sue mani: lascio ogni mio avere di beni immobili e mobili alla dott.ssa Elena Cattaneo, senatrice a vita, perché li destini come meglio crede(corsivo e neretto nostro) alla ricerca scientifica.
Più che un lascito a noi sembra un atto di fede. Due cose colpiscono continuando a leggere, non c’è una precisa destinazione dell’utilizzo dei beni in un campo specifico della ricerca, e, poi la cosa più bella curiosa, sorprendete e degna della massima stima è che Elena Cattaneo non sa nemmeno dell’esistenza del dott. Franco Fiorini. Infatti la sorpresa è grande nel ricevere, da un notaio della provincia di Bologna, la notizia di essere destinataria unica di tutta l’eredità del dott. Fiorini. Via via l’incredulità lascia spazio alla consapevolezza quando, dopo una breve indagine, si recherà a Bologna per constatare che quel lascito era vero. La ricerca scientifica, dirà nella nota a seguire, dal 1957 aveva reso disponibile, in Italia, il vaccino antipolio, e nel 1966 reso obbligatoria la vaccinazione. Se solo il vaccino fosse stato somministrato in tempo utile anche Franco avrebbe avuto una esistenza che gli avrebbe evitato tanta solitudine.
Questo libro bisogna cominciare a leggerlo proprio dalla fine. La postfazione, per chi non conosce Elena Cattaneo, è il miglior biglietto da visita per iniziare un contatto, è il miglior incipit per affrontare la lettura di un libro che ci dà la dimensione vera di questa senatrice a vita, [instancabile] scienziata, insegnante e amante della libertà in tutte le sue declinazioni. Ci farà guardare con occhi diversi anche le Istituzioni del nostro paese non sempre apprezzate dai cittadini, anzi a volte screditate da uomini e donne non all'altezza dei compiti cui sono stati destinati dai cittadini/elettori attraverso le scelte compiute con l’esercizio democratico del voto.
Il libro, “Ogni giorno – Tra scienza e politica”, Mondadori, settembre 2016, disponibile anche in ebook, ci presenta tutto il percorso della sua nomina a senatrice a vita ed è anche una sorta di resoconto dei primi tre anni trascorsi fra i banchi del Senato e la sua relazione, sempre viva ed attiva, con le ricerche scientifiche svolte nel suo laboratorio milanese di Farmacologia e le collaborazioni con i tanti scienziati a livello internazionale. Perché la sua maggiore preoccupazione quando andò a colloquio con il presidente Giorno Napolitano, prima della nomina, era quella di dover rallentare le sue ricerche. “Le sto chiedendo di continuare a essere uno scienziato attivo dentro e fuori il laboratorio, le offro la possibilità di farlo potendo intervenire e contribuire ai lavori del Senato della Repubblica” le rispose il presidente. Ci racconta anche della sua organizzazione interna, dell’ “Office”, come lo chiama lei, un’equipe di giovani ed esperti collaboratori, in vari campi, che la aiutano e supportano nel suo lavoro parlamentare. Ci dice anche del suo rapporto con la specificità della sua ricerca sulla malattia neurologica provocata dalla “corea di Huntington”, la cui comparsa è databile oggi ad ottocentomilioni di anni fa. Sulla comparsa e sull’evoluzione di questo gene mutato la scienza e la Cattaneo continuano a studiare perché è possibile che le fasi oggetto degli studi attuali siano solo un momento del percorso evolutivo di questo gene, presente nel nostro DNA. Le ricerche/gli studi in corso hanno l’obiettivo di acquisire maggiori e migliori conoscenze per attenuare “terribili sofferenze”.
Poi fa il punto sul ruolo della scienza nei luoghi delle decisioni e su come, tutt’oggi, la politica fugga dalla scienza a partire dagli OGM, alla mozzarella di bufala DOP e di quanto l’ignoranza impedisca una ricerca pubblica degna di questo nome. Di come le ricerche scientifiche italiane sappiano raggiungere obiettivi straordinari in tanti campi, come “sanno bene oltre le Alpi”, mentre nel nostro paese vengano bloccate , “ignorate, svilite da teorie complottiste” e, con questo atteggiamento, non riescano a diventare patrimonio utile all'Italia. Senza parlare dei finanziamenti pubblici che imporrebbero “regole , trasparenza, procedure, competizione, cioè comportamenti pubblici che sono diametralmente opposti all'arbitrio, alle decisioni discriminatorie e verticistiche, ai comportamenti clientelari e amicali”. Per queste finalità basterebbe creare un’”Agenzia Nazionale della Ricerca senza farla diventare un carrozzone”, come i denigratori si sono subito premurati a dire. Questo e tanto altro ci dice nel suo libro Elena Cattaneo fino a concludere con un appello ai colleghi scienziati, giovani e meno giovani.
Elena
Cattaneo è farmacologa e biologa. Docente all'Università degli Studi di Milano,
Linceo, ha pubblicato numerosi articoli sulla corea di
Huntington, una malattia neurologica causata da un gene mutato che studia
da più di vent’anni. Ha lavorato per tre anni al Massachusetts Institute of
Technology (MIT) di Boston e poi all’Università di Lund, in Svezia. Il 30
agosto 2013 è stata nominata senatrice a vita. È la terza donna a ricevere tale
carica, dopo Camilla Ravera e Rita Levi Montalcini.
Sicuramente il dott. Franco Fiorini avrà avuto modo di conoscere Elena Cattaneo attraverso questi ed altri pensieri e tante altre argomentazioni che lo hanno spinto al gesto sopra descritto.
I duecentocinquanta maturandi del 2011 (si, 250) , accompagnati dai loro professori di Scienze, del Liceo "Luigi Einaudi", non hanno dimenticato l'incontro con lei e con Marco Onorati, allora suo collaboratore e ricercatore UNISTEM - MI, ora ricercatore/insegnante di Biologia all'Università di Pisa, ma abilitato a diventare professore associato tra due anni, dopo aver trascorso tre anni pieni come ricercatore all'Università di Yale (USA). Era il 7 marzo del 2011 nel salone del Jolly Hotel di Siracusa.
Attenzione, concentrazione, partecipazione attiva, queste le caratteristiche che gli studenti misero in mostra in quella occasione. Un dettaglio ci fa ricordare quella mattinata speciale: alle 12,30 la Cattaneo dice a tutti che l'incontro è terminato, nessuno dei ragazzi si alza dalla propria sedia, c'è voluto un secondo passaggio da parte sua a voler dire che "la lezione" di quel giorno era veramente finita.
La chiusa di quella giornata è stata memorabile, indimenticabile per tutti i presenti. Alla consegna di una maglietta rappresentativa del gruppo del Ruggito i due relatori non hanno esitato a spogliarsi dei loro maglioni ed indossare la maglietta.
Salvatore Spallina
p.s.
https://www.youtube.com/watch?v=knuda9gY2R0
Per un eventuale ampliamento di conoscenze sulla corea di Huntington
può essere utile la visione di questo video di approfondimento, “Il turno -
versione italiana”, cortometraggio Telethon con protagonista
Charles Sabine, reporter di guerra affetto da corea di Huntington.
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