martedì 30 gennaio 2018

Siracusa-Racing Fondi 3 a 0 - Tornano, il sole, Elio(s), il sorriso e la vittoria







   Tre gli ingredienti di questa vittoria. Il primo, la voglia di riscatto della squadra dopo la brutta prestazione con il Rende. Il secondo, la prestazione sopra la media (nel senso che la media che abbiamo in testa, la confrontavamo con le giocate che un esterno alto ha il dovere di compiere in una squadra) che ha fornito Elio De Silvestro. Il terzo, Il Racing Fondi è stata la peggior squadra del girone vista al De Simone. Però è stato un bel pomeriggio con un Siracusa che da subito si era reso pericoloso con due incursioni in area di Scardina, la prima, in scivolata, fuori di poco su cross di Parisi, l’altra, sempre su cross di Parisi, deviata in angolo dal portiere. Il Fondi ha espresso subito la sua poca voglia di offendere limitandosi a gestire la palla e cercare di contenere il Siracusa nelle sue azioni offensive.
   Ma il Siracusa di domenica pomeriggio aveva una marcia in più rappresentata dalla presenza in campo, come esterno alto, del rientrato Elio Se Silvestro. Il ragazzo, arrivato venerdì, dopo una veloce verifica, è stato schierato da Paolo Bianco in formazione, viste anche le condizioni non ottimali di Mangiacasale. Elio ha fatto fin da subito la differenza nell'attacco aretuseo. Pronto a saltare l’uomo ha costretto la difesa del Fondi al raddoppio di marcatura creando spazio in mezzo e mettendo palloni pericolosi al centro, cosa che i tifosi azzurri non vedevano da tempo.  La supremazia del Siracusa si concretizza con il primo dei tre goal realizzato da Liotti su angolo calciato da Giordano. Tre minuti più tardi, in una delle discese di De Silvestro con un cross ben tagliato al centro, insacca il 2 a 0, con un colpo di testa in torsione, Tino Parisi.
   Nel secondo tempo lo schema della gara non muta. Il Fondi "non affonda” con azioni pericolose. Due uniche azioni, di un certo rilievo, di tutta la gara le abbiamo registrate verso la fine della partita, una parata di Tomei ed un’azione d’attacco nella quale il vecchio volpone Ciotola si presenta davanti a tutti in area, avrebbe potuto far male a Tomei, ma calcia fuori. Molto bella l’azione del 3 a 0 confezionata da De Silevstro con una palla in diagonale che trova Emanuele Catania pronto a controllarla ed a calciarla in rete. Purtroppo, per scelta tecnica di mister Bianco, Nicola Mancino continua a non essere presente in gara.
   La prestazione ha fatto tornare il sorriso sui visi dei tifosi azzurri ed anche del presidente Gaetano Cutrufo. Naturalmente, meriti vanno riconosciuti al direttore sportivo Antonello Laneri per aver riportato a Siracusa Elio De Silvestro, nel dopo gara ha dichiarato che sarebbe stato felice di una sua eventuale riconferma, dopo la bella stagione dell’anno passato, quando insieme ad Azzi e Valente avevano formato una sorta di trio offensivo di tutto rispetto. Sulle fasce, a turno, Sottil li faceva ruotare, per la gioia di Peppe Scardina e dei tifosi azzurri. Intanto apprendiamo che la sconfitta con il Siracusa è costata la panchina all'allenatore del Fondi  Antonello Mattei, la società ha affidato la squadra a Stefano Sanderra.



   

   Il “Tocco di classe” di questa gara lo assegniamo a Elio De Silvestro per la bella prestazione, coincisa con la vittoria in casa che mancava dal 25 novembre contro il Catanzaro.

           Salvatore Spallina


mercoledì 24 gennaio 2018

SIRACUSA-RENDE 0 a 1 - DOPO LA SOSTA LA BATOSTA - CON IL FONDI RISALIRE LA CHINA





   
   E anche questa è andata, male!!!. I presupposti per far bene, lasciati nel cuore e negli occhi dei supporter azzurri, nell'ultima gara prima della sosta, sono naufragati dopo i primi quindici minuti di giuoco. Non ci è voluto molto per capire che i leoni avevano lasciato la grinta e la testa altrove, neanche negli spogliatoi, perché incassato il goal su punizione dal Rende, al 38° del p.t., con Pecoraro, di testa, che, lasciato colpevolmente solo in area, colpisce indisturbato per l’1 a 0, goal è valso per l’intera posta. In tutto in primo tempo, nel nostro taccuino, abbiamo annotato una bella serpentina di Scardina, al 15°, portatosi in area viene stoppato malamente da un avversario in area e da quel moneto comincerà a risentire del colpo tanto che al 40° sarà sostituito da Mazzocchi. Dicevamo prima che la grinta e la testa non erano neanche negli spogliatoi perché non le hanno trovate durante la pausa del primo tempo. Al ritorno in campo la squadra ne è ancora priva.  Il Rende continua a giuocare la palla più e meglio del Siracusa. Gli esterni, i centrocampisti  o i difensori azzurri, dopo  due passaggi, buttano la palla nella trequarti avversaria senza calibrare la potenza del tiro con il possibile movimento delle punte azzurre.
   L’inerzia della gara e del giuoco azzurro viene scosso da un tiro scagliato da Toscano, in bello stile e con forza, di poco alto. E' il 18° del s.t.. Il pubblico ha un sussulto. Sembra il segnale che la squadra ed il pubblico aspettavano. La squadra sembra pronta a riprendersi la parità spinta anche dall'ingresso di Mucciante per Magnani (lieve infortunio) e di Parisi per Palermo. Ma è un fuoco di paglia, dura solo dieci minuti e si conclude con l’unica azione pericolosa del Siracusa procurata da un passaggio di Mazzocchi a Liotti e conclusa con un tiro pericoloso che il portiere manda in angolo. Un tiro a giro di sinistro di Grillo, subentrato a Liotti, finito sopra la traversa, chiude una prestazione da dimenticare.
   Che dire, sarebbe stato interessante sentire dalla bocca di Bianco il perché di una scelta tecnica ben precisa e da giustificare: l’aver voluto lasciare fuori uno come Nicola Mancino, per l'intera gara. L’unico, secondo il nostro modesto parere, in grado di saper inventare qualche giocata e supplire così alla costante inesistenza di palle pericolose, degne di questo nome. La scelta del doppio centravanti Scardina-Bernardo non ha funzionato, almeno fino a quando è rimasto in campo Pippo Scardina.
  Poi assumersi la responsabilità della sconfitta, da parte di Paolo Bianco, dopo una gara così, fa a pugni con le sue parole “in queste due settimane ci siamo allenati alla grande, con una intensità alta, però vuol dire che non ho saputo trasmettere ai miei giocatori quella grinta che ci voleva per affrontare questa partita”. C'è dell'altro.
  Non hanno aiutato né i giocatori né l’ambiente le dichiarazioni del presidente sulla probabile penalizzazione, sul temuto disimpegno a fine stagione, sulla mancata presenza di pubblico al De Simone (unico motivo da condividere). La sua mancata elezione a Palermo, secondo noi, invece ha pesato come un macigno in tutta questa difficile situazione e gli ha tolto grinta e voglia di scommettere ancora sul calcio e sul Siracusa in particolare. L’inadeguatezza del suo direttore generale, la scarsa presenza di pubblico, le critiche facili di chi non ha a cuore questa città e questa squadra, unite alle difficoltà economiche hanno fatto il resto. Si sa che Gaetano Cutrufo è uomo di parola e dunque non si tirerà indietro così, all'improvviso, e senza i dovuti passaggi. Magari una serie di vittorie ed un rilancio della squadra gli potrebbero ridare entusiasmo, a partire da una bella vittoria sul Fondi domenica pomeriggio.

   Un dato, sicuramente positivo, lo vogliamo registrare in questa gara finita male. Il superamento delle incomprensioni e delle rivalità fra (quasi) tutti i gruppi di tifosi azzurri. In tanti hanno lasciato la gradinata (il settore!!!) e sono tornati ad occupare gli spazi in Curva Anna e da lì hanno fatto sentire forte i loro cori di appoggio alla squadra dall'inizio alla fine della gara.



    Il “Tocco di classe questa settimana lo assegniamo, nel nome e nel ricordo di Giorgio Di Bari , a Pietro Di Bari, suo il figlio, e a Carolina Cugno, sua moglie. La breve cerimonia si è svolta prima della partita con il Rende. L’indimenticato Giorgio continua a vivere nella memoria dei suoi cari, ma anche in quella di tanti tifosi e sportivi siracusani, noi compresi, che sono stati testimoni della sua professionalità, del suo attaccamento alla maglia azzurra, del suo amore per Siracusa. Bene hanno fatto il presidente Cutrufo e la società  a voler dar vita a questa breve, ma sentita testimonianza. 


    Salvatore Spallina







mercoledì 17 gennaio 2018

“OGNI GIORNO – TRA SCIENZA E POLITICA” DI ELENA CATTANEO - LA POLITICA NON CI SALVERÀ (?) ESERCITATA BENE AIUTA IL PAESE


             Il dott. Franco Fiorini, affetto da poliomielite fin da giovane a causa di una infezione che ne compromette la deambulazione, muore a sessantadue anni, nel maggio del 2016. Il 29 marzo dello stesso anno scrive con le sue mani: lascio ogni mio avere di beni immobili e mobili alla dott.ssa Elena Cattaneo, senatrice a vita, perché li destini come meglio crede(corsivo e neretto nostro) alla ricerca scientifica.
  Più che un lascito a noi sembra un atto di fede. Due cose colpiscono continuando a leggere, non c’è una precisa destinazione dell’utilizzo dei beni in un campo specifico della ricerca, e, poi la cosa più bella curiosa, sorprendete e degna della massima stima è che Elena Cattaneo non sa nemmeno dell’esistenza del dott. Franco Fiorini. Infatti la sorpresa è grande nel ricevere, da un notaio della provincia di Bologna, la notizia di essere destinataria unica di tutta l’eredità del dott. Fiorini. Via via l’incredulità lascia spazio alla consapevolezza quando, dopo una breve indagine, si recherà a Bologna per constatare che quel lascito era vero. La ricerca scientifica, dirà nella nota a seguire, dal 1957 aveva reso disponibile, in Italia, il vaccino antipolio, e nel 1966 reso obbligatoria la vaccinazione. Se solo il vaccino fosse stato somministrato in tempo utile anche Franco avrebbe avuto una esistenza che gli avrebbe evitato tanta solitudine.
   Questo libro bisogna cominciare a leggerlo proprio dalla fine. La postfazione, per chi non conosce Elena Cattaneo, è il miglior biglietto da visita per iniziare un contatto, è il miglior incipit per affrontare la lettura di un libro che ci dà la dimensione vera di questa senatrice a vita, [instancabile] scienziata, insegnante e amante della libertà in tutte le sue declinazioni. Ci farà guardare con occhi diversi anche le Istituzioni del nostro paese non sempre apprezzate dai cittadini, anzi a volte screditate da uomini e donne non all'altezza dei compiti cui sono stati destinati dai cittadini/elettori attraverso le scelte compiute con l’esercizio democratico del voto.
  Il libro, “Ogni giorno – Tra scienza e politica”, Mondadori, settembre 2016, disponibile anche in ebook, ci presenta tutto il percorso della sua nomina a senatrice a vita ed è anche una sorta di resoconto dei primi tre anni trascorsi fra i banchi del Senato e la sua relazione, sempre viva ed attiva, con le ricerche scientifiche svolte nel suo laboratorio milanese di Farmacologia e le collaborazioni con i tanti scienziati a livello internazionale. Perché la sua maggiore preoccupazione quando andò a colloquio con il presidente Giorno Napolitano, prima della nomina, era  quella di dover rallentare le sue ricerche. “Le sto chiedendo di continuare a essere uno scienziato attivo dentro e fuori il laboratorio, le offro la possibilità di farlo potendo intervenire e contribuire ai lavori del Senato della Repubblica” le rispose il presidente. Ci racconta anche della sua organizzazione interna, dell’ “Office”, come lo chiama lei, un’equipe di giovani ed esperti collaboratori, in vari campi, che la aiutano e supportano nel suo lavoro parlamentare. Ci dice anche del suo rapporto con la specificità della sua ricerca sulla malattia neurologica provocata dalla “corea di Huntington”, la cui comparsa è databile oggi ad ottocentomilioni di anni fa. Sulla comparsa e sull’evoluzione di questo gene mutato  la scienza e la Cattaneo continuano a studiare perché è possibile che le fasi oggetto degli studi attuali siano solo un momento del percorso evolutivo di questo gene, presente nel nostro DNA.  Le ricerche/gli studi in corso hanno l’obiettivo di acquisire maggiori e migliori conoscenze per attenuare “terribili sofferenze”.
   Poi fa il punto sul ruolo della scienza nei luoghi delle decisioni e su come, tutt’oggi, la politica fugga dalla scienza a partire dagli OGM, alla mozzarella di bufala DOP e di quanto l’ignoranza impedisca una ricerca pubblica degna di questo nome. Di come le ricerche scientifiche italiane sappiano raggiungere obiettivi straordinari in tanti campi, come “sanno bene oltre le Alpi”, mentre nel nostro paese vengano bloccate , “ignorate, svilite da teorie complottiste” e, con questo atteggiamento, non riescano a diventare patrimonio utile all'Italia. Senza parlare dei finanziamenti pubblici che imporrebbero “regole , trasparenza, procedure, competizione, cioè comportamenti pubblici che sono diametralmente opposti all'arbitrio, alle decisioni discriminatorie e verticistiche, ai comportamenti clientelari e amicali”. Per queste finalità basterebbe creare  un’”Agenzia Nazionale della Ricerca senza farla diventare un carrozzone”, come i denigratori si sono subito premurati a dire. Questo e tanto altro ci dice nel suo libro Elena Cattaneo fino a concludere con un appello ai colleghi scienziati, giovani e meno giovani.



   Elena Cattaneo è farmacologa e biologa. Docente all'Università degli Studi di Milano, Linceo, ha pubblicato numerosi articoli sulla corea di Huntington, una malattia neurologica causata da un gene mutato che studia da più di vent’anni. Ha lavorato per tre anni al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston e poi all’Università di Lund, in Svezia. Il 30 agosto 2013 è stata nominata senatrice a vita. È la terza donna a ricevere tale carica, dopo Camilla Ravera e Rita Levi Montalcini.




   Sicuramente il dott. Franco Fiorini avrà avuto modo di conoscere Elena Cattaneo attraverso questi ed altri pensieri e tante altre argomentazioni che lo hanno spinto al gesto sopra descritto.
   I duecentocinquanta maturandi del 2011 (si, 250) , accompagnati dai loro professori di Scienze, del Liceo "Luigi Einaudi", non hanno dimenticato l'incontro con lei e con Marco Onorati, allora suo collaboratore e ricercatore UNISTEM - MI, ora ricercatore/insegnante di Biologia all'Università di Pisa, ma abilitato a diventare professore associato tra due anni, dopo aver trascorso tre anni pieni come ricercatore all'Università di Yale (USA). Era il 7 marzo del 2011 nel salone del Jolly Hotel di Siracusa. 
   Attenzione, concentrazione, partecipazione attiva, queste le caratteristiche che gli studenti misero in mostra in quella occasione. Un dettaglio ci fa ricordare quella mattinata speciale: alle 12,30 la Cattaneo dice a tutti che l'incontro è terminato, nessuno dei ragazzi si alza dalla propria sedia, c'è voluto un secondo passaggio da parte sua a voler dire che "la lezione" di quel giorno era veramente finita. 
   
   





   La chiusa di quella giornata è stata memorabile, indimenticabile per tutti i presenti. Alla consegna di una maglietta rappresentativa del gruppo del Ruggito i due relatori non hanno esitato a spogliarsi dei loro maglioni ed indossare la maglietta.


    Salvatore Spallina

p.s.

https://www.youtube.com/watch?v=knuda9gY2R0


  Per un eventuale ampliamento di conoscenze sulla corea di Huntington può essere utile la visione di questo video di approfondimento, “Il turno - versione italiana”, cortometraggio Telethon con protagonista Charles Sabine, reporter di guerra affetto da corea di Huntington.






sabato 6 gennaio 2018

SALVATI 2017 - MONTEROSSO - FEELING , PROFESSIONALITÀ , AMORE PER LA MUSICA



(Monterosso (chitarra e voce) - Carlo Salemi (basso e cori)

   Proprio bella questa DATAZERO di Monterosso (per tutti Pierpa) per presentare il suo primo disco “Salvati”. Una chiesa sconsacrata, con due mega stufe a gas per compensare il gran freddo del 28 dicembre, a Lentini, è la location dell'evento. C’eravamo tutti quelli che lo apprezziamo come musicista e cantautore, ma c'erano soprattutto quelli che avevano contribuito a far si che questo lavoro trovasse la luce nel mondo della musica. Pierpa con le sue canzoni riesce a trasmettere belle emozioni. I testi, mai banali,  raggiungono  la mente ed il cuore di chi ascolta. I temi sono quelli che ruotano da sempre nella vita di tutti noi. L’amore, la solitudine, la natura, le incomprensioni, le gioie, le emozioni, uno sguardo rivolto al mondo intorno a noi, agli altri, i frammenti di felicità che spesso cerchiamo nella nostra vita e nei sogni. Si i sogni che sono stati da sempre la materia vitale della nostra esistenza perché proiettano in una dimensione diversa i nostri desideri facendoci  spiccare voli fantastici per cercare di realizzarne qualcuno. 
   Persi, come siamo, "in un mondo di plastica“, "i sogni cambiano colore” alle cose, alle nostre aspettative a volte molto grigie.
   Un live acustico, in compagnia di Carlo Salemi al basso e cori, ha dato vita alla sequenza dei brani del disco, con un racconto breve, intervallato dal dover ogni tanto riaccordare la chitarra che tra il freddo ed uno smanettamento audace mandava le corde a “scordarsi” di suonare bene.


(Monterosso con il maestro Armando Nilletti)
    Originali e nuovi i video lyric dei brani realizzati da Eddy Lorefice.
  Tanti i musicisti che hanno contribuito alla realizzazione di questo disco: Pierpaolo Monterosso alla chitarra, tastiere, programmazione, cori e voce; Carlo Salemi al basso e cori; Paolo Scuto alla batteria; Fabrizio Vanni e Fabrizio Simoncioni alle tastiere e programmazione in "Dimmi cos'è" ; Daniele Giuseppe Genovese ai cori in "Dimmi cos'è"; Emilio Assenza (E-bow) in "Green Park"; Vincenzo Di Silvestro (violino), Christian Bianca (violino), Matteo Blundo (viola),  Stefania Cannata (violoncello). 
  Fondamentale l'apporto di: M° Armando Nilletti ( direttore artistico, editoriale nonchè maestro di canto di Pierpa); Guglielmo Nilletti (assistente fonico ascolti); Giovanni Versari ( masterizzatore presso LA MAESTÀ); Chiara Benedetto, Manuel Monterosso, Francesco Germano (storia album editing); Gisa Video Produzioni ha curato le foto; Gianluca Arsì (lucarsì.it - per il progetto grafico).
  

 (Monterosso in sala Mix con Riccardo Parravicini presso MAM Recording, Cavallermaggiore - Cuneo)



Pierpaolo Monterosso


      (Pierpa e i suoi ragazzi di Sortino - SR - “La musica ti regala anche questo!”)

    Pierpa il suo sogno lo ha materializzato. Ha lavorato sodo tutti i santi giorni dividendosi fra il lavoro in mezzo ai ragazzini di una scuola media ai quali cerca di trasferire la sua passione per la chitarra, per la musica, la sua grande professionalità e la elaborazione dei suoni e delle parole che compongono “Salvati”.
  Solitamente nelle presentazioni/recensioni si pone l'accento sulle cose più belle, interessanti, noi stavolta vogliamo partire da quelle che ci hanno colpito di striscio, ma che hanno lasciato un segno, uno spunto, una vena di piacevolezza sia nella musica  che nei contenuti. Per esempio " L'autunno ha fregato anche me", oltre a dei passaggi musicali molto apprezzabili, ci fa sentire l'atmosfera di una stagione che spesso ci coglie impreparati per affrontare storie e fatti nuovi della nostra esistenza. In "Green Park", a parte la gradevolezza di una breve ma interessante intro, che si ripete nel brano,  si materializzano sensazioni colte passeggiando nel parco londinese. In pieno agosto sdraiati  sull'erba, sull'asciugamani si sta con gli occhi chiusi pensando, immaginando di trovarsi in riva al mare. 
“Regalami la luna", traccia n. 10, chiude l'album, e si caratterizza per la voglia di voler ripartire, conclusa positivamente questa prima avventura, a creare suoni ed emozioni da trasferire al pubblico e......ed "è già primavera".

   Per le altre tracce vi rinviamo all'ascolto dei singoli o dell'intero album disponibile su:



Spotify: https://open.spotify.com/album/2ktPkPMoM1KA8yeVZuuyIP?si=skmzVbfQT5-4tgx0V2SK2w

 Deezer: http://www.deezer.com/it/album/53320922

Amazon music: https://open.spotify.com/album/2ktPkPMoM1KA8yeVZuuyIP?si=skmzVbfQT5-4tgx0V2SK2w

 Amazon: https://www.amazon.it/Salvati-Monterosso/dp/B0786Y6MYD/ref=sr_1_1?s=dmusic&ie=UTF8&qid=1513328363&sr=1-1-mp3-albums-bar-strip-0&keywords=monterosso+salvati



         Salvatore Spallina