SIRACUSA – JUVE
STABIA 3 A 2 CON UN NEMICO CON I COLORI DEGLI AMICI
Vogliamo dirlo subito che il nemico inatteso, con
colori simili alla Juve Stabia è stato tale sig. Luca Candeo di Este
(l’arbitro). Per un lungo tratto della gara, mentalmente, ha “indossato” i
pantaloncini blu che, con la sua camicetta gialla, ha fatto pendant con i
colori stabiesi. Sembrava quasi, a sentire un tifoso della gradinata, che la
Juve Stabia giocasse con l’uomo in più. Ad inanellare una serie di colpi di
fischietto a favore dei giallo-blu ha cominciato all’11° minuto concedendo un
rigore inesistente. Offerta questa opportunità ed il passaggio all’1 a 0, ha
continuato a fischiare falli contro il Siracusa e ad estrarre cartellini
gialli. Stranamente “si rimette” i pantaloncini neri e rinsavisce un po’ dopo
che il Siracusa aveva già raggiunto il pari e sfiorato il vantaggio con Catania
che stampa sulla traversa un traversone di Sciannamè.
Ricomincio dall’inizio. Le nostre (mie) condizioni
fisiche non erano delle migliori, ma non potevamo perdere due elementi
fondamentali che questa partita riservava a chi sarebbe andato allo stadio: una
certezza e una speranza.
La certezza era data dallo spettacolo che i tifosi
hanno riservato ed offerto, come sempre, quando sono ospiti i fratelli
stabiesi, nell’amore e nel ricordo di Nicola De Simone. E, su questo punto,
eravamo certi di non essere delusi, cori, striscioni, colori, una sola parola:
FESTA. La speranza era legata al fatto che il Siracusa, se avesse ripetuto lo
splendido secondo tempo di Monopoli, avrebbe regalato una gioia in più ai suoi
tifosi, intanto per il gioco e poi, pur contro una delle prime, nei piani
altissimi della classifica, per puntare alla
posta piena. Fatto.
Però fino al 28° (Paponi, servizio in area di Rosafio
su una azione cominciata magistralmente da Cutolo, fa il 2 a 0). La reazione
del Siracusa, tolta l’azione personale di Azzi che impegna in una difficile
parata Russo, era stata debole, rabbia a parte, sia per la conduzione arbitrale
a senso unico, sia perché la Juve Stabia si era presentata in campo con tanti
innesti di qualità presi dal mercato di gennaio.
Dal 29° la reazione rabbiosa, ma ragionata del
Siracusa, produce il 2 a 1 con un colpo di testa di Scardina su perfetto cross
di Sciannamè. Ancora. Il seguito di questa reazione, al 32°, si è vista con l’azione nella
quale Turati, in area, pronto per colpire a rete, viene travolto dal portiere e
colpito alla testa. L’arbitro lascia correre su un rigore evidentissimo
che,ancor più, ha messo in evidenza per quali colori stesse arbitrando. Il
Siracusa si era capito che era vivo e voglioso di giocarsela alla pari. Nel
secondo tempo la Juve Stabia non farà correre pericoli importanti a Santurro
sia perchè si vanno spegnendo i nuovi arrivati in rosa, sia perchè di pari
passo il Siracusa diventa quadrato in ogni reparto ed a nulla portano le
sostituzioni di mister Fontana. Non ci sentiamo di addentrarci nel merito della
campagna di rafforzamento/smantellamento della Juve Stabia, rispetto agli
obiettivi (vista la sconfitta del Matera a Catania ieri sera!!!) pensiamo che
saranno le prossime tre/quattro gare a fare uscire dal campo il giudizio più
veritiero. Il Siracusa, d’altronde, con la perla di testa di Catania al 2°
minuto aveva già messo la partita su un altro binario. A conferma del suo
predominio sul campo, al 9°, sfiora la rete del vantaggio con la traversa di Catania su
cross perfetto di Sciannamè, dopo il mancato impatto vincente di Scardina. Fino
al 32° (momento del 3 a 2) è stato un crescendo di “spinta propulsiva”, di dominio
e di controllo della gara che trova nel goal di Spinelli il coronamento di questo
dominare in ogni parte del campo fino alla fine della gara. I fratelli stabiesi
non se la sono presa per la bolgia che si è scatenata in ogni ordine di posti
al De Simone al momento del 3 a 2. A fine gara tutto è tornato nel solco della
festa anche se fa un po’ male vedere e sentire che la Curva Anna questa
conflittualità interna non la vive affatto bene, a cominciare dalla propria
storica ed orgogliosa identità. Un gruppo di tifosi della Anna che si è
trasferito in gradinata ed ora si proclama "settore". L’appello dei
fratelli stabiesi e di Pippo Fusibile, autorelegatosi in tribuna laterale
dall'inizio del campionato, è un tentativo per rivedere le proprie posizioni e
tornare alla compattezza. Tutti i tifosi si augurano possa andare a buon fine.
Tolto Santurro che sui due goal non ha colpe, ma che
comunque si è ben comportato dando sicurezza al reparto, tutti gli altri
azzurri sarebbero meritevoli, De Silvestro compreso, subentrato ad Azzi (22°
s.t.) di uno spunto tecnico-tattico per esaltarne la prestazione e la volontà
espressa durante tutta la gara. Ci sentiamo di esprimere un piccolo plauso in
più per Turati per aver tenuto debitamente sotto controllo possibili reazioni,
fino alla fine della gara, ma sopratutto nelle due occasioni topiche che lo hanno
visto coinvolto: il falso rigore con ammonizione che era costato l’1 a 0 ed il
rigore non concessogli dall'arbitro quando Russo l’ha atterrato in area di rigore (rimediando
una brutta botta in testa con fasciatura). Tutti sugli scudi, a cominciare da
Antonello Laneri che lavorando sottotraccia, come è suo solito, ha chiuso una
campagna acquisti importante e mister Sottil che sta trasmettendo il suo credo
calcistico con pieno merito, visto il cammino sin qui percorso. Dunque un pò di
orgoglio ci sta tutto e la consapevolezza che il primo e più importante
obiettivo della stagione resta la permanenza in Lega Pro. Avanti così!!!.
Il “Tocco di classe” di questa partita lo assegniamo a
Marco Toscano. Da quando Giordano si è infortunato ed il ruolo è stato
ricoperto da lui ha alzato sicurezza e fiducia nelle sue qualità, nelle sue
giocate (si era già visto a Monopoli) diventando di colpo più arcigno anche nei
contrasti. Il delizioso invito, a giro, in area stabiese con il quale Catania ha
impattato il 2 a 2, cambiando il volto della partita gli rende gran merito per la sua
super prestazione.
Lo storico gruppo del Club Azzurro Nicola De Simone
con un rinnovato selfie, in questo giorno di festa, si augura di poter
ripristinare i precedenti di questa piccola tradizione che in casa ha dato
ottimi frutti.
Salvatore Spallina
Nessun commento:
Posta un commento