Diciamo questo perché in quarta di copertina si staglia, dall’alto e in largo sua maestà, l’imperatore del Villaggio L'Olivara. Poi, a margine, si insinua una maliziosa didascalia: “Storie di amicizie oltre il tempo. Quarant’anni di estati italiane nella magia di sentimenti e ricordi inebriati dal profumo del Mediterraneo”.
sua maestà imperiale, l'ulivo secolare
Ed ecco che scorrendo le pagine viene fuori che lo scopo principale dello scrittore non è solo quello di tirare fuori una serie di ricordi, di aneddoti, di storie vissute, di scherzi indimenticabili fra amici, in realtà, la raccolta quarantennale delle memorie di un ottantaquattrenne, si trasforma in una serie di contenuti che non appartengono più alle sue memorie ed a quelle dei suoi primi destinatari. I contenuti si sposano con chi ha voglia di approcciarsi o ha vissuto quei luoghi, quelle immagini, con un coinvolgimento soggettivo che poi ha finito per trasmettere, col passa parola, a buona parte di quelli cui ha raccontato il "suo" Villaggio.
Si perché le storie, i luoghi soprattutto, racchiudono sapori, momenti, storie
che hanno un sostrato emotivo fuori dal comune, per chi li ha
“vissuti” o magari immagina di poterli vivere.
Tratto di spiaggia e la Chiesa della Madonna dell'Assunta, visti dall'affaccio Raf Vallone di Tropea
Intanto la condizione di libertà cui si aspira quando ci si proietta lontano dal luogo di lavoro è quella di vedersi con la mente in un posto che possa rigenerarti, dove poter ritrovare quella parte del proprio sé che un poco si va frammentando e disperdendo nelle relazioni di lavoro, nel traffico vorticoso della quotidianità e dei perigli della vita. Speri proprio di ricomporlo, riprendertelo……e ripartire.
Intanto le persone preso possesso
del luogo, e si fa in fretta, non impiegano molto a comprendere lo stile
comportamentale essenziale che caratterizza quei luoghi. Anche per chi non è un
frequentatore, ci si rende conto che ciò di cui ci si deve spogliare sono gli
habitus di ogni giorno e cercare di tornare più naturali, sinceri.
Non ci vuole molto a scoprire che
sedersi sotto l’ombra di sua maestà è rilassante in qualunque ora del giorno e
della notte. Quell’ulivo sembra un padre buono e tenero che accoglie ed è
pronto ad assolverti di tutto.
Poi ne abbiamo visti tanti di amici, conoscenti, o semplici ospiti seduti da soli, pensierosi, a fumare il sigaro, la sigaretta; cominciare una rilassata conversazione con il primo che gli si siede accanto e dopo un’ora lasciarsi con un commiato, come non gli succedeva da tempo, con la serenità di sapere che magari domani potrà ricontrarlo o incontrare un altro ospite che sarà lì bendisposto a condividere i propri pensieri con serenità, rilassatezza.
Tanto, sua maestà, è accogliente quanto è pacioso. Qualcuno penserà pure che è un buon confessore, perché ben disposto all'ascolto. Ne avrà sentite tante di storie, di gioia, di dolori, di successi, da giovani e meno giovani.
Un tramonto con Stromboli, Strombolicchio e uno squarcio di paesaggio incantatoLa terza generazione dei primi ospiti sta portando i propri pargoli nella piscina dei bambini e fa stemperare i piccoli mal di pancia sotto l’ombra rassicurante di sua maestà l'imperatore. Poi la frescura serale della Costa degli Dei, così battezzarono i coloni greci quella fiancate di roccia, dove un miracoloso incrocio di venti fa sì che la brezza marina lambisca quei costoni per assicurare un sonno delicato e sereno anche con i 33 gradi e passa di temperatura fino a tarda mattina.
Poi ognuno andrà a cercare la sua spiaggia e il suo mare preferiti, da Capo Vaticano, a Riaci, da Parghelia, a Zambrone, al largo del promontorio sant'Irene o fra gli scogli della Galea.
Una feluca in tutta la sua lunghezzachi guida la barca sta lì in alto
lo spettacolo che offrono questi aiuto-marinai è indescrivibile
Un successo non indifferente riscontrano le escursioni alle Isole Eolie, ben visibili dal Villaggio nelle giornate limpide ed in ogni tramonto. Giuseppe Marino ne racconta qualcuna nel suo libro. Con dovizie di particolari si sofferma al richiamo forte che può suscitare una intera giornata da trascorrere sulle feluche ( le barche attrezzate per la caccia al pesce spada, lungo tutto lo Stretto di Messina.
Irrinunciabile diventa la cena nel proprio terrazzo, calamitati dai tramonti incantati che non ci siamo mai stancati di guardare, per decenni, tutte le sere . Poi si potevano anche creare giri di amicizie che lasciano segni e visi scolpiti, per sempre, nella mente e nel cuore, ma di queste cose raccontate nelle memorie di Pino Marino accenneremo in un prossimo articolo.
Punti di riferimento
imprescindibili, cui guardare, dentro la storia di questa spianata di ulivi sopra Tropea, rispondono ai nomi di Danilo e Lucia Zanghettin, Pasquale Di Bella, Nando (Ferdinando) Castellino.
https://www.youtube.com/watch?v=MWh78SM5G7k - Oceano - Djavan - arrangiamento e solo di Paco de Lucia
2) https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/viaggi/683418/olivara-mon-amour-2/