Per quel che vale, nell'universo del calcio professionistico e non, il calcio estivo del Siracusa, targato Giuseppe Pagana, Giovanni Alì e, con l’apporto professionale di, Antonello Laneri, incassa una bella vittoria fuori casa a spese della Vibonese, nel primo turno della Coppa Italia di C. Per quel vale, dicevamo, però vale, quando si vince nel calcio, vale sempre!!!
La ruggine della finale giocata a Reggio
Calabria e vinta ai rigori per la promozione in C fra Troina e Vibonese non è
stata ancora smaltita. Il pubblico all'ingresso in campo della panchina azzurra
e di Pagana ha fatto partire una bordata di fischi ed improperi nei riguardi di
Pagana. Anche nel corso della gara, specialmente nel secondo tempo, l'arbitro ha fatto fatica a contenere più di un parapiglia fra i giocatori.
Queste le formazioni in campo
Queste le formazioni in campo
Nel calcio estivo si sa che c’è poco tempo
per provare schemi, farli propri da parte dei giocatori e metterli in pratica.
Il Siracusa aveva in campo, fra titolari e panchina, 9 giocatori del Troina, più
l’allenatore. I nuovi effettivi, nell'intelaiatura della squadra erano pochi,
come si capisce bene dalla formazione. Però, come si dice in questi casi, a
parlare è il campo. Pagana schiera per quasi tutta la gara un 5-3-2 con Mustacciolo
e Palermo esterni di centrocampo e Catania al centro. Almeno fino alla sostituzione
di Diop con Boncaldo al 31° s.t., il Siracusa ci è sembrato più robusto e con
la convinzione giusta. Vero è che dopo 15 secondi era in vantaggio con Diop,
lesto ad incunearsi fra i due centrali (hanno tardato a valutare un passaggio
indietro di testa dell’esterno Silvestri) e di piatto beffare Mengoni. Questa
convinzione la squadra l’ha espressa per quasi tutta la gara (qualcosa di più
nel primo tempo), concedendo ai calabresi uno sterile possesso palla e solo un
paio di occasione in tutta la partita. Tanti gli errori negli appoggi o nei
lanci, da parte di entrambe le squadre, considerato che il forte caldo umido nella seconda parte della gara ha appesantito, ancor più che la
preparazione, le gambe dei giocatori.
Qualche nota. Domenica abbiamo visto il
miglior Emanuele Catania che i tifosi del Siracusa conoscono bene. Con il suo
mancino magico ha dettato passaggi intelligenti, ha intercettato diversi
palloni a centrocampo ed in difesa, al 39° del primo tempo è partito da
centrocampo con una serpentina bloccabile solo con un fallo. Per lui come per Del
Col, che ci è piaciuto per alcune rapide ripartenze, valgono i pareri del
calcio agostano, pur piacevole, ma ancora da valutare più avanti.
I due capitani Emanuele Catania e Kenneth Obodo
Comunque la migliore qualità dell’attacco azzurro ha fatto la differenza per l’intera gara, goal iniziale a parte. E poi vogliamo dare il merito del secondo goal azzurro a Vazquez che, con ostinazione e caparbietà, è andato a recuperar palla sul giocatore vibonese involato oltre la sua metà campo per servirla a Palermo che l'ha passata a Diop, dietro la linea della pallone, per il 2 a 0. Il rigore concesso ai calabresi ha lasciato qualche dubbio, buona l'esecuzione di Bubas dal dischetto. Ci piace riportare uno scambio di battute, a fine partita, con un tifoso vibonese su Vazquez: “Avercelo uno come Vazquez alla Vibo!!!! Noi che abbiamo avuto modo di vederlo durante il campionato scorso, oggi abbiamo avuto la conferma di quanto vale e quanto può dare alla squadra dove giuoca”. Della Vibonese ci è piaciuta, per la posizione in campo, per la qualità del giuoco, la prestazione del playmaker di centrocampo Kenneth Obodo.
I due capitani Emanuele Catania e Kenneth Obodo
Comunque la migliore qualità dell’attacco azzurro ha fatto la differenza per l’intera gara, goal iniziale a parte. E poi vogliamo dare il merito del secondo goal azzurro a Vazquez che, con ostinazione e caparbietà, è andato a recuperar palla sul giocatore vibonese involato oltre la sua metà campo per servirla a Palermo che l'ha passata a Diop, dietro la linea della pallone, per il 2 a 0. Il rigore concesso ai calabresi ha lasciato qualche dubbio, buona l'esecuzione di Bubas dal dischetto. Ci piace riportare uno scambio di battute, a fine partita, con un tifoso vibonese su Vazquez: “Avercelo uno come Vazquez alla Vibo!!!! Noi che abbiamo avuto modo di vederlo durante il campionato scorso, oggi abbiamo avuto la conferma di quanto vale e quanto può dare alla squadra dove giuoca”. Della Vibonese ci è piaciuta, per la posizione in campo, per la qualità del giuoco, la prestazione del playmaker di centrocampo Kenneth Obodo.
Una piccola nota di colore che non ha
bisogno di puntualizzazioni. Al 36° del s.t. quando Pagana richiama in panchina
Mustacciolo, che aveva corso per tutta la gara, per Giacomo Fricano, lo speaker
dello stadio al microfono: “il Troina sostituisce, il numero 8 Mustacciolo con
il numero 14 Giacomo Fricano”, abbiamo detto tutto!!!.
Moudu Diop dopo il 2 a 0
Moudu Diop dopo il 2 a 0
Il
“Tocco di classe” di questa partita lo assegniamo a Moudu Diop per la sua prima
doppietta nel Siracusa ed i Serie C.
Su tante cose sull'avvio di questa nuova
stagione e su questa nuova proprietà, come è giusto che sia, sospendiamo il
giudizio e valuteremo a tempo debito quel che c’è da valutare con serenità e
ponderazione. Una cosa balza agli occhi evidente, ed è il fatto che gestire due
società comporta un aggravio di spese non indifferenti. Saranno i fatti ed il
campo a dirci se questa sfida a se stesso Giovanni Alì sarà in grado di
gestirla al meglio sia per i suoi interessi che per quelli delle due città
nelle quali ha deciso di giuocare le sue scommesse. Alla luce dei fatti sul
campo noi gli auguriamo di vincerle entrambe.
Salvatore Spallina